Andar per mostre: Marcello Jori/Giuseppe Uncini

Sino all'11 aprile, alla Fondazione Marconi, una curiosa mostra parallela di due artisti apparentemente molto lontani. Una piacevole scoperta. ()
jori tadino WEB
Lavori in corso presso la Fondazione Marconi dopo che Giò Marconi ha trasferito la sua galleria qualche decina di metri più in là, in via Tadino 20.

Il padre Giorgio non demorde e continua a proporre percorsi artistici interessanti e, a volte, spiazzanti.
Nel vasto e bianco salone a piano terreno sono esposte dall’11 marzo le grandi opere di Marcello Jori (Merano 1951) palese omaggio al puntinismo e a Seurat e, dell’opera di Georges Seurat, un’esaltazione ripetuta di Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte.

Nelle tele di grande dimensione di Jori, realizzate tra il 2012 e il 2014, l’opera di Seurat viene vivisezionata e riproposta attraverso piani sequenza continui e incalzanti, così come altre immagini della Parigi di un tempo, dove l’uso della tecnica del puntinismo esalta il bianco e inneva i tetti della città.

Le opere, frutto di quattro anni di lavoro, sono realizzate con pittura ad acqua su carta artigianale fusa con la tela e rappresentano una ricerca “in cui il tempo non ha inizio e non ha fine, un luogo in cui gli artisti non sono mai morti e quelli viventi saranno sempre vivi”.

Scrive, nel bel quaderno che presenta la mostra, Bruno Corà: «…dall’opera emblematica del pointillisme egli (Jori) ha ricavato una modalità linguistica  frutto di un’intuizione che, non solo l’ha fatta rivivere come in un sogno, ma ne ha aumentato il coefficiente di stimolazione percettiva raddoppiandone gli effetti già presenti nell’opera di Seurat a causa dei contrasti simultanei dei colori».
Ben detto.

Al piano superiore della Fondazione, tutt’altro impatto.
Espone Giuseppe Uncini (Fabriano 1929 - Trevi 2008) che articola geometrie assolute e l’utilizzo di materiale non convenzionali quali ferro e cemento armato.
La mostra presenta tre nuclei di disegni, elaborati tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’70 del secolo che fu. Disegni monocromi o di cromie tenui, rigorosi e maniacali che affrontano la quotidianità degli oggetti e dei segni, senza esasperazione alcuna.

Jori e Uncini: due mondi artistici a confronto in un percorso emblematico del ‘900.
Al piano nobile dello spazio espositivo, fa bella mostra di sé un grande libro in copia unica, in cui Marcello Jori racconta la su avventura nel mondo di Seurat. Da sfogliare e da vedere con partecipata attenzione.


Marcello Jori
Le Grand Jour à l’Île de la Grande Jatte
(immagine in apertura)

Giuseppe Uncini
In principio era il disegno
Disegni 1959-1977

Fondazione Marconi
Via Tadino 15  Milano
martedì-sabato 10-13, 15-19
ingresso gratuito
www.fondazionemarconi.org


Massimo Cecconi


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