La matematica è politica

Un libro bellissimo, da leggere in un fiato e poi da rileggere per meditare. Può la matematica aiutarci a comprendere e ad apprezzare la democrazia? ()
978885843451HIG
Chiara Valerio ci accompagna attraverso un'analisi storica delle regole matematiche che stanno all’origine delle relazioni umane e delle governance. A cominciare dal postulato delle rette parallele (V postulato euclideo) che in realtà è un’ipotesi. Ad ogni capitolo l’autrice cancella la lavagna suggerendoci di trovare un’altra soluzione.

"La matematica va a fondo nella definizione della verità. La verità non si possiede mai da soli". La matematica infatti, sostiene l’autrice, ci insegna che le verità sono partecipate, per questo è una disciplina che non ammette principi di autorità.

Attraverso l’osservazione dell’emergenza che stiamo vivendo ci suggerisce un’analisi critica di alcuni interessi in conflitto. Può il diritto alla salute essere in competizione con il diritto allo studio? Qual è il concetto di limite? Come funziona il concetto di tempo all’interno della Costituzione? Abbiamo tutti bisogno di risposte ai problemi e di prospettive. Se i nostri politici amassero la matematica...

"La democrazia come il bene come tutte le cose del mondo è soltanto probabile... tuttavia queste probabilità tendono a convergere...".

"La bontà, la matematica e la democrazia sono fenomeni che contengono in sé relazioni...". Compito della politica è allora "far convergere le conoscenze verso il bene collettivo e l’equità sociale in un tempo ragionevole, umano".

Un libro insolito, estremamente piacevole, ve lo consiglio caldamente.

Chiara Valerio, "La matematica è politica".
Giulio Einaudi editore, pag. 57

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