La prima donna........ eletta alla presidenza della Camera

Nilde Iotti è stata una figura di primo piano della scena politica italiana e giovanissima ha fatto parte dell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana.

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Nasce a Reggio Emilia il 10/04/1920, figlia di un ferroviere che venne licenziato per il suo impegno politico e che muore quando lei aveva solo 14 anni. Nilde, aiutata dalla madre e dalle borse di studio faticosamente conseguite, si mantenne agli studi presso l'Università Cattolica di Milano e si laurea in lettere nel 1942. "Per anni indossai il cappotto rovesciato di mio padre" dichiarò in un'intervista riferendosi a quegli anni di università. Costretta ad iscriversi alla Federazione dei Fasci per lavorare come insegnante, proseguì la sua carriera fino al 1946 insegnando negli istituti tecnici della zona di Reggio Emilia.
Il suo interesse per la politica maturò nel 1943, dopo l'8 settembre. Partecipò infatti alla Resistenza come staffetta porta-ordini, poi aderì ai Gruppi di difesa della donna, i crivendosi al Partito Comunista.
Fu proprio il suo impegno fra i partigiani della città a consentirle di diventare presto responsabile dei gruppi di difesa delle donne. Qualche tempo dopo venne quindi eletta Presidente dell'Unione Donne Italiane di Reggio Emilia e contemporaneamente entrò a far parte del consiglio comunale. Dopo il referendum monarchia/repubblica del 1946, venne eletta membro della Costituente tra i deputati della Camera. Aveva allora 26 anni. In quegli anni conobbe Palmiro Togliatti, incontrato in un ascensore della Camera dei deputati e ne divenne la compagna,s ebbene la relazione non fosse ben vista neppure dai compagni di Partito. Lui infatti era più anziano ed era coniugato.
Tuttavia il loro legame divenne pubblico nel 1948 con l'attentato al leader del Pci. In seguito allo scandalo, Palmiro Togliatti allontanò la moglie ed il figlio a Mosca e insieme a Nilde adottò una bambina orfana, Marisa Malagoli,sorella di un'operaio rimasto ucciso dalla polizia in una manifestazione operaia del 1950.
Nilde entrò a far parte della Commissione dei 75 cui era stato affidato il compito di redigere la Costituzione. Il ruolo svolto in quell'ambito a favore dei diritti delle donne e della famiglia segnò per sempre l'impegno di Nilde. Nel corso di 50 anni si fece infatti promotrice di una Legge sul diritto di famiglia nel 1975, della battaglia sul referendum per il divorzio nel 1974 e per la legge sull'aborto nel 1978.
Dal ‘79 al ‘92 ricoprì la carica di Presidente della Camera, distinguendosi per la grande capacità di mediazione, equilibrio e saggezza. Nel 1987 ottenne un incarico di governo con mandato esplorativo da parte del Presidente della Repubblica Cossiga che si concluse senza esiti; fu la prima donna e la prima esponente comunista ad arrivare tanto vicino alla Presidenza del Consiglio.
Rinunciò a tutti gli incarichi il 18 novembre 1999, la Camera dei deputati accolse le sue dimissioni con un lunghissimo applauso, pochi giorni dopo il 4 dicembre morì per arresto cardiaco.

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