Animali, Pocar: “Sentenza Cassazione nuovo stimolo per il Comune”
La suprema Corte ha stabilito che
tutte le specie possono essere vittime del delitto di maltrattamento, non
solo cani e gatti
(CS Comune di Milano)29/03/2012
(CS Comune di Milano)29/03/2012
La terza sezione
penale della Corte di Cassazione ha stabilito ieri che tutti gli animali,
non solo cani e gatti, possono essere vittime del delitto di maltrattamento
di cui all'articolo 544 ter del Codice penale, al di là del fatto che siano
o meno oggetto di un'attività speciale come la caccia, la sperimentazione
o i circhi. Sulla sentenza è intervenuto il professor Valerio Pocar, Garante
degli Animali del Comune di Milano, che ha commentato: “Il 26 marzo la
Corte di Cassazione ha reso una sentenza che tutti coloro che hanno a cuore
il rispetto degli animali di qualsiasi specie non possono non giudicare
di grande rilievo. Leggendo senza pregiudizi e più attentamente le norme
che puniscono il maltrattamento degli animali e dimostrando, una volta
di più, che la sensibilità e la ragione del giudice è rimedio a leggi non
sempre adeguate, la Cassazione ha chiarito che il reato di maltrattamento
può e quindi al caso deve essere contestato anche rispetto alle attività
lecite che coinvolgono animali, non importa di quale specie”.
“Questa decisione – ha proseguito il Garante – ha un significato giuridico e culturale di notevole importanza. Non solo, ma riveste anche un importante significato d’indirizzo per tutti coloro, a cominciare dall’Ente locale, che degli animali devono occuparsi, per ricercare nelle proprie competenze e nelle leggi in vigore strumenti di tutela dei diritti e del benessere degli animali più adeguati e più rispondenti all’evoluzione del sentire comune. Un incentivo a operare sempre più attivamente a favore degli animali, secondo un impegno che abbiamo preso e che vogliamo fortemente mantenere”.
“Questa decisione – ha proseguito il Garante – ha un significato giuridico e culturale di notevole importanza. Non solo, ma riveste anche un importante significato d’indirizzo per tutti coloro, a cominciare dall’Ente locale, che degli animali devono occuparsi, per ricercare nelle proprie competenze e nelle leggi in vigore strumenti di tutela dei diritti e del benessere degli animali più adeguati e più rispondenti all’evoluzione del sentire comune. Un incentivo a operare sempre più attivamente a favore degli animali, secondo un impegno che abbiamo preso e che vogliamo fortemente mantenere”.