A teatro e al cinema…a piedi: A febbraio, Cinetechiamoci

A Spazio Oberdan, una intensa carrellata di film che pesca nella storia e nelle novità con una dovizia di proposte interessanti e persino sorprendenti. Buon cinema a tutti. ()
The president 2

Per gli amanti del cinema la Cineteca Italiana rappresenta una garanzia di programmazione che non si smentisce mai. Se avrete voglia in questi o nei prossimi giorni di avventurarvi nella sala di Spazio Oberdan non ne resterete delusi.

È in corso, ad esempio, una rassegna dedicata a Salvo Randone che è stato uno dei più grandi attori del teatro italiano ma che ha espresso valori immensi anche al cinema. Qualche esempio che non teme smentite: I giorni contati (1962) di Elio Petri, un’amara riflessione sul valore della vita, Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi, una lucida denuncia dei mali della cattiva politica e omaggio anche al regista recentemente scomparso e A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri, tratto da un racconto di Sciascia sui poteri della mafia. La rassegna dedicata a Randone si compie attraverso sette film per presentare un attore tra i migliori delle nostre scene, sino al 1 marzo.

Per chi, distratto, lo avesse perso nella normale programmazione cinematografica, ecco Viviane (2014) film israeliano dei fratelli Shlomi e Ronit Elkabetz che vede quest’ultima anche protagonista sullo schermo di una storia di esemplare riscatto sociale, una donna tutta sola contro i pregiudizi delle leggi e degli uomini del suo paese. Gran bel film in programmazione dal 23 febbraio al 1 marzo.

Potentemente visionario invece il film The President (2014) di Moshen Makhmalbaf in cui l’acclamato regista iraniano racconta di un immaginario dittatore di un paese altrettanto immaginario che prende tardiva coscienza delle malefatte del suo governo assolutistico. Una moderna parabola, scevra di manicheismi, ricca di spunti di discussione e di riflessione sugli effetti del potere. In programmazione dal 17 al 28 febbraio.

E tanto per non farsi mancare nulla ecco che, dal 21 al 28 febbraio, sale sullo schermo di Spazio Oberdan, in anteprima per l’Italia, un curioso film diretto da un regista islandese, candidato all’Oscar quale miglior film straniero 2014.

Of Horses and Men (2013) di Benedikt Erlingsson racconta con sottile crudeltà le complicazioni della vita quotidiana in una desolata landa islandese, in un rapporto grottesco e bizzarro tra cavalli e uomini, come del resto recita il titolo.


Se non sono bastate queste poche parole a incuriosirvi, è d’obbligo il rimando al sito della Cineteca (www.cinetecamilano.it) per avere ulteriori notizie e informazioni sulla programmazione in atto.

Ce n’è, come sempre del resto, per tutti i gusti.



(Massimo Cecconi)



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