A teatro e al cinema…a piedi: La primavera di Milano al cinema

La Cineteca Italiana ha raccolto l’invio del Comune di Milano e ospita presso Spazio Oberdan sino al 4 maggio una rassegna dedicata al cinema girato a Milano oltre a un omaggio a Giulia Lazzarini che, in questi giorni, ha compiuto 80 anni.

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giulia lazzarini

Iniziamo proprio da Giulia Lazzarini per farle gli auguri per i suoi splendidi 80 anni, portati per altro benissimo, e per esprimerle la riconoscenza del pubblico teatro italiano che ha avuto e ha in lei un’interprete straordinaria e irripetibile.

Giulia Lazzarini, presa com’era a frequentare palcoscenici e camerini, non ha mai lavorato molto per il cinema. Ha fatto un po’ di televisione e tanto, tantissimo teatro, a livello altissimo con Giorgio Strehler e con i migliori registi italiani ed europei.

La rassegna ospitata all’Oberdan ripropone la sua interpretazione teatrale nell’ Arlecchino servitore di duepadroni (regia di Giorgio Strehler, 1955) e ne L’amica delle mogli (regia di Giorgio De Lullo, 1970).

Per la televisione scorreranno sul grande schermo le immagini di Il mulino del Po (regia di Sandro Bolchi, 1963) e di La donna di picche (regia di Leonardo Cortese, 1972), uno degli episodi della saga televisiva del tenente Ezechiele Sheridan (al secolo Ubaldo Laj).

Certo un po’ poco per rendere la grandezza di un’attrice unica e inimitabile.

Per il cinema “made in Milan” (Expo si avvicina), la scelta è decisamente scontata. Ci sarà occasione di rivedere Rocco e i suoi fratelli (Luchino Visconti, 1960), dove l’Idroscalo non è quello che appare in pellicola; La vita agra (Carlo Lizzani, 1963), in cui l’Enzo Jannacci canta una delle sue surreali ballate; Il posto (Ermanno Olmi, 1961) con buona pace dell’attuale disoccupazione giovanile; La notte(Michelangelo Antonioni, 1961), cupa e amara storia d’amore in una Milano algida e spettrale e Milano nera (Gian Rocco, Pino Serpi, 1963) a cui mise mano persino Pier Paolo Pasolini per raccontare una storia di vita e di malavita.

Questo passa il convento e può essere occasione per (ri)vedere su uno schermo che non sia quello dell’home video film che hanno fatto sicuramente la storia del nostro cinema. Si poteva forse fare uno sforzo in più ma non lamentiamoci troppo. C’è ben di peggio nella Milano di oggi, anche cinematograficamente parlando.

Lunga vita a Giulia Lazzarini.

Per programmazione completa e modalità di accesso: www.cinetecamilano.it

(Massimo Cecconi)



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