Pediatra di base negato ai bambini immigrati irregolari

«Il "no" dalla Regione Lombardia all'assistenza sanitaria di base pediatrica ai figli degli immigrati irregolari è una scelta miope». Questo il parere della Società Italiana di Pediatria (SIP), a fronte del fatto che «Negare il pediatra di libera scelta ai bambini immigrati irregolari costituisce una decisione in contrasto con le principali norme nazionali e internazionali a tutela della salute del bambino e che rischia di avere anche ricadute negative in termini di efficienza sanitaria».
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pediatra bimbo straniero web
«Garantire il diritto alle cure primarie ai gruppi più vulnerabili non significa solo ridurre le diseguaglianze sociali, ma anche migliorare l'efficienza sanitaria» sostiene Giovanni Corsello, presidente Sip.
«L'accesso del minore non regolare all'assistenza del pediatra permetterebbe infatti una più efficace attività di prevenzione e di diagnosi precoce, riducendo significativamente l'utilizzo improprio dei Pronto soccorso, i ricoveri ospedalieri e le complicanze croniche, con conseguente minor onere a carico della spesa sanitaria pubblica».
Come dimostrano i dati elaborati dalle Regioni, fa notare la Sip, «il valore tariffario medio dei ricoveri pediatrici degli immigrati 'non residenti' è nettamente superiore (circa il 70%) rispetto a quello dei ricoveri pediatrici degli italiani e degli immigrati regolarmente residenti iscritti al Ssn. Anche la durata media della degenza è maggiore, quasi doppia. Costi che restano esigui in termini di impatto generale sulla sanità pubblica (i ricoveri di bambini extracomunitari non in regola rappresentano appena lo 0,7% di tutti i ricoveri pediatrici) ma che testimoniano, in maniera inequivocabile, come in assenza di una rete efficace di cure primarie, i minori non regolarmente residenti arrivano al ricovero in peggiori condizioni e pertanto occorre un maggiore impegno di risorse per garantire loro adeguate cure». Per questo molte regioni italiane (Lazio, PA Trento, Puglia, Liguria, Campania, Fvg) hanno recepito con atto formale l'Accordo Stato-Regioni del dicembre 2012 che sancisce il diritto al pediatra di libera scelta anche per i minori figli di extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno.


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