L’ospedale in Fiera venga utilizzato per le quarantene

Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sulla salute pubblica: riorganizzare i servizi territoriali, una campagna di test sierologici, strutture per isolamento e quarantena, dati certi sull’epidemia. Queste le richieste di Milano a Regione Lombardia in un Odg del 23 aprile. ()
Ospedale Fiera
Il Consiglio comunale di Milano, riunitosi in videoconferenza giovedì 23 aprile, ha votato l’ordine del giorno presentato dai capigruppo di maggioranza Marco Fumagalli (Alleanza Civica per Milano, Filippo Barberis (Partito Democratico e Anita Pirovano (Milano Progressista) con voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, del Movimento 5 Stelle e di Basilio Rizzo (Milano in Comune). Le richieste esprimono una costruttiva ma chiara critica al comportamento dei responsabili della Regione in questa prima drammatica fase dell’epidemia, che in particolare ha evidenziato la assoluta inefficienza della medicina territoriale nella nostra Regione, mancanza di medici di base, abbandonati con migliaia di pazienti in carico senza nemmeno fornirli dei dispositivi di protezione individuali e senza sottoporli ai tamponi per verificarne l’eventuale contagio, mancanza di strutture intermedie tra i medici di base e l’ospedale, di poliambulatori dotati di strumentazione di base aperti al pubblico e di strumenti di test del contagio e sierologici.

Ecco il comunicato del capogruppo del Partito democratico Filippo Barberis:

“Abbiamo appena votato in Consiglio Comunale un ordine del giorno in tema di salute pubblica con il voto favorevole di tutti i gruppi di maggioranza, dei Cinquestelle e di Basilio Rizzo. Ad un’analisi e denuncia delle maggiori criticità rilevate fino ad oggi nella gestione regionale dell’emergenza abbiamo formulato alcune proposte per noi decisive ad accompagnare in sicurezza la nostra città oltre l’emergenza:

- riorganizzare e implementare i servizi territoriali per la salute (al momento mancano l’88% dei presidi speciali (Usca) previsti dalla legge);

- definire con Regione una chiara strategia per avviare su Milano una campagna di test sierologici (al momento inesistente ma molto importante per la fase 2);

- potenziare e ampliare le strutture per l’isolamento e la quarantena: sia replicando progetti come l’Hotel Michelangelo che riutilizzando il nuovo hub ospedaliero di Fiera (al momento 10 posti letto occupati sui 500 promessi);

- promuovere una struttura per raccogliere e monitorare tutti i dati legati all’epidemia (i dati ad oggi sono caratterizzati da eccessiva incertezza e volatilità).

Su tutti questi punti pretendiamo risposte nel merito superando un atteggiamento di Regione che bolla come lesa maestà o attacchi politici strumentali ogni critica (anche quando formulata da centinaia di amministratori di ogni parte politica o da migliaia di operatori sanitari).

Noi insisteremo, ostinatamente. ne va della salute di tutti”.


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