Donne di Scienza: Maria Skłodowska Curie

La scalata all’istruzione scientifica superiore avviene tutta nella seconda metà dell’Ottocento, i riconoscimenti invece fanno parte del Novecento e lei vince due premi Nobel.(M.Cristina Fighetti, Mietta Pellegrini) ()
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Meglio nota come Marie Curie (Varsavia, 1867– Passy, 1934), è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per gli studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta del radio e del polonio. Marie Curie è stata l'unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e l'unica ad averlo vinto in due aree distinte.
Marie Curie cresce nella Polonia russa; finiti gli studi superiori a quindici anni, Maria si presenta in un'agenzia di collocamento per cercare lavoro a causa delle difficoltà economiche della famiglia e trova un'occupazione come governante presso diverse famiglie; questa decisione è segno di un eccezionale spirito d’indipendenza per una ragazza del suo secolo. Infatti, visto che l'università di Varsavia era interdetta alle donne, Marie, come già in precedenza la sorella maggiore Bronia, si trasferisce in Francia nel 1891 per iscriversi e studiare alla celebre Sorbonne, prestigioso ateneo parigino, dove comunque all’epoca le studentesse erano poco più del 2%.
Durante il tempo libero cerca di portarsi avanti il più possibile studiando in autonomia matematica e fisica. Nel 1893 consegue la licence in fisica (l'equivalente dell'odierna laurea) risultando la migliore del suo corso. Nell'anno successivo ottiene l’ulteriore laurea in matematica, classificandosi seconda.
A Parigi Marie incontrerà Pierre Curie, un professore della scuola di Fisica, che il 26 luglio 1895 diventa suo marito e poi, successivamente, "compagno di laboratorio" nella ricerca scientifica, con sorprendenti affinità nonostante la provenienza da paesi profondamente differenti.
Nel dicembre del 1897 iniziano a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, da allora al centro dei loro interessi, isolando il pericolosissimo polonio, oltre al radio nel 1898. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare. Due anni più tardi, infatti, le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare nella prestigiosa università della Sorbona.
Gli studi su radio e polonio le costarono la vita: morì a 66 anni di anemia aplastica, una malattia del sangue causata quasi certamente dall'esposizione ai materiali radioattivi, di cui un tempo si ignorava la pericolosità. Chi volesse ammirare la collezione di Pierre e Marie Curie alla Biblioteca Nazionale di Parigi, deve ancora oggi utilizzare abiti protettivi, e firmare una liberatoria: i loro appunti sono ancora radioattivi, e pericolosi da maneggiare.

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