Quando si parla di Donne
La scorsa settimana a Milano più manifestazioni hanno puntato l'attenzione contro la violenza sulle donne.
(Mietta Pellegrini )21/10/2019
E' allarmante che ripetutamente si debba tornare a denunciare atti di disumanità e violenza sulle donne e sui bambini connessi ad atti di guerra, ma anche accaduti nella nostra città e nel nostro Paese, dove una donna ogni tre giorni viene uccisa dal marito, dal compagno o parente.
Tre stupri nella nostra città di cui uno in via Padova hanno dato origine alla “passeggiata” femminista di mercoledì 16 u.s. da p.zle Loreto in via Padova, sino a via dei Transiti organizzata dall'Associazione “Non Una di Meno”, Città del Sole, Comitato abitanti di via Padova, Associazione donne peruviane e altre.
Molto partecipata da giovani donne, numerose peruviane, giovani uomini accudenti figli piccoli, studenti, persone di diverse età e origine, la passeggiata è stata scandita dagli slogan in italiano e spagnolo e da una commovente canzone.
Gli slogan denunciavano la violenza sulle donne come prodotto di una società patriarcale, in cui la violenza è la manifestazione del potere di sottomissione, reclamavano la vivibilità di via Padova, che non è un ghetto di periferia, bensì una parte della città dove si esperimenta la convivenza, come è dimostrato dalle tante associazione ben radicate nella zona. Si reclamava sicurezza di poter camminare libere in tutte le strade della città, di essere ascoltate, di avere i documenti, un lavoro, una abitazione.
La presenza dell'associazione peruviana ricorda l'internazionalità dell'Associazione “Non una di Meno” che è nata in seguito a un episodio di inaudita violenza su una donna avvenuto in Argentina.
Già lunedì una grande folla aveva manifestato - denunciandone il sopruso -, contro l'attacco della Turchia ai curdi siriani e alle donne curde combattenti per la loro stessa sopravvivenza. La comunità curda riconosce un ruolo paritario alle donne e proprio nell'enclave siriana erano state avviate iniziative ambientali.
Milano e l'Europa riconoscono come giusti questi principi di parità di genere e attenzione ambientale che ci accomunano e teme i pericoli di uno sterminio e di un'altra guerra tra i nostri vicini di casa, con lo scatenamento di una violenza che ha nei civili, ma soprattutto nelle donne il bersaglio preferito. Il ruolo delle donne combattenti è stato ricordato negli interventi, così come la combattente curda Hevrin Khalaf, violentata e uccisa, perché coraggiosa paladina dei diritti umani.
Infine : “Donne in Rete” sta organizzando una passeggiata e una corsa cronometrata “Against Violence” per domenica 17 novembre alle h. 10,00 a partire da piazza del Cannone del Castello. Prenotarsi!
Tre stupri nella nostra città di cui uno in via Padova hanno dato origine alla “passeggiata” femminista di mercoledì 16 u.s. da p.zle Loreto in via Padova, sino a via dei Transiti organizzata dall'Associazione “Non Una di Meno”, Città del Sole, Comitato abitanti di via Padova, Associazione donne peruviane e altre.
Molto partecipata da giovani donne, numerose peruviane, giovani uomini accudenti figli piccoli, studenti, persone di diverse età e origine, la passeggiata è stata scandita dagli slogan in italiano e spagnolo e da una commovente canzone.
Gli slogan denunciavano la violenza sulle donne come prodotto di una società patriarcale, in cui la violenza è la manifestazione del potere di sottomissione, reclamavano la vivibilità di via Padova, che non è un ghetto di periferia, bensì una parte della città dove si esperimenta la convivenza, come è dimostrato dalle tante associazione ben radicate nella zona. Si reclamava sicurezza di poter camminare libere in tutte le strade della città, di essere ascoltate, di avere i documenti, un lavoro, una abitazione.
La presenza dell'associazione peruviana ricorda l'internazionalità dell'Associazione “Non una di Meno” che è nata in seguito a un episodio di inaudita violenza su una donna avvenuto in Argentina.
Già lunedì una grande folla aveva manifestato - denunciandone il sopruso -, contro l'attacco della Turchia ai curdi siriani e alle donne curde combattenti per la loro stessa sopravvivenza. La comunità curda riconosce un ruolo paritario alle donne e proprio nell'enclave siriana erano state avviate iniziative ambientali.
Milano e l'Europa riconoscono come giusti questi principi di parità di genere e attenzione ambientale che ci accomunano e teme i pericoli di uno sterminio e di un'altra guerra tra i nostri vicini di casa, con lo scatenamento di una violenza che ha nei civili, ma soprattutto nelle donne il bersaglio preferito. Il ruolo delle donne combattenti è stato ricordato negli interventi, così come la combattente curda Hevrin Khalaf, violentata e uccisa, perché coraggiosa paladina dei diritti umani.
Infine : “Donne in Rete” sta organizzando una passeggiata e una corsa cronometrata “Against Violence” per domenica 17 novembre alle h. 10,00 a partire da piazza del Cannone del Castello. Prenotarsi!
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