Donne di Scienza: Margherita Hack

Simpatia, entusiasmo e inclusività erano le doti che l'hanno resa un'eccezionale divulgatrice scientifica di una materia non semplice: l'astronomia. Sono tratti che si ritrovano in altre scienziate, che antepongono l'utile pubblico a quello personale. ()
6c1 Margherita Hack
Margherita Hack è nata a Firenze nel 1922. Il padre è contabile, lavoro che esige precisione, la madre invece, dopo studi d’arte, dipinge miniature agli Uffizi. Entrambi i genitori frequentano ambienti intellettuali critici alle religioni tradizionali e al fascismo e trasmettono alla figlia (“inculcano”, dice lei) i valori fondamentali di libertà e giustizia, oltre che la scelta vegetariana: Margherita non ha mai mangiato carne.
Per il resto non la condizionano, tanto che lei prende presto la via di un rigoroso agnosticismo senza seguirli nell’eclettismo religioso della teosofia, ed è spensieratamente fascista fino a quando, nel 1938, le leggi razziali le rubano un’amata professoressa di scienze, ebrea.

Dopo studi classici e avventure sportive che la porteranno ad avere buoni successi nell’atletica, frequenta la facoltà di Fisica a Firenze. Nel 1944 sposa un suo compagno di gioventù, un letterato, saranno molto uniti per tutta la vita. Nel 1945, a guerra conclusa, si laurea in Astrofisica sulle stelle Cefeidi. Scrivendo la tesi comincia a occuparsi della spettroscopia delle stelle, campo di studi interno all’astronomia che continuerà a studiare, insieme alla radioastronomia, per tutta la vita.

Comincia a insegnare all’università e nel 1954 inaugura una lunga carriera di divulgatrice, iniziando a scrivere di scienza per un quotidiano.
Per dieci anni gira le università di mezzo mondo finché, nel 1964, ottiene la cattedra di astronomia a Trieste e le chiavi dell’Osservatorio astronomico, che rimarrà sotto la sua direzione per quasi trent’anni trasformandosi da “Cenerentola d’Italia” a istituzione di riferimento a livello internazionale.

Scrive, oltre a centinaia di pubblicazioni scientifiche, testi universitari e libri di divulgazione di grande successo. Fonda riviste (L’Astronomia, Le Stelle), si impegna in politica ed è in prima linea per difendere con passione le sue opinioni in molte battaglie civili, come quella a favore dell’eutanasia, che lei appoggia perché, dice, “la vita e la morte appartengono all'uomo e non a Dio”.

Il 29 giugno 2013 la celebre astrofisica ha raggiunto le amate stelle di cui, come ci ha insegnato, siamo tutti figli (proprio nel senso scientifico del termine).

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