
Folla delle grandi occasioni sabato mattina al Circolo ACLI
di Lambrate in Via Conterosso per l’incontro del quartiere con il Sindaco Beppe
Sala. L’ormai tradizionale “colazione con il sindaco” ha raccolto un numero record
di persone….mai così tante ha detto Sala. Presenti gli assessori
all’Urbanistica Maran e alla mobilità Granelli. L’obiettivo dell’incontro era la esplicita volontà di conoscere i problemi e risolverli. Sala ha
esordito facendo il punto su alcuni aspetti che fanno oggi di Milano un’
eccellenza nel panorama italiano e europeo, a cominciare dall’incremento
demografico, caso unico in Italia, che ha riportato Milano ai livelli di
popolazione di 20 anni fa. Milano è una città particolare ha proseguito Sala,
guardata in Italia e all’estero con molta curiosità. Perché Milano ha questo
sviluppo ? Perché è scelta dai giovani. Molti giovani italiani e non vengono a
Milano, a studiare, a cercare lavoro. Milano dà speranza. L’azione della politica
quindi non deve essere solo la gestione quotidiana del problema, ma deve anche
pensare a quel che sarà la città tra 15-20 anni e questo di solito la politica
non lo fa, non ha la capacità di guardare a lungo termine, ma giorno per giorno
insegue i temi popolari, non ha il coraggio di affrontare i temi in prospettiva
che devono cambiare il paese. Quindi le città e Milano, la città guida del
paese, in particolare deve assumersi questo compito.
Il Sindaco ha riconosciuto che nonostante la trasformazione
di Milano e di questo quartiere in particolare rimangono problemi da risolvere.
Che sulle scuole si deve fare di più, che sul tema della sicurezza si sta
facendo, ma si può fare di più, che per le disabilità si può fare di più. In
particolare Sala ha ringraziato Lambrate per la presenza dei cittadini: mai
così tanta gente nei precedenti incontri. Il sindaco raccoglie le domande; le
risposte saranno divise tra lui, Granelli e Maran.
Le domande si susseguono a raffica. Riportiamo in questo
articolo quelle che sono parse più urgenti
e di più ampio interesse.
Per prima cosa Granelli all’ osservazione di un
rappresentante di ViviLambrate sul
crescente problema della mobilità e del parcheggio in alcune zone in
particolare, risponde con l’annuncio delle strisce blu a Lambrate. All’inizio
del 2020 all’interno della ferrovia (Pacini, Bassini,..), successivamente nella
seconda metà del 2020 nella parte esterna fino a Cacina Gobba. Entro la fine dell’anno per controllare Area B saranno
posizionate 80 telecamere per sanzionare i veicoli più inquinanti e nel 2020 si
completerà la cerchia. Sul tema delll’incremento di traffico in Via Passo Rolle
nel quartiere Feltre a causa dell’introduzione di Area B che inizia proprio in
quel punto, Granelli ha fatto notare come proprio in Via Rombon si è spostata
la svolta a sinistra facendo transitare
le auto a destra con una curva all’altezza di Via Monneret de Villard,
liberando la corsia e riducendo la coda.
Su Gobetti, su cui esiste un progetto del “bilancio partecipativo”
è stata fatta l’illuminazione e si stanno facendo i lavori di sistemazione
della pavimentazione.
Un paio di risposte su domande relative alle buche
nell’asfalto: per l’asfaltatura partiranno due appalti nella primavera del 2020;
in Rimembranze di Lambrate il problema ormai annoso dipende dalla necessità di rifare
le traversine sotto le rotaie, altrimenti l’asfalto non resiste e salta.
Sulla mobilità dolce: la circolazione dei monopattini è
stata regolamentata consentendoli nelle aree 30 , nelle aree pedonali e non sui
marciapiedi. Partirà subito anche lo sharing, con 2.000 mezzi per ora. Sala interviene poi direttamente: “ è
evidente la necessità di andare verso la mobilità dolce, ma a Milano c’è tanto
pavè, che è protetto dalla sovrintendenza, ci sono le rotaie, i marciapiedi
sono stretti. Si parte con 2.000 monopattini e poi si vedrà. Ma probabilmente
non aumenteranno perché Milano non è una città adatta”. Sempre Sala a una
signora di Segrate: “il car sharing e bike sharing esteso ai comuni della Città
metropolitana, è una scelta giusta da fare”, ma amministrativamente Sala ha
ammmesso che che la Città Metropolitana non funziona ancora bene.
All’ osservazione di Antonello Giannangeli dell’Associazione
ELSA, che il riscaldamento nel suo condominio è acceso dal 12 e che i negozi
hanno la deprecabile abitudine di tenere le porte aperte disperdendo calore d’inverno
e aria climatizzata d’estate, Granelli informa che in giunta sono state
approvate le linee di indirizzo del “piano clima” che regolamenta le date di
accensione dei riscaldamenti e le
temperature e anche gli interventi sugli esercizi che lasciano aperte le porte
e non si dotano di sistemi per regolamentare il flusso dell’aria elevando i
consumi.
