A teatro a teatro: La stagione 2014/2015 dell’Elfo Puccini

Oltre sessanta titoli, dalla commedia alla tragedia, con una scansione appassionata e intelligente, nello stile e nello spirito cosmopolita del Teatro dell’Elfo.

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elfo puccini WEB
Presentazione di stagione molto partecipata. In sala Shakespeare i 500 posti sono quasi tutti occupati da giornalisti, addetti ai lavori e dal pubblico che ama conoscere con grande anticipo cosa gli riserverà il suo teatro per la prossima stagione. Sul palco, quelli che saranno i protagonisti della stagione (o almeno alcuni, comunque tanti) ricordano a filastrocca i titoli (decisamente tanti) delle opere che verranno prossimamente presentate.

Sul palco, rimangono poi, in rigoroso ordine alfabetico, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani e Fiorenzo Grassi che dell’Elfo Puccini rappresentano la direzione artistica/organizzativa. Tocca a loro entrare nel merito di una stagione che presenterà oltre 60 titoli tra produzioni e ospitalità.

Prima dei fuochi d’artificio, portano il loro saluto, sembrerebbe non formale, gli assessori alla cultura di Regione Lombardia e di Comune di Milano (Cristina Cappellini e Filippo Del Corno). Del Corno conferma l’impegno del Comune, che non è poco con i tempi che corrono, e Cappellini annuncia addirittura un aumento degli stanziamenti per Next.

A seguire, la famiglia teatrale dell’Elfo Puccini mostra i gioielli di famiglia, appunto, con un primissimo appuntamento che si annuncia epocale. Dopo il successo di The History Boys, torna l’argutissimo Alan Bennet con la sua ultima opera teatrale Il vizio dell’arte (dal 21 ottobre). In scena a contendersi le battute, le pause e gli applausi Elio De Capitani e Ferdinando Bruni che, con Francesco Frongia, curerà anche la regia. Attesissimo. Poi si dipana la ricca matassa con ritorni e novità, produzioni e ospitalità eccellenti.
Tra i ritorni, dopo il successo della tournée, Frost/Nixon (dal 12 dicembre) in cui si affrontano a fil di parola sempre Bruni e De Capitani, e Improvvisamente, l’estate scorsa (dal 20 gennaio) con Cristina Crippa e Elena Russo Arman.
Tra le ospitalità, approda per la prima volta all’Elfo Puccini Gabriele Lavia con un personale allestimento di Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello (dal 3 febbraio) e ritorna Umberto Orsini che, dopo il successo in coppia con Giovanna Marini di La ballata del carcere di Reading, propone La leggenda del Grande inquisitore da Dostoevskij (dal 2 dicembre).
Dal 27 febbraio, per tre serate, in Sala Shakespeare, il teatro lascia il posto alla grande musica con Paolo Fresu e Uri Caine, un incontro tra grandi.
A febbraio, Renato Sarti che dagli Elfi proviene e che ora dirige alla grande il Teatro della Cooperativa, approda all’Elfo con una versione tutta al femminile di Comedians che è stato, al maschile, un cavallo di battaglia del teatro e che, tra gli altri commedianti, tutti ormai molto famosi, annoverava anche lo stesso Sarti.

Ecco poi il Teatro Stabile di Parma con una riproposizione di Le nuvole di Aristofane (dal 17 febbraio) e il Ravenna Teatro con Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (dal 3 marzo), dedicato alla donna politica birmana, premio Nobel per la pace.

Qualche curiosità? Eccovi accontentati con Ambra Angiolini che interpreta La misteriosa scomparsa di W di Stefano Benni (dal 9 aprile) o Tullio Solenghi, che torna alle sue origini teatrali, con Amadeus di Peter Schaffer (dal 9 gennaio).
Poi, in ordine rigorosamente sparso, Laura Marinoni con un nuovo Marat/Sade, Danio Manfredini, Mario Perrottta, affabulatore pugliese (premio UBU 2013) qui alle prese con Antonio Ligabue, Arturo Cirillo, Fausto Paravidino, i Motus, Ricci/Forte in scena con Still life, Giuliana Musso con La fabbrica dei preti e tanti altri ancora che vi invitiamo ad andare a scoprire nel programma completo visitabile nel sito www.elfo.org

In Sala Fassbinder è prevista invece una stagione definita “più intima e complice” con la poesia di Emily Dickinson riproposta da Elena Russo Arman (La mia vita era un fucile carico), con L’ignorante e il folle di Thomas Bernhardt, in cui Ferdinando Bruni, in scena con Ida Marinelli, interpreta una soprano alle prese con Il flauto magico, e infine, per i giovani spettatori, Shakespeare a merenda (a dicembre), sempre con la Russo Arman.

Che altro? Si dà notizia che Elio De Capitani ritirerà il Premio Hystrio per il migliore attore grazie alla sua interpretazione in Morte di un commesso viaggiatore che, nella prossima stagione, sarà in tournée e che la stagione corrente si chiude con il potente, dolente e commovente Lola che dilati la camicia in cui Cristina Crippa e Patricia Savastano, con la regia di Marco Baliani, raccontano una devastante tragedia manicomiale. Avete ancora qualche giorno. È proprio il caso di affrettarsi.
Si annuncia una grande stagione, le prenotazioni sono aperte. Buona caccia, il bottino è goloso.

Massimo Cecconi








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