Terrorismo. Pisapia: “Con l'intitolazione del Parco Teramo ad agente Campagna Milano prosegue strada della memoria”
“Oggi tutta Milano si è ritrovata in questo
Parco intitolato ad Andrea Campagna. Noi siamo qui perché vogliamo
ricordare. Milano è stata una delle città che ha pagato il più alto tributo
di sangue al terrorismo di ogni matrice. Un tributo offerto per la libertà
e la democrazia, un tributo dal quale è partita la riscossa delle istituzioni
contro chi da opposti estremismi attentava alla nostra stessa libertà”.
(CS Comune di Milano)21/04/2012
Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia nel suo intervento
durante l’intitolazione del Parco Teramo all’agente di pubblica sicurezza
Andrea Campagna, ucciso nel 1979 in un attentato in via Modica.
“Stiamo per celebrare il 25 Aprile - ha proseguito il Sindaco Pisapia - la giornata della Liberazione, della lotta per la democrazia. C’è una fratellanza luminosa tra le vittime partigiane, i deportati di guerra, le vittime degli attentati e quelle delle stragi, le vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. E’ la fratellanza per la libertà. La memoria, lo sappiamo, è l’antidoto contro la replica della follia, della violenza, del totalitarismo. Fare memoria non è un esercizio retorico, non è nemmeno un modo per colmare il senso di vuoto per le morti improvvise e barbare di tante donne e tanti uomini. E’ un modo per costruire la democrazia di oggi e di domani. Per questo il primo atto di memoria è la giustizia. E Milano la chiede questa giustizia. Noi non vogliamo più assistere impotenti a sconfitte collettive come quelle dei processi per Piazza Fontana o per la Strage di Brescia e per tanti altri attentati”.
“Su questa morte - ha aggiunto il Sindaco - è stata fatta ormai piena luce. Una morte con tanti mandanti, accecati dall’odio fondamentalista, e con un esecutore: Cesare Battisti, di cui il Brasile nega l’estradizione. Milano ribadisce con forza la sua richiesta di giustizia, per le vittime, per le famiglie, per la città, per tutti noi”.
“Stiamo per celebrare il 25 Aprile - ha proseguito il Sindaco Pisapia - la giornata della Liberazione, della lotta per la democrazia. C’è una fratellanza luminosa tra le vittime partigiane, i deportati di guerra, le vittime degli attentati e quelle delle stragi, le vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. E’ la fratellanza per la libertà. La memoria, lo sappiamo, è l’antidoto contro la replica della follia, della violenza, del totalitarismo. Fare memoria non è un esercizio retorico, non è nemmeno un modo per colmare il senso di vuoto per le morti improvvise e barbare di tante donne e tanti uomini. E’ un modo per costruire la democrazia di oggi e di domani. Per questo il primo atto di memoria è la giustizia. E Milano la chiede questa giustizia. Noi non vogliamo più assistere impotenti a sconfitte collettive come quelle dei processi per Piazza Fontana o per la Strage di Brescia e per tanti altri attentati”.
“Su questa morte - ha aggiunto il Sindaco - è stata fatta ormai piena luce. Una morte con tanti mandanti, accecati dall’odio fondamentalista, e con un esecutore: Cesare Battisti, di cui il Brasile nega l’estradizione. Milano ribadisce con forza la sua richiesta di giustizia, per le vittime, per le famiglie, per la città, per tutti noi”.
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