La prima donna .... Laureata al Politecnico

Amalia Ercoli Finzi nell'anno 1960-1961 è stata la prima donna a laurearsi in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. ()
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Amalia Ercoli Finzi nasce a Gallarate il 20/04/1937. Dopo il liceo scientifico i genitori volevano che facesse l'insegnante di matematica, lei preferisce invece iscriversi al Politecnico di Milano (5 ragazze su 650 ragazzi) perché, racconterà, "sono un ingegnere nato".
Madre di cinque figli, Amalia Ercoli Finzi è considerata uno dei maggiori esperti di ingegneria aerospaziale. E’ stata la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano e ha collaborato in alcune delle più importanti missioni spaziali con l’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea.

Autrice di oltre 150 tra pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, è stata direttrice del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano, insegnandovi Meccanica Orbitale e Sistemi Spaziali. È stata, per alcuni anni, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nonché membro esperto dell’Human Spaceflights Vision Group (HSVG) dell'ESA per la programmazione di voli spaziali con equipaggio.

Laureatasi nel 1960-61 quando erano 5 le ragazze iscritte contro 650 maschi, durante il primo anno di Università ricevette 27 richieste di matrimonio. A pochi mesi di distanza dalla laurea, Yuri Gagarin effettuò il primo volo umano nello spazio.
Da allora si occupò della stabilizzazione della grande trave della ISS. Nello spazio, data l’assenza di gravità, si tendono a utilizzare materiali molto leggeri per la costruzione, ma questi risultano poco rigidi. È così anche per la grande trave della ISS, la cui leggerezza la rende soggetta a vibrazioni che possono precludere il corretto funzionamento degli strumenti. Quindi ha realizzato dei sistemi di controllo per renderla più rigida.

Oltre a quello progetta diversi strumenti, realizza un teorema, legato al comportamento dei fluidi non newtoniani, che porta il suo nome e con metodi algebrici dimostra l'esistenza del monopolo magnetico. Collabora con l'Agenzia Spaziale Europea nella missione Giotto con cui si riesce a passare vicini alla cometa di Halley a una velocità di 245 mila km/orari. Infine si è occupata della missione Rosetta, lanciata nel 2004 e conclusa dodici anni dopo. Era responsabile scientifica delle celle solari del lander Philae ma soprattutto era la Principal Investigator dello strumento SD2, ideato con il compito di trapanare, raccogliere e analizzare campioni del suolo cometario. Un lavoro non semplice dato che il trapano doveva lavorare in un ambiente sconosciuto, in condizioni di temperatura estreme e a oltre 10 anni di distanza dalla sua costruzione. Il lavoro ha portato alla realizzazione dello strumento SD2 da parte di Selex ES, oggi parte del gruppo Leonardo.

Ha avuto 5 figli e, dice lei, 32 tate; adesso ha sei nipoti. Su di lei è stato pubblicato il libro "La signora delle comete". Ha affermato in un'intervista: "La cometa è una storia d’amore: si innamora del Sole perché nel buio in cui si trova sente parlare di questo Principe Azzurro che attira tutte le comete; e infatti gli si avvicina ed emette la sua lunga scia, ma il Sole, che è un farfallone, dopo un po’ la lascia andare".

Da ultimo Amalia ci insegna che, per riuscire a competere in questo mondo dominato dai maschi, serve seguire la regola dei tre metalli: "Avere nervi d’acciaio per affrontare la competizione e riuscire a lavorare in gruppo, da soli nello spazio non si va da nessuna parte; salute di ferro perché si lavora 20 ore su 24 e non ci si può permettere neanche un raffreddore, e poi un marito d’oro".

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Re: La prima donna .... Laureata al Politecnico
13/02/2020 MARIAPAOLA MAURI
Fantastica! Complimenti a questa grande donna con nervi d'acciaio, salute di ferro e marito d'oro!!
Un esempio per tutte noi


 
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