Il Consiglio di Municipio 3 del 30 marzo 2017 sulla questione Città Studi

Importante assemblea del Consiglio di Municipio in zona 3. In discussione la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle sul futuro di Città Studi, respinta con l’approvazione di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza. ()
Milano Municipio3

Lo scorso 30 marzo si è riunito, come tutti i giovedì, il Consiglio del Municipio 3 per deliberare su diversi punti in agenda. Era in discussione la mozione presentata nello scorso dicembre dal Movimento 5 Stelle (M5S) “Città Studi ed Expo”. L’assemblea ha visto quindi la partecipazione di numerosi cittadini ed un animato (forse troppo!) dibattito da parte dei consiglieri e del pubblico.

Come prevedibile la mozione del M5S, qui seguito riportata in sintesi, sostenuta anche dai consiglieri presenti di Forza Italia, Lista per Parisi e Lega Nord è stata respinta ed approvato un Ordine del Giorno proposto dalla maggioranza PD-Lista “Noi Milano”- Sinistra per Milano.

Mozione "Città Studi ed Expo"

Visto che:

- non è stato presentato ad oggi alcuno studio per un confronto tecnico-economico tra le lo spostamento delle facoltà scientifiche a Expo e la ristrutturazione degli edifici delle facoltà a Città Studi,

- non sono stati elaborati studi per valutare le ricadute sull’assetto urbanistico ed economico dell’area di Città Studi qualora avvenga il trasferimento ad Expo,

- non sono state chiarite le problematiche relative al disinquinamento dell’area Expo, né la classificazione di tali aree relative al grado di inquinamento ammissibile in relazione alla loro destinazione residenziale,

- mancano indicazioni sullo stato della falda acquifera delle aree

- il Sindaco Sala quando era Commissario Expo non aveva chiesto fondi per la messa in emergenza della falda e risulta ancora iscritto nel registro degli indagati per vicende connesse ad Expo.

considerato che gli abitanti del quartiere hanno manifestato serie preoccupazioni e si sono opposti al progetto temendo danni all'assetto economico e urbanistico dell'area e che non esistono studi per la salvaguardia della salute di coloro che dovranno soggiornare nelle aree ex Expo

chiede che si sospenda qualsiasi attività di progettazione e di valutazione degli investimenti sino a che le problematiche sopra esposte non vengano chiarite ed invita il Municipio 3 a mantenere informata la cittadinanza sullo sviluppo della situazione.


Riportiamo i contenuti dell’Ordine del Giorno su Città Studi poi approvato.

Premesso che:

- il Senato Accademico nel luglio 2016 ha deliberato l’interesse dell’Università Statale al trasferimento delle facoltà scientifiche a Expo

- i cittadini hanno espresso forti preoccupazioni inviando una lettera al Sindaco Sala, presentando documenti e intervenendo alla recente seduta congiunta delle Commissioni Comunali Urbanistica e Mobilità del 22 marzo 2017, a cui erano presenti i rappresentanti del Municipio 3

- l’assessore Maran nella stessa seduta ha esposto un piano di lavoro iper affrontare il tema di Città Studi

- il Comune di Milano ha affidato uno studio sul futuro di Città Studi ad un gruppo di lavoro del Politecnico di Milano coordinato dal prof. Balducci

- il trasferimento degli ospedali Besta e Istituto dei Tumori alla Città della Salute di Sesto S. Giovanni si assommerà al quadro delle rilocalizzazioni da Città Studi.

Considerato che il Municipio 3 ritiene obiettivi prioritari e irrinunciabili per la valorizzazione del territorio:

- la vocazione universitaria e a servizi del quartiere

- la tutela del patrimonio storico-culturale degli edifici vincolati e spazi annessi

- la vitalità del quartiere animata dalla presenza degli studenti

- l’integrazione dell’università con il quartiere

- il contrasto a processi speculativi e il contrasto a fenomeni di abbandono delle aree

il Consiglio del Municipio 3 chiede al Sindaco di Milano, alla Giunta Comunale, alla Regione Lombardia di:

- confermare e porre alla base di qualunque intervento nel quartiere gli obiettivi sopra esposti,

- essere parte attiva del processo tramite i suoi rappresentanti e forme di consultazione e partecipazione dei cittadini alle scelte,

- costruire nel più breve tempo possibile una strategia di intervento di scala territoriale che collochi Città Studi nel contesto più ampio dell'Est Milano che comprenda tutte le aree critiche e in attesa di trasformazione della zona, inclusi gli ospedali e lo scalo ferroviario di Lambrate (Piano Strategico di Zona),

