In biblioteca per “essere felici” e per incontrare le donne di Gozzano

Alla “Crescenzago” sono in programma tre incontri dedicati alla ricerca della felicità. Alla “Valvassori Peroni” si parlerà invece dell’universo femminile gozzaniano, dell’arte di Caravaggio, di cucina medievale e d’altro ancora 

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Per cercare sollievo dallo stress e dalle tensioni d’ogni giorno c’è chi segue corsi di yoga, chi sceglie la meditazione zen, i massaggi shiatsu o altre pratiche orientali. Ma un aiuto efficace si può trovare anche in alcuni metodi occidentali di origine recente, che pur mantenendo alcune affinità con le tecniche risalenti all’Oriente, potrebbero essere più adatti, almeno per alcuni aspetti, alla odierne condizioni di vita. Una di queste discipline è rappresentata dalla psicologia “somatorelazionale”, fondata in Italia da IPSO.

Gli specialisti di questo indirizzo psicologico sostengono di poter aiutare le persone nella ricerca della felicità, uno stato d’animo complesso, quasi ineffabile, che ciascuno interpreta in modo personale, secondo le propria visione del mondo e la propria sensibilità. Il 3 e il 10 febbraio e successivamente il 2 marzo, alla “Crescenzago”, parleranno sull’argomento alcuni counselor e psicoterapeuti dell’”Istituto di Psicologia Somatorelazionale” (IPSO) durante le conferenze del ciclo “Essere felici”.

“La nostra scuola,” dice il dottor Luciano Marchino, direttore scientifico di IPSO, “integra l’analisi bioenergetica di Alexander Lowen e la psicologia umanistica di Carl Rogers. La bioenergetica è una disciplina che affronta i blocchi emotivi attraverso il lavoro non solo verbale ma anche corporeo, perché corpo e anima sono una cosa sola: quindi non possiamo essere felici se il nostro corpo è teso, contratto e stressato. Ma è anche vero il contrario: è impossibile sentirsi fisicamente in forma se l’anima è gravata da nodi irrisolti. La psicologia umanistica, dal canto suo, dà molto rilievo agli aspetti relazionali dell’esistenza. Venendo al tema delle conferenze, potremmo dire che molta della nostra capacità di essere felici ha a che fare sia col nostro stato di tensione fisica sia con la qualità delle nostre relazioni. In un’epoca come questa - segnata dai rapporti virtuali, dal narcisismo, dalla paura del diverso, dalla diffidenza reciproca e dall’incertezza del futuro - parlare di felicità, soprattutto in questi termini, è una sfida: perché non provare a raccoglierla?”.

Per chi desideri approfondire il tema, riportiamo il calendario degli incontri, che inizieranno alle 20.30:
Mercoledì 3 febbraio, “La pratica bioenergetica come via d’accesso alla libertà e alla gioia”, di Cristiana Zanette;
Mercoledì 10 febbraio, “Paura della felicità”, di Roberto Maria Sassone;
Mercoledì 2 marzo, “Come crescono i bambini felici”, di Leonardo Moiser.

Altri appuntamenti si terranno nella Biblioteca Quarto Oggiaro(per informazioni 0288465813). febbraio, alle 18.30, la “Valvassori Peroni”propone invece “Addio mia bella signora: Guido Gozzano e le donne”, un incontro letterario sul famoso poeta crepuscolare che nelle vita e nelle opere ha dimostrato grande attenzione per l’universo femminile, a cui lo avvicinavano il suo temperamento e le sue inquietudini esistenziali.

Nel corso dell’iniziativa, Brunella Bracardi, Marcello Cortese, Valeria Falcinelli, Luisa Ferrari, Marisa Meroni e Carlo Pasero presenteranno letture e commenti sull’argomento assieme a brani musicali. “Sarà una piacevole serata alla scoperta di Guido Gozzano,” dice Luisa Ferrari, una insegnante di lettere e di filosfia con esperienze teatrali. “Interpreteremo composizioni del poeta accompagnati non solo dalla musica dei suoi contemporanei Claude-Achille Debussy e Francesco Paolo Tosti, che scrisse famosissime romanze, ma anche di Paolo Conte e Francesco Guccini. Proporremo dunque un percorso poetico e musicale per rivelare un mondo che dopo un secolo (Gozzano e Tosti muoiono nel 1916, Debussy nel ’18) conserva la sua attualità e sa ancora parlare con tenera ironia alla nostra sensibilità. Avvalendoci delle parole del noto scrittore e poeta Edoardo Sanguineti, possiamo dire che leggeremo un Gozzano ‘impegnato, come non di rado gli avviene, in gara con la pittura, intento a quell’esercizio di ritrattistica che è tra le sue passioni più vive, e che naturalmente lo attrae in maniera particolare quando si tratti, ed è il caso più frequente, di abbozzare un profilo di donna’”.

“La Martesana e il suo naviglio. Viaggio nel tempo fra personaggi ed eventi” è il libro che l’autore, Giancarlo Mele, presenterà martedì 2, alle 18. Fra storie e leggende, l’opera rievoca il passato affascinante di una zona ormai inglobata nella metropoli.

Martedì 9, alle 18, la performer Raffaella d’Angelo, della compagnia teatrale “Artemysia”, inscenerà una rappresentazione intitolata “La gente di Caravaggio: bari, pellegrini, popolane e avventurieri”. Soffermandosi sui volti e sui corpi dei personaggi ritratti, l’attrice esplorerà l’immaginario del celebre pittore lombardo, anche attraverso gli interventi e le suggestioni del pubblico.

Il 17, ore 18, Rita Leone – biologa e ricercatrice esperta di Scienze degli Alimenti - presenterà il suo libro “Un cappuccino, grazie”, descrivendo caratteristiche e aspetti particolari, incluse le proprietà nutrizionali, della popolarissima bevanda.

Martedì 23, alle 17, sarà inaugurata la mostra “Ritorno alle radici. Sguardo sui valori dell’arte”, di C. M. Conrad. In questi dipinti la pittrice rappresenta con sensibilità moderna elementi della civiltà classica e di quella medievale per richiamare l’attenzione su canoni estetici che restano esemplari. Durante l’inaugurazione verranno lette poesie di Umberto Tabarelli.

Il 24, alle 18, si parlerà della cucina tipica del Medioevo. Attingendo notizie da ricettari storici e fonti letterarie, Serena Fiandro e Andrea Tuffanelli parleranno di curiosità, piatti prelibati e ingredienti di una ricca tradizione culinaria, ispirata dal desiderio di accrescere i piaceri della vita in un’epoca che nello stesso tempo tendeva a mortificare il corpo per favorire l’ascesa dello spirito


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