Accorciamo la filiera: incontro dei GAS di Milano Est al Consorzio Stoppani

Domenica 20 maggio, una giornata dedicata ai GAS e ai produttori sui temi dell'economia solidale e della produzione biologica. ()
2018.05.20.A5.EventoGASMiEst
“Quando un gruppo di persone decide di incontrarsi per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune, utilizzando come criterio guida il concetto di giustizia e solidarietà, dà vita a un GAS, gruppo di acquisto solidale”. Così Lorenzo Valera nel suo libro “GAS, gruppi di acquisto solidale”.
Acquistare tramite un GAS perciò non vuol dire soltanto risparmiare sui grandi quantitativi, ma soprattutto chiedersi che cosa c’è dietro un prodotto, un cibo, un alimento di base: se è stato prodotto rispettando la natura e le persone, quanto del prezzo serve a pagare i lavoratori che lo hanno prodotto e quanto invece la pubblicità e la distribuzione, qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggi da smaltire, trasporti….fino a mettere in discussione il modello di sviluppo che ci sta dietro.
I GAS costituiscono dunque una esperienza di acquisto collettivo che si caratterizza proprio per l’aspetto solidale, inteso come rete di aiuti reciproci che a partire dal gruppo coinvolge i produttori, si estende sul territorio e si allarga fino a raggiungere le produzioni all’interno delle carceri e i produttori del terzo mondo.
Su questi temi domenica scorsa 20 maggio al Consorzio Stoppani, ristorante ma anche centro di cultura del cibo e dell’ economia solidale, in Via Stoppani 15, si è svolta dal mattino alla sera una giornata dedicata alla cultura dei GAS. Si è trattato del primo incontro di un progetto dei GAS della zona Est di Milano per promuovere produzioni biologiche o comunque equo-solidali e consentire ai cittadini interessati di avvicinarsi al movimento, di incontrare fornitori e effettuare acquisti dei loro prodotti.
La giornata è stata così dedicata interamente ai GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI, a chi già li conosce e li frequenta, a chi non ne sa nulla, a chi vuole solo scoprire qualcosa di più su come comprare prodotti buoni, sani, coltivati o allevati con etica e attenzione, alla terra ed al lavoro.
Il Consorzio Stoppani che con Monica Romanelli ha organizzato e coordinato la giornata insieme ai GAS della zona Est, ha messo a disposizione i suoi spazi per tutto il giorno per la vendita dei prodotti di alcuni produttori. Ma la giornata ha fornito anche lo spunto per discutere dei temi dell’economia solidale e della produzione agricola.
I GAS che hanno partecipato all’organizzazione della giornata
GAS DEM
GAS VITTORIA
GAS LOLA
GAS E LUCE
GAS LEONE
tutti situati nel Municipio 3
GAS DEL SOLE
GAS CRESCENZAGO
nel Municipio 2.
I produttori presenti, tutti segnalati dai GAS organizzatori, fino a sera hanno venduto i propri prodotti, ovviamente tutti stagionali ed il più possibile a “chilometro zero”; la giornata infatti era dedicata, come dice il titolo, ad “accorciare la filiera”, ovvero ad imparare come si possa acquistare i prodotti che la natura ci offre nelle vicinanze, senza inquinare alimentando l’industria dei trasporti e della conservazione a lungo termine. Ma hanno anche raccontato le proprie storie, condiviso i propri valori con gasisti e visitatori intervenuti.
A pranzo il Consorzio ha messo a disposizione degli ospiti un menù dedicato alla giornata, realizzato con i prodotti dei fornitori presenti per consentire anche assaggi dei prodotti in vendita scoprendo allo stesso tempo la storia delle materie prime con cui è fatto il piatto.
Tra gli altri, si poteva acquistare la frutta e la verdura dell’azienda Il Gelso, di Mezzago, il caffè della torrefazione Malatesta di Lecco, il riso del Podere Ronchetto, periferia di Milano, il pane artigianale di Roberto, da Varzi, la birra del birrificio Oltrepò.
Questo l’elenco completo dei produttori presenti:
Torrefazione Malatesta - caffè – Ponte Azzone Visconti (Lecco)
Podere Ronchetto - riso e verdura - Milano
Oltrepo - birra - Oltrepo Pavese
Miele che Vale - miele e polline - Milano
Roberto - Pane e focacce - Varzi
Azienda Betoli Angelo. - vino - Bergamo
Forra' Pruno - marmellate e conserve - Lamporecchio
ZafferanaMi. - zafferano - Varedo
Freedhome / Banda Biscotti - dolci - carcere di Verbania
Collemagnone - pasta secca, cantucci, olio, pane - Roseto degli Abruzzi
Azienda agricola "Il gelso" - verdura. - Mezzago
Erbaromi - erbe e aromi - Alessandria
Antica Sena - olio, limoni, e marmellate di agrumi - Barcellona (Messina)
Frantoio Peltristo - olio - Perugia
Azienda agricola "La scaleta" - mirtilli, nettari e marmellate - Albosaggia (So)
La cascina degli ulivi - vino, formaggi, verdura - Novi Ligure
Altrocchi - pollame, faraone e conigli. - Melegnano
Cooperativa agricola Canedo - carne manzo razza Limousine - Appennino Pavese

