A Milano l’autocertificazione si sta rivelando un successo

Lo dicono i numeri: nei primi tre mesi del 2012 il Comune ha registrato un dimezzamento delle domande dei certificati nell’Anagrafe di via Larga o nelle sedi decentrate delle nove Zone. Segno che i milanesi stanno apprezzando la riforma in vigore dal 1° gennaio di quest’anno.  ()

Secondo le nuove norme in materia di autocertificazione e semplificazione amministrativa introdotte dalla “legge di stabilità per il 2012” (legge n. 183/2011, art. 15), infatti, le Pubbliche Amministrazioni e i gestori di servizi pubblici non possono più richiedere i certificati anagrafici e di stato civile ai cittadini che, quindi, possono avvalersi dell’autocertificazione e della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Da quest’anno, perciò, ci si può recare all’Anagrafe solo per richiedere i certificati necessari nei rapporti tra privati (per esempio, nelle operazioni di compravendita di un immobile), evitando costose perdite di tempo per i certificati di stato di famiglia, residenza, stato civile o altro, quando la richiesta di quei documenti proviene da un ente pubblico (ad esempio Comuni, Province, Regioni, Università, Prefetture, Tribunali, Inps, Motorizzazione civile) o da un gestore di servizi pubblici (come Poste, Enel, A2A, Atm, ecc.). 

“L’apprezzamento che i milanesi stanno dimostrando per l’autocertificazione – dichiara l’assessore all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli – è un segnale di maturità nell’adattarsi a una novità che incide sulla vita di tutti i giorni. Per il Comune di Milano la diminuzione dei certificati significa la possibilità di impiegare il personale in altre attività e di migliorare i servizi dell’Anagrafe”. 

Nel gennaio del 2011 i certificati richiesti all’Anagrafe sono stati 35.513, nello stesso mese di quest’anno sono scesi a 23.764. A febbraio la forbice si è allargata: 37.790 (nel 2011) contro 21.326 (nel 2012). Il mese scorso il calo è stato quasi del 50%: 44.169 (nel 2011) 24.414 (nel 2012), ed è prevedibile che le domande agli uffici del Comune diminuiscano ulteriormente, di pari passo con la diffusione della conoscenza della riforma tra i cittadini. 

I moduli per l’autocertificazione e per la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono disponibili in ogni sede anagrafica e possono essere scaricati sul sito sul Comune www.comune.milano.it. Particolare importante, in questo modo si risparmiano i 15 euro del bollo tuttora previsti per la “vecchia” certificazione rilasciata dal Comune. 

La verifica della veridicità dei dati riportati sull’autocertificazione spetta all’ente pubblico o al gestore di servizi pubblici che l’ha richiesta, e che può mettersi direttamente in contatto con il Comune per ottenere le informazioni necessarie. Ovviamente, è dovere del cittadino riportare i dati in modo corretto e veritiero. In caso contrario, si configura il reato di falsa certificazione, falso ideologico o, a seconda dei casi, truffa. 


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