Rispetto ai parcheggi di interscambio, nel 2019 sono stati
aumentati di 1.000 posti con grossi interventi in Bisceglie e Maciachini. Nella
nostra zona si sta pensando con ATM di riqualificare i parcheggi di Cimiano e
Crescenzago , dotandoli anche di superamento delle barriere architettoniche.
L’Assessore all’urbanistica e al verde Pierfrancesco Maran
inizia il suo turno di risposte con il tema degli scali ferroviari e, in
particolare dello scalo di Lambrate, che darà un contributo a ridurre la
carenza sempre più sentita a Milano di locali in affito, per cittadini e non
residenti, in particolare studenti (le Università di Milano contano su più di
200.000 studenti) . A tal proposito è’ stata messa la prima pietra di un nuovo
palazzo in Via Cima che sarà tutto in affitto a prezzo convenzionato. Per lo scalo di Lambrate era stato ridotto a
0,35 l’indice edificatorio nell’accordo di programma, che è basso, ed è tutto
in edilizia convenzionata. Lo scalo di Lambrate ci aiuterà per residenze, in
affitto o in vendita a costo contenuto e per residenze universitarie. A breve sarà
aperto un concorso per giovani
architetti per iniziare a creare delle visioni sullo scalo. Le Ferrovie non
mettono subito a gara lo scalo per la riqualificazione perché per due anni
servirà di servizio per deposito materiale per lavori di ampliamento della
Stazione di Lambrate.
Numerose le domande su Rubattino, che a causa dei ritardi
del PRU ha molte esigenze, tra le quali una scuola primaria e una scuola media.
Maran conviene che Rubattino rappresenta una delle situazioni più critiche dal
punto di vista urbanistico, perché fermo da quasi un decennio a causa delle
difficoltà finanziarie delle società che si sono avvicendate nella gestione del
luogo. L’amministrazione, afferma Maran, si è presa un rischio nel PGT che poi
è stato votato lunedì in Consiglio Comunale, scrivendo che nel 2021, alla fine
della convenzione, anzichè l’indice edificatorio alto che Rubattino ha ora,
verrà applicato anche lì l’indice 0,35. Questo ha fatto sì che ci sia stata un’
accelerazione nel tavolo di discussione con i proprietari che potrebbe
rapidamente portare a una svolta. Ciò
potrebbe consentire di incrementare gli investimenti pubblici nel quartiere,
tra i quali ci sta il tema, anticipato all’inizio dalla domanda del nostro
redattore Paolo Morandi sul futuro della Scuola Maroncelli, ora utilizzata
dall’ Istituto Alberghiero Vespucci, che tornerà libera nei prossimi mesi e che,
dopo opportuna ristrutturazione, potrebbe risolvere il problema della mancanza
di Scuole vicino al Rubattino e tornare a essere la scuola di Lambrate, quartiere
con crescente necessità scolastica.
Altro tema oggetto di domanda da parte di Antonino Nucera, esponente
del comitato “Che ne sarà di Città Studi” è la situazione del trasferimento
della Statale nel polo di Rho, con paventato rischio di spopolamento del
quartiere. Maran rileva che rispetto a tre anni fa la situazione è più
tranquillizzante: se il tema era il trasloco dell’Università nell’area MIND di
Rho, ora il tema si è ridimensionato in una visione dell’Università divisa su
tre grandi poli, il centro città, il nuovo polo di Mind, il polo di Città
Studi, che rimarrà con un numero di studenti all’incirca uguale a quello
presente oggi. Al tavolo dell’accordo di programma saranno invitati i
cittadini, non appena ripartirà (è fermo anche perché la Statale sta cercando
di definire con precisione in che modo organizzare il polo Città Studi che avrà
delle facoltà diverse da quelle ospitate oggi). “Quindi”-ha proseguito Maran-“
se due anni fa la preoccupazione era “se ne va tutta la Statale”, oggi sappiamo
che larga parte dellell’area servirà alla Statale in futuro, un pezzo servirà
al Politecnico per espandersi e restano alcuni edifici di cui definire il
futuro, anche con altre funzioni, anche internazionali da coinvolgere”. Rimane
il nodo molto più complicato, che non dipende dal Comune e su cui si dovrà lavorare
in futuro che è il tema del Besta e dell’ Istituto dei Tumori legati al
trasferimento nell’area ex Falck di Sesto, che ha tempi lunghi e incerti.
