Gangster, barboni e…a dicembre in Cineteca

La Cineteca Italiana chiude la sua eccellente stagione presso Spazio Oberdan con rassegne e anteprime all’insegna del film d’azione con qualche strepitosa sorpresa. Come sempre, verrebbe da dire.

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Italian Gangsters

In Cineteca il mese di dicembre si annuncia movimentato tra anteprime e rassegne che hanno il cinema d’azione come riferimento. Inizia il 13 dicembre “Gangster Stories” una cavalcata di 14 film in tema di gangsterismo con assoluti capolavori della cinematografia francese e americana.

Ecco a voi alcuni titoli giusto per avere il peso del fenomeno. Si parte con “I ruggenti anni Venti” (USA, 1939) di Anatole Litvak e Raoul Walsh con James Cagney e Humphrey Bogart, vale a dire due campioni del genere. Il noir francese è ben rappresentato da “Fino all’ultimo respiro” (FRA, 1960) di Jean-Luc Godard con un super canagliesco Jean Paul Belmondo e si arriva sino al 30 dicembre con una raffica di film mitici come “Nemico pubblico” (USA, 1931) di William A.Wellmann sempre con James Cagney, “Giungla d’asfalto” (USA, 1950) di John Houston, “Rapina a mano armata (USA,1956) di Stanley Kubrick (protagonista è il grande Sterling Hayden come nel precedente film di Houston del resto) e Grisbi (FRA, 1954) di Jacques Becker con Jean Gabin, Jeanne Moreau e la nostra Delia Scala.

Film di ottima annata che hanno come filo conduttore le riprovevoli imprese della malavita a volte molto più accattivante del poliziotto di turno.

A suggellare il genere, arriva l’anteprima del film “Italian Gangsters” (ITA, 2015) di Renato De Maria che rievoca i “campioni” della malavita nazionale quali, tra gli altri, Ezio Barbieri, Pietro Cavallero, Luciano Lutring. Un tuffo nella storia malavitosa dell’ormai lontano ‘900.

E, a proposito di malavita, ecco una breve rassegna dedicata al regista francese Jacques Audiard che del genere se ne intende, basti pensare al suo “Il profeta” (FRA, 2009), Gran premio della giuria al Festival di Cannes 2009, in cui si racconta l’irresistibile ascesa di un giovane malavitoso francese di origini arabe.

L’azione è anche al centro del più recente “Dheepan-Una nuova vita” (FRA, 2015) che invece il Festival di Cannes lo ha proprio vinto. Storia di una difficile integrazione di un rifugiato srilankese alle prese con la dura e pericolosa vita delle banlieue francesi.

La rassegna, che si snoda dal 16 dicembre al 6 gennaio, prevede anche la proiezioni di due film inediti per il nostro paese quali “Regarde les hommes tomber” (FRA, 1994), film d’esordio del regista, e “Un Héroes très discret” (FRA, 1996). La rassegna promette emozioni.

Resta da dire di due curiosi film accomunati dal fatto che hanno i “barboni” come riferimento poetico.

Dal 18 dicembre sarà in programmazione “Ancora vivi-Bar Boon Band” (ITA, 2015) di Massimo Fanelli che racconta la storia vera di una band musicale composta da senza tetto alla prese con il concerto di Natale.

Le proiezioni previste saranno seguite da interventi musicali dal vivo della Bar Bonn Band. Meglio di così…

Chiude le segnalazioni il bel film di Ranuccio Sodi dedicato al grande Enzo Jannacci. “Jannacci-Lo stradone col bagliore” (ITA, 2015) entra nella vita e nella poetica dell’artista milanese che, come noto, aveva una particolare predilezione per gli emarginati e i reietti, i barboni appunto.

Come sempre la programmazione completa e le modalità d’accesso le potete scoprire sul sito www.cinetecamilano.it

Tanto buon cinema, qualche curiosità per chiudere in bellezza il 2015 che, come quasi tutti gli anni che lo hanno preceduto, se ne va con le sue tristezze e le sue gioie. Un altro anno è andato, fra poco si ricomincia.

 



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