Quando si parla di Donne

La scorsa settimana a Milano più manifestazioni hanno puntato l'attenzione contro la violenza sulle donne. ()
ottobre 2019 315
E' allarmante che ripetutamente si debba tornare a denunciare atti di disumanità e violenza sulle donne e sui bambini connessi ad atti di guerra, ma anche accaduti nella nostra città e nel nostro Paese, dove una donna ogni tre giorni viene uccisa dal marito, dal compagno o parente.

Tre stupri nella nostra città di cui uno in via Padova hanno dato origine alla “passeggiata” femminista di mercoledì 16 u.s. da p.zle Loreto in via Padova, sino a via dei Transiti organizzata dall'Associazione “Non Una di Meno”, Città del Sole, Comitato abitanti di via Padova, Associazione donne peruviane e altre.
Molto partecipata da giovani donne, numerose peruviane, giovani uomini accudenti figli piccoli, studenti, persone di diverse età e origine, la passeggiata è stata scandita dagli slogan in italiano e spagnolo e da una commovente canzone.
Gli slogan denunciavano la violenza sulle donne come prodotto di una società patriarcale, in cui la violenza è la manifestazione del potere di sottomissione, reclamavano la vivibilità di via Padova, che non è un ghetto di periferia, bensì una parte della città dove si esperimenta la convivenza, come è dimostrato dalle tante associazione ben radicate nella zona. Si reclamava sicurezza di poter camminare libere in tutte le strade della città, di essere ascoltate, di avere i documenti, un lavoro, una abitazione.
La presenza dell'associazione peruviana ricorda l'internazionalità dell'Associazione “Non una di Meno” che è nata in seguito a un episodio di inaudita violenza su una donna avvenuto in Argentina.

Già lunedì una grande folla aveva manifestato - denunciandone il sopruso -, contro l'attacco della Turchia ai curdi siriani e alle donne curde combattenti per la loro stessa sopravvivenza. La comunità curda riconosce un ruolo paritario alle donne e proprio nell'enclave siriana erano state avviate iniziative ambientali.
Milano e l'Europa riconoscono come giusti questi principi di parità di genere e attenzione ambientale che ci accomunano e teme i pericoli di uno sterminio e di un'altra guerra tra i nostri vicini di casa, con lo scatenamento di una violenza che ha nei civili, ma soprattutto nelle donne il bersaglio preferito. Il ruolo delle donne combattenti è stato ricordato negli interventi, così come la combattente curda Hevrin Khalaf, violentata e uccisa, perché coraggiosa paladina dei diritti umani.


Infine : “Donne in Rete” sta organizzando una passeggiata e una corsa cronometrata “Against Violence” per domenica 17 novembre alle h. 10,00 a partire da piazza del Cannone del Castello. Prenotarsi!

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