- affiancare a un piano per Città Studi un contestuale piano operativo con analisi della fattibilità economica e finanziaria (un patto per Città Studi sottoscritto dagli attori pubblici coinvolti,

- prevedere, in caso di conferma del trasferimento, una gestione dei tempi tale da garantire una gradualità degli interventi, a partire dalla Facoltà di Veterinaria, prossima all spostamento Lodi, anche tramite il ricorso a usi temporanei degli edifici e degli spazi,

- costruire un piano di comunicazione improntato alla più totale trasparenza per fornire informazioni chiare e dettagliate all cittadinanza sul processo in corso.


Prima della discussione erano intervenuti numerosi cittadini, in maggioranza sfavorevoli al trasferimento della Statale, ribadendo le preoccupazioni e le ragioni del dissenso già esposti nell’incontro avuto la settimana precedente in Comune con le Commissioni congiunte Urbanistica e Mobilità (di cui abbiamo riferito in un precedente articolo), ossia il fatto che si è proposto questo trasferimento per coprire il buco derivante dalla mancata vendita delle aree ex Expo mediante un speculazione immobiliare sulle aree che verranno liberate a Città Studi, lo svuotamento del quartiere senza proposte sul futuro, la perdita di una identità acquista storicamente, il danno economico che subiranno tutte le attività connesse con la presenza dell’università. Un cittadino si è domandato perché non mantenere i corsi universitari a Città Studi e realizzare nelle aree Expo i laboratori e le strutture destinate alla ricerca, un altro si è dichiarato favorevole allo spostamento che permetterebbe la costruzione di un campus universitario in grado di ospitare gli studenti che oggi si trovano costretti a sborsare cifre esorbitanti per un posto letto nella nostra zona.

Dopo la lettura della mozione del M5S e gli interventi dei consiglieri di minoranza e di maggioranza, che hanno ritenuto la mozione irricevibile sia in relazione ai destinatari, sia nel merito delle questioni sollevate, è intervenuta l’assessore Bruzzese con la seguente dichiarazione.

“Appoggio l’Ordine del Giorno presentato ricordando che la decisione del trasferimento spetta all’Università Statale, se questo è considerato necessario a garantire un’offerta formativa e di ricerca universitaria di qualità, cogliendo l’opportunità offerta dai finanziamenti annunciati. Noi chiediamo che le motivazioni di queste scelte siano convincenti e che qualunque decisione presa non avvenga a scapito del quartiere. Chiediamo al Comune e a tutte le istituzioni di impegnarsi su questo. Le preoccupazioni dei cittadini sono le nostre, verranno tenute in conto e il Municipio deve impegnarsi a salvaguardare l’interesse dei cittadini. Il Comune deve pianificare insieme all’Università gli interventi che verranno decisi di concerto con i territorio. 

Faremo richieste precise affinché sia mantenuta la vocazione universitaria e di servizio del quartiere, su cui si basano tante attività economiche, sia tutelato il patrimonio storico e culturale degli edifici su cui si basa la vitalità del quartiere, si possa integrare università e vita del quartiere, vengano contrastati processi speculativi o di abbandono delle aree. Abbiamo chiesto un piano strategico territoriale non solo per Città Studi, ma anche per le aree al contorno, abbiamo chiesto uno strumento operativo che includa la fattibilità economica degli interventi, con il coinvolgimento dei cittadini nel processo. Crediamo che in questo modo potremo meglio difendere gli interessi dei cittadini e governare la situazione.”


Non ci resta che prendere atto degli impegni che il Municipio 3 ha sottoscritto approvando questo Ordine del Giorno su Città Studi.


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Re: Il Consiglio di Municipio 3 del 30 marzo 2017 sulla questione Città Studi
06/04/2017 Gianluca Bozzia
Quindi il Municipio 3 ha fatto tutto quanto in suo potere, che è pressochè consultivo, in sostanza democraticamente quasi nullo? E' il caso che la questione venga posta con ancora maggiore forza nei partiti e in consiglio comunale. Su questo, tra l'altro, si vincono o perdono le elezioni in Municipio Tre nel 2021, quindi stanare PD, FI, M5S e Lega cittadini e metropolitani per farli posizionare pubblicamente e ufficialmente potrebbe essere un'altra leva. O no?


 
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