La prima donna.....medico

La nuova serie di articoli dedicata alle donne, pionere nei settori più diversi un tempo esclusivamente riservati all’altro sesso, prosegue con due eminenti figure distintesi nel campo della medicina. ()
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La prima donna medico in Italia si chiamava Ernestina Puritz-Manasse, Si laureò all'Università di Zurigo prima e poi a Pisa ed infine presso l'istituto di Studi Superiori di Firenze dove completò gli studi nel luglio 1877. Di famiglia agiata di cultura ebraica, allo stato attuale degli studi è la prima donna in Italia, una delle prime a livello internazionale, ad avere conseguito la laurea e la specializzazione in medicina, nonché la prima laureata dello stato italiano dopo l'unificazione. Nel novembre del 1872 si iscrisse al secondo anno della facoltà medica di Pisa, dove nel 1875 conseguì il primo livello di laurea . Lo stesso anno si trasferì a Firenze per ottenere la specializzazione biennale medica presso il Regio Istituto di Studi. Nel 1878 aprì un ambulatorio dove curava le malattie dei bambini e delle donne. Allora infatti le donne erano confinate in quell'ambito professionale e non potevano dedicarsi ad altre specialità. Puritz praticò la professione privatamente e spesso gratuitamente. Attraverso Mary Nathan Puritz conobbe Amelia Pincherle Rosselli (i Nathan e i Rosselli erano imparentati e soci in affari in Inghilterra, dove Mary era nata), della quale curò i figli Aldo, Nello e Carlo. Lavorava infatti in ambienti alto borghesi, spesso di cultura ebraica ed internazionale, sostenitori di un femminismo laico impegnato in attività benefiche. Ernestina tuttavia riteneva allo stesso tempo che ´certe carriere professionali’ dovessero essere agevolate alla donna, soprattutto per coloro che ´vogliono o siano in necessità di scegliere un modo di vita e di lavoro diverso da quello della generalità delle donne (Conferenza sulla donna, in La maestra elementare italiana, X (1878, p. 154). Una delle attività più interessanti di Puritz fu la divulgazione medica, dell’igiene e scientifica, nella quale coinvolse diversi docenti universitari, che dal 1911 per la FFT mise a disposizione delle allieve di una scuola per bambinaie, aperta anche a signore e signorineí, che ebbe un buon successo per diversi anni. Fu inoltre incaricata, nel 1886, dalla Direzione compartimentale dei Telegrafi di Firenze di effettuare le visite mediche al personale dipendente femminile.
Ernestina morì a Firenze il 14 febbraio 1926.

La prima pediatra d'Italia fu invece Amalia Moretti Foggia, che forse ancora qualche anziano abitante di zona potrà ricordare perché dal 1902 ha esercitato per circa quarant'anni presso la Poliambulanza di Porta Venezia. Nacque a Mantova nel 1872 da una famiglia che da anni si dedicava alla farmacologia. "L'ambizione di mio padre -dichiarò- era che io mi laureassi in farmacia per lavorare con lui nell'azienda e seguitare la tradizione di famiglia. Io invece mi iscrissi alla facolt‡ di scienze , all'Università di Padova". Già a Padova comincia a nutrire interesse per la medicina tanto da laurearsi pochi anni dopo in medicina e chirurgia. Si specializzò poi a Firenze in Pediatria, richiamata dalla fama del prof.Mayer. Poco dopo Amalia si trasferisce a Milano e cerca lavoro sostenuta dalle "femministe" dell'epoca: Ersilia Maino, Linda Malnati, Paolina Schiff che le procurano un posto come medico fiscale presso la Società operaia femminile. Amalia partecipa alle iniziative per la diffusione fra la cittadinanza delle informazioni sugli elementari principi di igiene e tiene conferenze per la lotta alla tubercolosi. Nel 1902 inizia la sua attività al poliambulatorio di Porta Venezia.
Fu molto famosa anche come giornalista e come appassionata di cucina. Tenne infatti per anni le rubriche:"La parola del medico" e "Tra i fornelli" nella Domenica del Corriere, con lo pseudonimo di dottoressa Amal e di Petronilla. Negli anni della guerra la diffusione delle ricette di Petronilla la resero famosa come medico e cuoca. Tra le sue amiche vi fu Ada Negri che frequentava l'ambulatorio da lei presieduto. Morì a Milano nel 1947.

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