Andar per mostre: Yes We’re Open

Sino al 18 aprile, una collettiva di arte contemporanea nel nuovo spazio voluto da Giò Marconi per festeggiare i suoi primi 25 anni di attività. Lunga vita.

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La notizia è delle migliori. Il 19 febbraio scorso è stato inaugurato in via Tadino un nuovo spazio dedicato all’arte che andrà a dare ancora maggior prestigio ad una via già ricca di gallerie, spazi espositivi, librerie e sedi culturali.
Se ci scusate il riprovevole ritardo, vogliamo dare anche noi il benvenuto alla nuova impresa di Giò Marconi che, abbandonati gli spazi della Fondazione Marconi di via Tadino 17, dove continua a regnare il padre Giorgio, si è preso il gusto di aprire uno spazio tutto suo, affidandone il profilo esterno allo studio berlinese Kuehn Malvezzi e ospitando, tanto per gradire, una mostra collettiva con una selezione di opere di ventisette artisti appartenenti alla sua personale “scuderia”.
Superato il sobrio ingresso di una civile casa al civico 20 di via Tadino, dal cortile in fondo a sinistra, ci si introduce in uno spazio di bianca luminosità che ricorda, dicono gli esperti, analoghi luoghi newyorchesi.
Lo spazio ospita una mostra che è, al contempo, omaggio al lavoro di ricerca e di valorizzazione dell’arte contemporanea di Giò Marconi ed esaltazione di un percorso funambolico che mette insieme segni e disegni, installazioni e opere pittoriche di diversa provenienza ma di comune matrice culturale.
Per il fitto elenco dei nomi, si rimanda all’elenco contenuto nel sito. Si segnala, non certo per sciovinismo, che gli artisti italiani sono solo tre ma questo, nell’arte contemporanea, non ha alcun significato.
Dal comunicato: “In venticinque anni di attività la galleria ha sviluppato una linea espositiva coerente, affiancando scelte coraggiose e in anticipo sui tempi-come la prima personale italiana dei fratelli Chapman nel 1996 o la retrospettiva di Martin Kippenberger nel 1990- a un costante lavoro di talent scouting rivolto ai più interessanti artisti emergenti nel panorama internazionale, e alla valorizzazione di artisti storici che fino al 1992 avevano lavorato con il padre allo Studio Marconi”. Ed è detto, se non tutto, molto di questa nuova impresa.
Non resta dunque che andare a visitare la mostra e lo spazio per ricavarne una piacevole sensazione di vitalità, di pulizia e di ricerca che aiuta sempre a togliere la muffa dagli angoli più scuri.
Sì, siamo aperti…
 
 
Yes We’re Open
Giò Marconi
Via Tadino 20
martedì-sabato 10-13   15-19
 
www.giomarconi.com
 
 
(Massimo Cecconi)
 

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