A teatro e al cinema…a piedi: Milanoir Milanuit

Al Teatro Menotti una ballata nera condotta da Piero Colaprico e da una compagnia cantante e recitante di testimoni attendibili della Milano nera. Dal 26 al 28 settembre.

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milanonoir milanonuit
Tre soli giorni di programmazione ci consigliano, sulla fiducia, di parlare di questo Milanoir Milanuit che andrà in scena nei “sotterranei” del Teatro Menotti dal 26 al 28 settembre.
Conduce le danze Piero Colaprico che di mestiere fa il giornalista e lo scrittore con una certa attendibile dimestichezza con le storie più torbide che hanno percorso questa nostra città dagli anni della mala romantica a Tangentopoli, per approdare alle nefandezze delle bande armate in doppiopetto che controllano i mercati della droga e della prostituzione, del racket e degli appalti.
Nello spettacolo va però in scena la malavita più rispettabile, se così la si può definire. Quella che possedeva un codice d’onore e di comportamento, quella raccontata nelle mille canzoni d’osteria qui interpretate dalla voce ruvidamente affascinante di Didi Martinaz e dal bidofono di Giancarlo Peroncini, che a Milano conoscono tutti come El Pelè.
Milano nera e Milano notturna, quella stessa città che dopo la seconda guerra mondiale si appresterà a stabilire record malavitosi da far invidia alle metropoli europee e americane, quella che bruciava patrimoni e speranze dietro a una velleità mal riposta di affrancamento e di redenzione.
Nello spettacolo ci saranno, come recita la nota di presentazione di Piero Colaprico e Andrea Perrone (a cui con Atomo Davide Tinelli si deve l’idea dell’intrapresa), “i colori del fumo e del vino”, per penetrare nelle radici vere di una città che oggi non esiste più.
Che nell’operazione ci sia un pizzico di sana nostalgia è indubbio, com’è indubbio che ancora oggi subiamo il fascino proibito degli eroi negativi che hanno segnato le storie della cronaca nera milanese.
Sulla scena, oltre ai nomi citati, anche Marco Balbi che ha ottima padronanza della lingua milanese, Alessandro Castellucci, oltre naturalmente al bidofono che, se non sapete cosa sia, lo scoprirete con ammirato stupore. Se vi capita, ma non sarà facile, vedetevi il documentario Malamilano di Tonino Curagi e Anna Gorio, altra testimonianza di un mondo che, è triste dirlo, ormai non c’è più.
Inutile dire che se esistesse una “Cattedra di Milano nera” Piero Colaprico ne sarebbe l’indubbio titolare.

Milanoir Milanuit
Valigie e canzoni
di Piero Colaprico
da un’idea di Andrea Perrone e Atomo Davide Tinelli
con Marco Balbi, Alessandro Castelkuccio, Piero Colaprico, Didi Martinaz, El Pelè (Giancarlo Peroncini), Atomo Davide Tinelli

Teatro Menotti
Via Moenotti,11
www.teatromenotti.org


(Massimo Cecconi)


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