Un nuovo “me”, i miracoli del trapianto di faccia

Si parla spesso di sfregio al viso in caso di violenza ma pochi ne conoscono il significato clinico.Il grave trauma facciale cambia la vita di una persona da molti punti di vista. Oltre al peso della sfregio, che porta all’isolamento sociale, i pazienti che presentano una grave deturpazione del viso spesso perdono la loro capacità di comunicare attraverso la parola o con la mimica.
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maschera
Sono costretti a una dieta semiliquida che introducono, il più delle volte, con cannucce e in molti casi non riescono neanche a respirare senza assistenza (Pomahac B, et al. Restoration of facial form and function after severe disfigurement from burn injury by a composite facial allograft. Am J Transplant, 2011).
Tutte queste limitazioni sono spesso accompagnate da uno stato di conservata e integra capacità mentale rendendo le lesioni facciali una delle disabilità più difficilmente gestibili in assoluto.
Gran parte delle persone può continuare a vedere il trapianto di faccia come il rimedio estetico alle gravi deturpazioni dovute a traumi facciali senza tenere in considerazione i gravi deficit funzionali sensitivi e motori che queste producono (Kiwanuka H, et al. Evolution of ethical debate on face transplantation. Plast Reconstr Surg, 2013).
L’espressione del viso e la parola sono fondamentali per la comunicazione. Ci sono 26 muscoli facciali coinvolti nel linguaggio elementare e nell’espressione di emozioni universalmente comprensibili. La funzione di ciascuno di questi muscoli è difficile da ricostruire con le tecniche chirurgiche convenzional, ma può essere ripristinata con la sostituzione di tratti anatomici equivalenti attraverso il trapianto facciale (Petruzzo P, et al. First human face transplantation: 5 years outcomes. Transplantation, 2012).
La realtà è che le funzioni sensomotorie del viso hanno scopi fondamentali, alcune delle quali sono necessarie a un’adeguata qualità di vita e altre sono imprescindibili per la sopravvivenza (Carty MJ, et al. A position paper in support of face transplantation in the blind. Plast Reconstr Surg, 2012).
Per esempio i sensi visivi e olfattivi richiedono strutture del viso intatte. Certamente il trapianto di faccia non può restituire la vista quando questa è andata irrimediabilmente perduta o fortemente danneggiata dalle lesioni, ma è in grado di ripristinare la normalità del senso olfattivo mediante la ricostruzione della pervietà nasale (Pomahac B, et al. Three patients with full facial transplantation. N Engl J Med, 2012).
A dimostrazione di ciò questo studio illustra le gravi menomazioni facciali ed evidenzia i miglioramenti funzionali ottenuti con l’intervento di trapianto, di cinque eloquenti casi tra quelli riportati in letteratura.
Il risultato funzionale raggiunto, incluse le capacità di percepire gli odori, respirare, mangiare, parlare, è sorprendente.
Prima del trapianto facciale tutti i pazienti avevano perso queste abilità o le avevano fortemente compromesse. Due di loro avevano perduto l’olfatto (anosmia), altri due erano dipendenti dalla tracheostomia per respirare e uno veniva alimentato dal sondino nasogastrico per impossibilità alla deglutizione. Dopo il trapianto di faccia tutte le abilità sono state significativamente migliorate e tutti i pazienti sono diventanti indipendenti da supporti respiratori e da presidi di alimentazione artificiali.
Anche negli altri 24 pazienti  riportati nella letteratura mondiale, le capacità olfattive e di alimentazione sono state ripristinate nel 100% dei casi, mentre le capacità di respirare, parlare e le espressioni facciali sono state migliorate, rispettivamente, nel 93%, 71% e il 76% dei casi.
Indubbiamente ci sono decisioni cliniche, emotive e psicologiche, molto complesse, che devono essere affrontate quando si prende in considerazione questo trapianto. Il volto di una persona è, dopo tutto, qualcosa che s’identifica con l’identità della persona stessa.
La maggior parte delle interazioni con il mondo che ci circonda include i nostri volti e le espressioni che appaiono con essi. Quando il viso è orrendamente sfigurato e l’immagine di se è persa con essa se ne vanno anche gran parte delle relazioni con il mondo esterno.
La sostituzione di un volto sfigurato con uno nuovo non ti restituisce il volto di prima, ma ti consente di recuperare molte delle funzioni fondamentali alla sopravvivenza.
È a queste che bisogna guardare quando si pensa a questo tipo di trapianto,  e non ad altro.

Bibliografia. Fischer S, Kueckelhaus M, Pauzenberger R, et al. Functional Outcomes of Face Transplantation. American Journal of Transplantation, 30 OCT. 2014

Fonte: http://trapianti.net/news-letteratura/un-nuovo-me-i-miracoli-del-trapianto-di-faccia/        
 ( www.vapensiero.it )

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