A teatro e al cinema…a piedi Robert Capa fra cinema e fotografia

Presso Spazio Oberdan, la Cineteca Italiana presenta una breve ma intensa rassegna cinematografica dedicata al fotografo Robert Capa, in occasione della mostra in corso. Fotografia e cinema: un’abbinata vincente. ()
The journey

Della bella mostra in corso presso Spazio Oberdan dedicata alla fotografia di Robert Capa abbiamo dato notizia con un precedente articolo, ora si presenta occasione per tornare sull’argomento perché la Fondazione Cineteca Italiana ha pensato di dedicare al fotografo una breve, ma intensa, rassegna cinematografica che si aprirà domenica 29 marzo con il film documentario Robert Capa: In Love and War diretto nel 2003 da Anne Makepeace (bel cognome).

Il film, che ospita le testimonianze degli amici del fotografo, ne ricostruisce la vita personale e la vicenda artistica offrendo nuovi punti di vista sulla personalità di Capa. Un enorme lavoro d’archivio che ospita, tra l’altro, un illuminante colloquio tra Capa stesso e Henri Cartier Bresson, amico e collega di chiarissima fama (insieme fondarono l’agenzia Magnum).

In rassegna anche l’unico film girato da Capa, The Journey (1950,) in cui si raccontano le vicende di immigrati ebrei che, arrivati nel porto di Haifa, diventato cittadini del nuovo stato di Israele.

Chiude un altro documentario, L’Homme qui voulait croire à sa légende(2004) di Patrick Jeudy che invece analizza la questione sollevata da una delle fotografie per cui Capa è famoso, quella del miliziano colpito a morte nella guerra di Spagna. Nel documentario compaiono alcune “comparse” famose come Ingrid Bergman e Clark Gable oltre a Gerda Taro, compagna di Capa, morta tragicamente proprio durante la guerra civile spagnola.

L’attività di fotografo di Capa è principalmente racchiusa tra la guerra di Spagna (1936-1939) e la guerra d’Indocina del 1954, dove morì saltando su una mina, passando attraverso la Seconda guerra sino-giapponese (1938), la Seconda guerra mondiale (1941-1945) e la guerra arabo-israeliana (1948).

I film della rassegna restituiscono certamente gli scenari di guerra su cui Robert Capa si mosse per il suo lavoro, ma raccontano lo spessore della sua personalità e della sua profonda umanità.

Per i più curiosi, nel film della Makepeace compare anche Isabella Rossellini che racconta la breve storia d’amore tra sua madre e il fotografo di origine ungherese.

Per programma e orari è d’obbligo consultare il sito www.cinetecamilano.it

Ed è poi sempre possibile visitare la mostra “Robert Capa in Italia”, aperta sino al 26 aprile.



(Massimo Cecconi)




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