Troppo alta la rumorosità del tram in via Beato Angelico?

La lettrice Ilde Coffano ci chiede cosa poter fare quando il passaggio dei tram provoca un elevato livello di rumorosità.

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I vecchissimi tram di Milano, giunti alla venerenda età dei novant'anni (il primo entrò in esercizio nel 1928), si stanno rivelando peraltro attualissimi mezzi di trasporto cittadino, sia sotto il profilo ambientale (bassissimi livelli di inquinamento atmosferico e ottimale integrazione con la rete metropolitana), sia sotto il profilo deil'analisi costi-benefici (un ritorno eccezzionale dei costi di investimento e ridottissimi costi di gestione).

Non altrettanto accettabile è in alcune situazioni il livello della rumorosità dovuta allo sferragliamento del tram. Un problema comunque certo risolvibile senza dover mandare in pensione un mezzo valido ed efficiente, divenuto parte integrante dell'immagine di Milano.
Il Comune ha di recente definito un protocollo con ATM per il contenimento della rumorosità che prevede il censimento delle zone a rischio e il controllo dei livelli di rumore onde poter valutare gli interventi necessari in tutte le zone ove si riscontrano livelli che ecccedono i limiti consentiti o che comunque comportano un effettivo disagio per gli abitanti.

La via Beato Angelico ci risulta essere tra le zone da prendere in considerazione. Ricordiamo che la sostituzione del vecchio materiale rotabile permette in genere di contenere i livelli di rumosità dovuti al passaggio del tram entro limiti del tutto accettabili, come si è verificato nelle zone dove questi intervnti sono stati attuati.

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Re: Troppo alta la rumorosità del tram in via Beato Angelico?
04/04/2019 Nicholas
ho inviato segnalazione al comune di Milano.

Allego risposta in merito:

in riferimento a quanto in oggetto si fa presente che, gli interventi di risanamento acustico prodotto dai servizi pubblici di trasporto o dalle relative infrastrutture competono alle società e agli enti gestori degli stessi.

Si comunica, altresì che, ai sensi del DPR 142/2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare” l’attività di risanamento dalle infrastrutture stradali deve essere valutata nell’ambito del Piano di contenimento e abbattimento del rumore delle infrastrutture stradali comunali di cui al DM 29 novembre 2000 “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.

Considerato che, date le caratteristiche del contesto urbano, il traffico veicolare privato e il TPL condividono la medesima sede stradale, e che pertanto il servizio di trasporto pubblico locale contribuisce alla formazione dei livelli di rumore generati dalle infrastrutture stradali nella loro globalità, l’Amministrazione comunale con Determinazione Dirigenziale n.35/2018 ha avviato il procedimento di elaborazione del Piano di contenimento e Abbattimento del Rumore delle Infrastrutture Stradali di Milano (PiCARIS) in ottemperanza all’art. 10 comma 5 della Legge 26 ottobre 1997, n. 447 secondo i criteri stabiliti dal DM Ambiente del 29 novembre 2000.

Pertanto, nell’ambito del suddetto Piano, verrà condivisa con ATM Servizi S.p.A la metodologia di studio, al fine di garantire la compatibilità e l’integrabilità tra il modello per la determinazione dei livelli sonori generati dal TPL e quelli generati dal traffico veicolare.

Si coglie l’occasione infine per informarla che, la via Beato Angelico attualmente è oggetto di verifiche predisposte dell’Area a seguito di precedenti esposti pervenuti.

L'Amministrazione Comunale è da tempo impegnata a migliorare sul territorio l'impatto della rumorosità dei mezzi pubblici sui benessere dei cittadini,
Tale impegno si concretizza in provvedimenti diversi che spaziano dall'acquisto di nuovi mezzi per tutta la rete di trasporti di superficie sino ai rifacimenti delle sedi stradali e dell'impiantistica, con risultati che saranno crescenti nel corso dei prossimi anni, e necessariamente graduali dato l'impegno di risorse che chiedono e la necessità di minimizzare quanto più possibile l'impatto sulla viabilità cittadina.


 
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