Donne di Scienza: Chien-Shiung Wu

Molto determinata,attraversò l'oceano per proseguire gli studi. Fu ricercatrice e sperimentatrice nei tempi difficili della seconda guerra e del maccartismo, ma le fu negato il Nobel. ()
Chien Shiung Wu
Nata a Liu Ho, in Cina, nel 1912, Chien-Shiung Wu rovesciò completamente una legge della fisica e partecipò alla costruzione della bomba atomica.
A 23 anni, già laureata in fisica, emigrò negli USA e studiò a Berkeley.

Wu fu reclutata dalla Columbia University negli anni Quaranta e partecipò al Progetto Manhattan - quello che appunto portò alla costruzione della bomba - facendo ricerca nel campo della rilevazione delle radiazioni e dell'arricchimento dell'uranio.
Dopo la guerra restò negli Stati Uniti e divenne una dei migliori fisici sperimentali dell'epoca, assicura Nina Byers, docente di fisica in pensione dell'Università della California di Los Angeles.

A metà degli anni Cinquanta due fisici teorici, Tsung-Dao Lee e Chen Ning Yang, si rivolsero a Wu perché li aiutasse a mettere alla prova la loro ipotesi sulla parità in meccanica quantistica. Fino ad allora si riteneva che due sistemi fisici (ad esempio due atomi) che fossero uno lo specchio dell'altro avrebbero avuto sempre lo stesso comportamento, conservando la così detta “parità”.
Con i suoi esperimenti sul cobalto 60, un isotopo radioattivo del cobalto, mediante un'apparecchiatura ideata da lei, Wu contribuì a falsificare questa legge tramite la sperimentazione, introducendo appunto il concetto che la parità poteva essere violata.

Fu una pietra miliare nella storia della fisica, che nel 1957 valse il premio Nobel a Yang e Lee. Ma Wu fu ignorata.
"Fu uno scandalo", ricorda Byers. Pnina Abir-Am, storica della scienza alla Brandeis University, aggiunge che oltre al genere anche l'origine etnica penalizzò Wu.
Ricevette, però lauree “ad honorem” dalle più prestigiose università statunitensi e si dedicò alla ricerca nel campo della biofisica sino a tarda età.
La scienziata è morta a New York nel 1997.