Prima del pranzo l’Assessore al verde, agricoltura e urbanistica Pierfrancesco Maran, ospite della giornata , ha incontrato “gasisti” e produttori e raccontato di come anche il Comune di Milano ponga particolare attenzione ai movimenti che si occupano di consumo critico e di agricoltura …… e su come le istituzioni possono aiutare il movimento da un lato e valorizzare la filiera a Milano, comune in cui le attività agricole sono rilevanti. "Milano vanta un’importante tradizione agricola – ha sottolineato l'assessore all'Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran – ed è il secondo comune italiano agricolo per estensione”, è valorizzato dalle tante attività del Distretto Agricolo Milanese e dai 10 mercati contadini presenti in altrettanti quartieri della città con i loro prodotti a “chilometro zero”. Il numero di addetti all’agricoltura dagli anni ’70 a oggi è addirittura aumentato e tantissimi sono i cittadini che si occupano di temi legati all’ambiente e all’alimentazione.
Numerose le domande all’assessore di produttori e rappresentanti dei GAS presenti all’evento, organizzatori.
Alla domanda sul futuro del mercato coperto di Gorla, chiuso da tempo, che potrebbe fornire spazi preziosi alle attività legate ai nuovi temi alimentari, Maran ha spiegato che Milano ha aderito a un progetto internazionale, “Reinventing Cities” in cui sono coinvolti 39 siti nel mondo di cui 5 a Milano, e il mercato di Gorla è uno di questi. “Reinventing Cities” è un bando internazionale senza precedenti per avviare una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni.
16 città hanno individuato insieme i siti sottoutilizzati da ricostruire, compresi numerosi spazi liberi, edifici abbandonati, il sito di un ex aeroporto, dimore storiche, mercati inutilizzati, parcheggi da trasformare, e un inceneritore dismesso con annessa discarica. Architetti, operatori, esperti ambientali, comunità di quartiere, artisti, costituiranno team multidisciplinari e a concorrere per trasformare i siti scelti in nuovi baluardi di sostenibilità e resilienza.
Ma il tema del riutilizzo degli spazi pubblici per uso sociale o associativo, in particolare per fornire ai GAS spazi per incontrarsi, distribuire e conservare i prodotti è stato ripreso da più interventi. Sono stati citati progetti di Parigi e di Tokio grazie ai quali ai GAS sono stati assegnati spazi a titolo gratuito. In particolare a Tokio l'amministrazione ha consentito di far gestire ai GAS locali una piattaforma mediante la quale ordinare direttamente ai produttori a "chilometro zero" con i quali hanno rapporti.
Maran ha raccolto la sollecitazione, ma ha ricordato che, secondo i regolamenti in vigore al momento, gli spazi del comune possono essere assegnati gratuitamente solo attraverso bandi ad Associazioni senza scopo di lucro, riconosciute legalmente come tali.
E’ stato poi introdotto il tema del biologico come metodo prioritario di coltivazione per i fornitori dei GAS ed è emersa la difficoltà del Comune a garantire sui terreni di sua proprietà dati in affittanza i requisiti per la certificazione biologica, data anche la collocazione degli stessi presso strade di traffico e tangenziali. Sono intervenuti alcuni produttori, tra cui Giuseppe Scarabelli dell’azienda agricola il Gelso di Mezzago , che hanno sottolineato come, da un lato si possono proteggere i campi dalle polveri pesanti del traffico attraverso la installazione di siepi alte, dall’altro come esistano forme di controllo che, senza portare alla certificazione, consentono di garantire prodotti ugualmente sani, come il Sistema Partecipativo di Garanzia SPG, esperienza già fatta in Brianza.
« I Sistemi di Garanzia Partecipata sono dei sistemi di tutela della qualità orientati localmente. Essi certificano i produttori sulla base di una partecipazione attiva degli stakeholder e sono fondati su una base di fiducia, di interdipendenza e di scambi di conoscenze. (definizione dell’IFOAM- Federazione Internazionale dei Movimenti per l'Agricoltura Biologica)»
Altro tema sottolineato negli interventi dei produttori, in particolare da Vincenzo Livoti di “Antica Sena” di Barcellona in Sicilia, è l’importanza della formazione su questi temi e sulla diffusione di queste idee tra i cittadini, responsabilità dei GAS ma anche degli stessi produttori.

Questo sarà il primo di una lunga serie di giornate dedicate all’acquistare etico e solidale che dovrebbero riprendere da settembre 2018.

per informazioni, http://www.consorziostoppani.it/
Monica Romanelli , tel 331 393 6388, consorziostoppani@gmail.com

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