Numerose domande e lamentele da parte dei residenti sul tema
dei mercati: Canaletto, Doria e Benedetto Marcello. In particolare non ha
soddisfatto il cittadino rappresentante il comitato Benedetto Marcello la
ristrutturazione parziale del parterre dove due volte la settimana si tiene il
mercato, lamentando che il mercato e i furgoni stanno già danneggiando parterre
e cordoli appena riparati. L’assessore Maran ha risposto che laddove c’è il
mercato fare manutenzione è un problema enorme, come sul marciapiede di Via
Canaletto, il cui degrado è stato segnalato da una cittadina, motivo per cui per
40 anni il comune non ha fatto manutenzione a nessun mercato. In particolare lo
è in Benedetto Marcello dove esiste un vincolo della soprintendenza che limita
gli interventi.
Ora da questa estate è stata
avviata una strategia di riqualificazione dei mercati. Si è partiti con Sant’Agostino
con una riqualificazione della piazza che comunque prevede la permanenza del
mercato. In Benedetto Marcello è stato fatto un intervento meno radicale, ma
comunque importante e autorizzato dalla soprintendenza
alle belle arti. L’intervento è sì migliorativo, perché certamente sono state
eliminate le buche, ma, poiché deve poi ospitare nuovamente il mercato con
banchi e furgoni, non può essere ottimale e
altri interventi dovranno essere fatti, come i paletti dissuasori a
protezione del doppio cordolo che non basta a proteggere il marciapiede dai
grossi furgoni che ora vi salgono senza problemi. ” C’è un
altro milione da investire in Via Benedetto Marcello”, ha aggiunto Maran, “legato
agli oneri dell’area di parcheggio, da usare sulle vie limitrofe su cui a fine
anno faremo un incontro pubblico con due o tre proposte per spiegare come si
cerchi di integrare questi interventi con altri che stanno realizzandosi in
zona: riqualificazione di Piazza Luigi di Savoia accanto alla Stazione con un
giardino dedicato ai bambini per cercare di toglierla dal degrado e posizionamento
degli alberi in vaso su Corso Buenos Aires”.
Sui mercati Sala ha a fine incontro fatto una promessa: rinforzare
in tempi brevi il corpo dei vigli che si
occupano dei mercati. Complessivamente sono stati già assunti 40 vigili e altri
devono essere assunti. Inoltre un’idea su cui si sta lavorando è trovare dei
sistemi per cui siano i commercianti a conferire in tutto o in parte i loro
rifiuti per ridurre i tempi di recupero dell’uso della strada. In
particolare per Benedetto Marcello il Sindaco ha promesso ai cittadini della
zona un incontro personale dedicato al tema.
Stesso tema su Via Andrea Doria. Si sta realizzando l’impegno
preso dal sindaco in campagna elettorale. Attraverso un concorso internazionale
che si chiama “reinventing cities” che
ha previsto che in quel vuoto che esiste dal dopoguerra accanto alla ASL venga costruito un grande
ostello urbano che ha vinto il bando pubblico. L’ostello, con gli oneri di
urbanizzazione, ha l’obbligo di riqualificare la Via Andrea Doria dove temporaneamente sono state messe le
bancarelle spostate da Benedetto Marcello. Maran auspica di firmare entro fine anno con i vincitori del
bando la convenzione e a seguire fissare il piano di lavori da discutere con i
cittadini modificando l’attuale situazione solo a parcheggio.
In conclusione il Sindaco ha risposto direttamente alle
domande restanti partendo dalla domanda
sul mercato di Rombon. La via individuata è di affidare entro tre mesi la concessione
a SOGEMI, la società che gestisce i mercati generali, che ci porterà ad avere un mercato
completamente funzionante.
Sul tema dei ROM la cittadina Roberta Borsa di Lambrate
Informa prima ha ricordato l’episodio di alcuni giorni fa di un uomo di etnia
ROM che ha molestato due bimbi di quattro anni in Piazza Vigili del Fuoco,
messo in fuga e poi arrestato dalla Polizia e risultato essere un pregiudicato.
Roberta Borsa ha invitato a sgomberare i
ROM dal quartiere e ha chiesto al Sindaco di applicare il DASPO. Sala ha
risposto che il DASPO ora c’è e lo dà il Questore ad allontanamenti reiterati.
In questo momento la tattica è quella di controllarli, allontanarli, seguirli
negli spostamenti e, se gli atti illegali si ripetono, segnalare alle forze
dell’ordine per eventuale applicazione del DASPO.
In risposta a una domanda sulla disabilità e in particolare
sulle barriere architettoniche, Sala ha detto che il Comune sta mettendo sul
tema più risorse rispetto al passato e che Le stazioni di M2 in zona 3 saranno
tutte attrezzate eliminando le barriere architettoniche. Ma ha ammesso che la
situazione di Milano su questo tema non è ancora paragonabile a quella delle
grandi città europee.
Sugli scali ferroviari i tempi saranno lunghi ma Sala spera
di vedere presto iniziare i lavori. “Gli scali”, ha affermato,” daranno grandi
risposte alla esigenza abitativa in particolare di locali in affitto e alla
sempre maggiore esigenza di verde urbano”.