"El Tren de la Libertad" viaggia per l'Europa

L'affossamento della risoluzione Estrela, l'attacco alla legge sull'aborto volontario in Spagna hanno mobilitato le donne in  Europa. In Italia associazioni femminili e sindacati manifesteranno il 1° febbraio in solidarietà con le donne spagnole.
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tren liberdad viola
Un velo oscurante si sta sollevando in tutta l'Europa sulla autodeterminazione delle donne.
Già a dicembre 2013 la bocciatura della risoluzione Estrela era stata un brutto colpo. Una proposta di risoluzione non vincolante a livello normativo sollecitava la Commissione Ue a prendere posizione per assicurare sull'intero territorio europeo la difesa sulla salute e diritti sessuali e riproduttivi. In pratica significava dare garanzie al diritto "all'aborto in sicurezza", toccando il problema cruciale dell'obiezione di coscienza non regolamentata, spingendo a incrementare la pianificazione familiare e la diffusione della educazione sessuale.

Al termine di un lungo ed estenuante balletto di modifiche e revisioni del testo, la risoluzione viene rigettata grazie anche all'astensione di otto europarlamentari, sei del Pd, all'interno dello stesso gruppo di Edite Estrela, il Partito socialista europeo (Pse). Attualmente, per la vittoria delle lobby cattoliche, l'intera materia rimane affidata alla competenza dei singoli Stati.

Ora è il turno della Spagna: un disegno di legge proposto dal governo Rajoy rende l'interruzione di gravidanza un reato. È possibile  interrompere la gravidanza ma solo in caso di stupro o minaccia per la salute della donna e il tutto ben attestato da medici competenti. Non solo, se finora l'aborto era consentito senza restrizioni fino alla 14 settimana, la proposta di legge attuale ne mette a rischio anche la scelta in caso di malformazioni fetali.
Riforma ancora da approvare ma che ha scatenato molti malumori e reazioni a catena in Europa delle associazioni femminili, sindacati e non solo. La neonata "Women are Europe" creata dopo la bocciatura della Risoluzione Estrela, ha dato il "la" mettendo in rete un tam-tam per una grande manifestazione indetta il 1 febbraio in molte città Europee, Italia inclusa, a sostegno delle donne spagnole.
Lo stesso giorno, infatti, le donne spagnole si concentreranno a Madrid per consegnare al Parlamento l'appello/documento "Porque yo decido", con il quale verrà richiesto il ritiro della proposta di legge Gallardón. 
"El Tren de la Libertad", così è chiamata l'iniziativa, viaggerà per tutta l'Europa mobilitando le donne.
E forse, sarà l'occasione giusta, anche per l'Italia di reagire di fronte al costante attacco della legge 194, messa in discussione dal dilagare dell'obiezione di coscienza e dalla mancata responsabilità politica nell'affrontarla. Nonostante gli impegni assunti, almeno formalmente.

Marzia Frateschi


Per gli appuntamenti sulla rete "WomenareEurope", clicca qui  


 “YO DECIDO - DECIDO IO”: LE DONNE DI MILANO IN PIAZZA
SABATO 1° FEBBRAIO AL CONSOLATO SPAGNOLO
APPUNTAMENTO ALLE 14,30 IN PIAZZA CAVOUR.

Il 1° febbraio in molte città europee si manifesterà sotto le ambasciate e i consolati di Spagna in solidarietà con le donne che in quel paese si oppongono al progetto di riforma della legge sull’aborto, che smantella la legge Zapatero, autorizzandolo solo in caso di stupro o di grave rischio per la salute fisica o psichica della donna certificato da due medici.
Le associazioni di donne manifestano anche contro il Parlamento Europeo che ha respinto la mozione Estrela in difesa dei diritti sessuali e riproduttivi.
Ma la manifestazione avrà anche un contenuto più legato alla realtà italiana, dove di giorno in giorno viene messa in discussione dall’obiezione di coscienza (per lo più strumentale), la legge che permette un aborto sicuro e gratuito.

La mobilitazione, organizzata dalla rete WOMENAREUROPE, a Milano è stata promossa da un ampio cartello di associazioni: UsciamodalSilenzio, Libera Università delle Donne, Consultori Privati Laici, Giulia-giornaliste unite libere autonome, La città delle donne di Z3xMi, Tavolo consultori, Casa delle donne Milano, Donne nella crisi, Donne laboratorio dei beni comun, Gruppo Donne comitato zona 3 Milano, DonneInQuota, Donne in rete, Donne della CGIL, Consulta milanese per la Laicità delle Istituzioni, Soggettività lesbica, Unione Atei Agnostici Razionalisti. Tra le prime adesioni Monica Chittò, Sindaco, e la Giunta comunale di Sesto S. Giovanni, Sara Valmaggi Vice Presidente Consiglio Regione Lombardia, Adalucia De Cesaris, Vicesindaco, con le Assessore della Giunta del Comune di Milano, Francesca Zajczyk, Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Milano, Anita Sonego, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano.



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Errore nelle sigle PSE - PSOE
31/01/2014 Francesco
Solo un po' di chiarezza sulle sigle che diventeranno importanti proprio perché tra poco si andrà a votare per rinnovare il Parlamento Europeo che avrà nuovi e più importanti poteri:

PSOE = Partido Socialista Obrero Español
PES = Party of European Socialists (PES)
che in italiano diventa
PSE = Partito Socialista Europeo.

http://www.psoe.es/
http://www.pes.eu/


 
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