A teatro e al cinema…a piedi: Novembre a teatro in zona 3

Novembre è un mese importante per il teatro. Si entra nel vivo della programmazione, approdano sul palco  produzioni significative. Ecco una breve guida ai calendari del mese di novembre dei teatri della nostra zona.  ()
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Il Teatro Elfo Puccini è una piazza, un agorà dove ci si incontra anche solo per chiacchierare o per bere un bicchiere di vino al bistrot. Per sua e nostra fortuna però le persone affollano anche le sue tre sale teatrali che a novembre offrono spettacoli molto diversi tra di loro, quanto meno curiosi e promettenti.

Affrettatevi, avete tempo sino a domenica 17, per vedere La merda, un prorompente monologo scritto da Cristian Ceresoli e interpretato, letteralmente senza veli, da una aggressiva Silvia Gallerano.
Spettacolo osannato in Europa, racconta con disgusto la solita Italietta da poco, utilizzando un linguaggio per nulla metaforico che è lo stesso che ascoltiamo, senza censure, tutti i giorni per strada. Per lo spettatore è un’esperienza totalizzante alle prese con un’attrice che, a tratti, ricorda Franca Valeri, la cui perfetta nudità non deve ingannare o fuorviare. Sono, come sempre, le parole quelle che lasciano il segno. Assolutamente da vedere anche se, temiamo, gli spettacoli siano da tempo esauriti.

Anche Aspettando Godot sarà in scena sino a domenica 17. Pochi giorni ancora utili per vedere l’ennesima riproposizione di uno dei classici più classici del teatro contemporaneo con cui si sono misurati centinaia di interpreti (qualcuno ricorda l’edizione con Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Paolo Rossi e Felice Andreasi?). In questa occasione con il testo/metafora  di Beckett si misurano Natalino Balasso e Jurij Ferrini. Fatevi tentare. Infine, in sala Fassbinder, è in scena sino al 24 novembre L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, rivisitato da Roberto Valerio. Teatro nel teatro, c’è da divertirsi.

Al Tieffe Teatro di via Menotti potete vedere sino al 28 novembre Don Chisciotte-Opera pop per la regia e la drammaturgia di Emilio Russo che attinge da e ripropone in veste moderna il romanzo di Cervantes.
Sulla scena Alarico Salaroli nei panni del “cavaliere dalla triste figura” e Marco Balbi in quelli del suo fido scudiero. Con loro un’orchestrina di quattro elementi che descrivono il Toboso come una balera di periferia. Un ruolo a parte merita la luna. Andate a vederlo e scoprirete perché.

Presso il Teatro Leonardo sarà in scena sino al 24 novembre Tre sorelle di Anton Cechov per la regia di Claudio Orlandini con una compagnia di giovani attori molto affiatati. Il testo è un classico su cui hanno lavorato registi molto importanti. Qui, come recitano le note di regia, si vuole “raccontare un dramma con i colori della commedia”. Siamo sicuramente dalle parti dell’universalità del teatro di cui Cechov è uno degli autori più solidi e rappresentati. Una bella occasione per confrontarsi con un testo ricco di sfumature e di interrogativi esistenziali.

Resta da dire del Teatro Martinitt, dove sino al 24 novembre è in scena Solo sei bottiglie di Federico Basso, opera vincitrice della I Edizione del concorso “Una commedia in cerca di autori” che si definisce “commedia brillante”; di Spazio Teatrale No’hma che apre la sua stagione il 13 novembre con tre serate dedicate al Premio internazionale Il teatro nudo di Teresa Pomodoro e di Campo Teatrale che, nell’esiguo spazio temporale dal 15 al 17 novembre, propone La favola di un’altra giovinezza di e con Eliana Cantone, ispirata a Mircea Eliade.
Per molti di questi teatri vale poi l’abbonamento Invito a teatro che la Provincia di Milano sta promuovendo in questi giorni con meritoria tenacia.
Andare a teatro è un esercizio che fa bene allo spirito e alla mente. Si condividono esperienze, si colgono in diretta luci e ombre, colori e armonie di vite in divenire che raccontano storie antiche e nuove, per divertirsi e per pensare, per riflettere sempre.

Massimo Cecconi


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