Battipanni cercasi

Da un amico di z3 riceviamo e volentieri pubblichiamo questo raccontino breve e lieve, una piccola storia di vita quotidiana, che è anche una riflessione e un augurio per tutti. ()
wiki battipanni53
Questo Natale abbiamo invitato una coppia di amici e, per evitare il ritorno a casa prima delle 22:00, li abbiamo invitati a dormire.
Questo ha causato la necessità di togliere la polvere dal divano-letto visto che non siamo tra i virtuosi che lo fanno una volta al mese.

Non ho più il battipanni e così vado a chiedere alla vicina, ma senza successo. Infatti non ce l’ha nemmeno lei, dunque mi consiglia di chiedere alla dirimpettaia la quale chiede a una sua amica del quinto piano. Chiedo ancora un po’. Tutti molto gentili ma niente da fare: su un condominio di otto scale sembra non trovarsi più un battipanni.

Quel rumore di colpi energici che usciva dalle case la domenica mattina primo, dopo o durante il battere delle campane è stato sostituito dal ronzio dell’aspirapolvere. L’energia muscolare è stata rimpiazzata dalla più comoda ma inquinante energia elettrica.

Un altro oggetto sparito è lo sturacessi, mi fa notare la vicina, a cui è subentrato l’idraulico liquido. Anche in questo caso l’energia muscolare è stata sostituita da un’altra forma di energia: quella chimica. Anch’essa più inquinante. Salvo poi ricorrere alla palestra per non far atrofizzare quelle inutili appendici tra il cervello e il pollice, che sono invece attivissimi sui nostri touch screen.

Questi due oggetti, Battipanni e Sturacessi, quasi una coppia di personaggi del folclore come Arlecchino e Pulcinella, evocano un’epoca da poco passata, insieme alle TV a tubo catodico e tanti altri che, anche questo Natale, verranno rimpiazzati da altri oggetti.
Un turn over che questa vigilia mi ha fatto fare il giro dei vicini. Un’altra abitudine che i tempi nuovi hanno reso sempre più inconsueta.

Due oggetti creano un collegamento, attivano una sinapsi, e faccio questo pensiero: al cambiamento degli oggetti si accompagna il cambiamento sociale. Mi viene in mente un’osservazione che mi faceva un amico pastore di mucche qualche anno fa, che è un’arguta analisi sociologica in formato pillola: “un tempo si mangiava in casa e si cagava fuori; oggi si caga in casa e si mangia fuori”.
Non aveva previsto il Covid: ora si fa addirittura scuola da casa e la sera stessa aperitivo fuori.

Con tanti auguri di buon Natale e razionale Anno nuovo a tutti.


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