Milano. Musica. Mondo. Casuarina

Dal Brasile nuovo samba tra tradizione e contaminazioni funk/pop/rock. Tutto da ascoltare.


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casuarina luciana avellar 1

Parlando di commistione tra moderno e tradizionale vengono in mente molti nomi, ma uno spazio sempre crescente in Brasile da un po’ di anni a questa parte se lo sta conquistando il gruppo dei Casuarina. Giovani e validissimi musicisti che hanno trovato una via tutta loro per rilanciare tra le nuove generazioni samba e choro. Cominciamo da quest’ultimo, il choro che si pronuncia “sciòru” (cui Mika Kaurismaki, fratello del più noto regista Aki, ha dedicato un film dal titolo “Brasilerinho” nel 2005 con la partecipazione straordinaria di musicisti di strada). 

Termine portoghese che significa lamento o pianto (per cui l’imprescindibile legame col fado) popolarmente chiamato corinho, è la struttura portante della musica strumentale tradizionale brasiliana. Nasce intorno al 1870 a Rio de Janeiro, caratterizzato dalla caratteristica formazione “quartetto ideal”: chitarra, flauto, cavaquinho (un cordofono con un suono più acuto di quello della chitarra) e pandeiro (strumento a percussione con sonagli doppi di metallo). Quindi il samba che nasce dalla forte influenza degli afrobrasiliani immigrati dallo stato brasiliano di Bahia come risultato della mescolanza delle tradizioni di diverse etnie africane, soprattutto joruba e naghò. Certo è che i Casuarina si rifanno al samba originario, quello coltivato sui morros (colline) dove gli emarginati costruivano le favelas in cui vivevano a da dove “scendevano” verso il centro città durante il carnevale, tramite il quale erano soliti sbeffeggiare la ricchezza dei mercanti cittadini. 

I nostri sono indubbiamente una delle migliori band della scena del nuovo samba. I membri sono Daniel Montes (chitarra a 7 corde), Gabriel Azevado (percussioni e voce), Joao Cavalcanti (percussioni e voce), Joao Fernando (mandolino e voce) e Rafael Freire (cavaquinho e voce) che con il loro “Thrillos de firma” del 2011 hanno davvero sancito uno spartiacque per quanto attiene i diversi versanti espressivi della musica popolare. Né sintetizzatori e tanto meno batterie elettroniche o campionatori. Lavorando sui contenuti e sulle novità possibili negli arrangiamenti ed inserendo nel choro e nel samba influenze sincretiche quali funk/pop/rock, mantenendo così tutta la bellezza dei suoni e la poesia degli strumenti tradizionali, quali bandolim (strumento cordofono e polifonico col quale si producono una gamma smisurata di suoni e che viene utilizzato in diverse regioni oceaniche del mondo), cavaquinho e percussioni come il pandeiro e il surdo (grosso tamburo di legno che si percuote con i mallet o il palmo della mano). Questa loro caratteristica musicale li ha fatti “esplodere” a Rio nei locali più all’avanguardia dei quartieri popolari, il Carioca da gema e il Rio ao vivo. Oltreché essere parte essenziale del progetto di rilancio del carnevale di Rio, intendendo con ciò un ritorno forte alle origini di quella giornata di festa e “contestazione dell’ordine costituito” insieme. E quindi concerti durante il “Roda de Samba” ed il “Samba no Trem” unitamente alle scuole più tradizionali delle colline di Rio, sino a celebrare la giornata internazionale del “Samba do Nordeste” il 2 di dicembre a Bahia. Per ricordare da dove proviene il samba e a “chi appartiene”.



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