La prima donna...Avvocata

Lidia Poet, piemontese, è stata la prima donna a essere iscritta all'Ordine degli avvocati. ()
Lidia Poet
Lidia Poet era nata in una valle del Piemonte nell'agosto del 1855. Trasferitasi a Pinerolo, sempre in Piemonte durante l'adolescenza, presso uno dei fratelli che faceva l'avvocato, conseguì il diploma di maestra. Nel 1878 si iscrive alla facoltà di Legge a Torino.

Laureatasi nel luglio del 1881, dopo aver discusso una tesi sulla condizione femminile nella società, decise di far pratica legale nello studio dell'avvocato e senatore Bertea, s'iscrisse agli esami per diventare procuratore legale e li superò brillantemente. La sua richiesta fu accolta, pur suscitando qualche polemica, così Lidia Poet risulta prima donna iscritta all'ordine in data 9 agosto 1883.

Ma - udite, udite! - il Procuratore generale impugnò la sua iscrizione innanzi alla Corte d'appello di Torino. Sostenne che la Poet in quanto donna non potesse fare l'avvocato perché gli uffici pubblici erano vietati alle donne. La Corte d'appello, investita del caso, affermò che sebbene la Legge non vietasse esplicitamente alle donne di fare le avvocate, tuttavia sarebbe stato "disdicevole vederle subentrare nella palestra forense" e che "la presenza delle donne nelle aule" avrebbe messo in discussione "la serietà dei giudizi". Lidia presentò ricorso alla Corte di cassazione che però confermò tale decisione.

Ben 25 quotidiani sostennero la sua causa e l'apertura alle donne dei ruoli pubblici, ma la Poet fu costretta per buona parte della sua vita a collaborare con il fratello Enrico nell'attività di studio. Fu attiva soprattutto nella difesa dei diritti delle donne e dei minori e sostenne il suffragio femminile. Nel 1883 partecipò al primo Congresso penitenziario internazionale che si tenne a Roma e in seguito venne invitata a rappresentare l'Italia come Vicepresidente della sezione di Diritto penitenziario internazionale. Andò a Parigi e a San Pietroburgo. Il governo francese la nominò Officier d'académie. Durante la prima guerra mondiale fece la crocerossina e ricevette una medaglia.

Solo nel 1919 con la legge Sacchi, che tra l'altro aboliva l'autorizzazione maritale, fu abolito anche il divieto di assumere incarichi pubblici per le donne (tranne che per la magistratura, le istituzioni politiche e i ruoli militari): Lidia quindi poté finalmente entrare nell'Ordine e diventare ufficialmente Avvocata all'età di 65 anni. Non si sposò e non ebbe figli. Morì a 94 anni e venne sepolta nella sua valle di nascita.

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