La prima donna ...al Fondo Monetario internazionale

Fortemente voluta da Sarkozy quale direttrice del Fondo Monetario Internazionale, sostenne politiche economiche favorevoli a misure espansive e non di rigore, nonostante sia persona di centrodestra. ()
lagarde christine
Nata a Parigi nel 1956 in una famiglia di accademici, da giovane Lagarde fece parte della nazionale francese di nuoto sincronizzato («Mi ha insegnato a digrignare i denti e sorridere», ha detto in un’intervista). Dopo un periodo di studi negli Stati Uniti ha iniziato a lavorare per lo studio legale internazionale Baker & McKenzie, di cui nel 1999 è divenuta presidente.

La sua carriera politica è iniziata nel 2005, quando venne scelta dal presidente francese Jaques Chirac come ministro del Commercio, per poi essere promossa due anni dopo al ruolo di ministro dell’Economia, in seguito alla vittoria alle presidenziali del candidato di centrodestra Nicolas Sarkozy. Pochi anni dopo lo stesso Sarkozy sostenne con forza la sua nomina a direttrice del FMI, in sostituzione del dimissionario Dominique Strauss-Kahn. Lagarde ottenne l’incarico nel 2011, appunto prima donna a ricoprire questo incarico. Ha poi ottenuto un rinnovo nel 2016, lasciando però la carica lo scorso autunno per andare a sostituire Mario Draghi alla guida della BCE, la Banca centrale europea.

Il periodo di Lagarde al Fondo monetario internazionale è coinciso con il momento più grave della recessione globale e della crisi dei paesi che adottano l’euro: il FMI è stato coinvolto in una misura senza precedenti nelle complesse procedure di intervento in Grecia, ma, in generale, tra i creditori del paese il FMI è spesso stato considerato tra i meno severi e più comprensivi, almeno se paragonato alla BCE e agli altri paesi europei.
Lagarde viene descritta come una figura tutto sommato positiva persino dall’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, un uomo estremamente critico con l’establishment europeo. Proprio una battuta di Lagarde a proposito della necessità di avere “adulti nella stanza” dà il titolo al libro nel quale Varoufakis racconta dall’interno la crisi finanziaria del suo paese. La testimonianza di Varoufakis ricorda che Lagarde ha dimostrato di avere un grande talento politico e l’abilità di raggiungere compromessi.

Anche se proviene politicamente dal centrodestra, Lagarde non appartiene ai cosiddetti 'falchi', la corrente più conservatrice: non è una sostenitrice della disciplina fiscale e monetaria a tutti i costi e ha dimostrato di essere politicamente molto flessibile. Nel suo ruolo di direttrice dell’FMI ha spesso consigliato ai banchieri centrali di adottare misure espansive per sostenere la crescita economica, ed è entrata in polemica con il governo tedesco affermando che la Germania avrebbe dovuto spendere di più per pareggiare il suo enorme surplus commerciale.

Viste queste sue posizioni, la maggior parte degli osservatori si aspetta che alla BCE Lagarde si appoggerà molto agli economisti della Banca e ai banchieri centrali che formano la maggioranza del consiglio esecutivo, quasi tutti di orientamento progressista (le 'colombe', come vengono definiti nel gergo delle banche centrali). Così facendo, Lagarde probabilmente finirà con il proseguire le politiche espansive del suo predecessore Mario Draghi: tagli dei tassi di interesse e, se necessario, un nuovo programma di acquisto di obbligazioni e titoli di stato come il Quantitative Easing.

L'impegno istituzionale di Lagarde in Francia è iniziato nel 2005, quando venne nominata Ministro al Commercio estero nel governo de Villepin. In seguito fu Ministro dell'Agricoltura e della Pesca nel governo Fillon I e infine Ministro dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego nel governo Fillon II. Diplomata all'Institut d'Etudes politiques d'Aix-en-Provence, a partire dal 2010 ne presiede il consiglio d'amministrazione.

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