Andar per mostre: The Bella Vita vol.1

Il foyer di Spazio Oberdan ospita sino al 2 maggio una mostra di Antonio Syxty . Una scansione metaforica di oggetti e segni quotidiani che rimandano a una personalissima lettura della realtà.

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MORAL SUASION   CAPT SHARKY, 2012 2013

Lo spazio espositivo è limitato. Un tempo ospitava la biglietteria di Spazio Oberdan così come in origine era stata disegnata da Gae Aulenti e Carlo Lamperti.

Verrebbe subito da dire che le opere di Antonio Syxty avrebbero meritato di più. Così concentrate, una trentina di opere esposte in una trentina di metri quadri, trasmettono però un senso di continuità e di contiguità che permette allo spettatore di non distrarsi molto. Non ci sono pause o intervalli che, a volte, nuocciono.

Il senso della mostra The Bella Vita vol.1 carte di credito, destino e identità nella ricerca artistica di AntonioSyxty è avvolto da un velo di mistero, come del resto misterioso è l’autore di cui si sa che è nato a Buenos Aires, ha esordito come artista perfomativo nella metà degli anni ’70 per approdare poi al mondo del teatro. Oggi è, con Gaetano Callegaro, il co-direttore artistico del Teatro Litta di Milano.

Nel mistero di opere realizzate con “tecnica mista su tela” compaiono minacciosi squali rossi in campo bianco (Sudario, 2014) o trittici spiazzanti dove una lampada a olio si frappone tra una falce e un martello (Tryptych, 2012-2013). Compaiono sulla scena, quasi dettagli dell’incombente potere economico, tracce di IBAN, di sequenze numeriche, frammenti diluiti di carte di credito, codici a barre di prodotti riprodotti all’infinito.

Scrive Paolo Sciortino, curatore della mostra: “…è quello che resta della gloria effimera del potere del denaro in terra, nelle pallide vite (sub specie aeternitatis) dei loro potentissimi possessori, i più grandi assassini delle tante “belle vite” con grandi speranze che passano per caso ne presente”.

Una mostra intorno al potere e ai suoi simboli: il denaro, le armi, i massmedia. Una mostra che costringe a pensare, che non sciorina banalità scontate, che non si limita a interrogare ma che emette qualche dolorosa sentenza.

Ancora Sciortino:” Oggetti mischiati a parole, o a formule, o ad altri segni, tutti a comporre sensi compiuti che appartengono al mix dei vocabolari interiori di ciascuno di noi…”.

Il vocabolario di Antonio Syxty è molto ricco.

Promuove il Settore cultura della Provincia di Milano in collaborazione con Fondazione Palazzo Litta

The Bella Vita vol.1
Carte di credito, destino e identità nella ricerca artistica di Antonio Syxty

A cura di Paolo Sciortino

Foyer Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2 Milano
Martedì-domenica 10-22
Lunedì 10-19
Ingresso libero

 

(Massimo Cecconi)



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