Giornata Internazionale contro l'Omo-transfobia

"Dal 2005 viene calendarizzata una giornata che mi sta molto a cuore: 17 maggio, Giornata Internazionale contro l'Omo-transfobia. In questa data l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha ufficialmente depennato l’omosessualità dalla lista delle malattie - patologie". Così Sergio Prato, coordinatore Arcobaleno Milano e Provincia,  affronta il tema, sottolineando come una celebrazione possa ricondurre al rispetto dei diritti umani indipendentemente dall'orientamento sessuale. ()
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Cos'è l’omofobia? Si potrebbe definire l'omo-transfobia come una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transgender di qui l'acronimo GLBT.
Si basa sul pregiudizio è analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo.
L’omofobia non è legata a una credenza politica o a un livello culturale, ma piuttosto al livello di equilibrio del singolo individuo. È stato infatti riscontrato da decenni il fatto che tendono all’omofobia le “personalità autoritarie”, rigide, insicure, che si sentono minacciate dal “diverso da sé” (ovviamente non solo omosessuale).
Alti livelli di omofobia sono stati riscontrati anche in persone in lotta con una forte omosessualità latente o repressa.In questo secondo senso l’omofobia può trarre nutrimento e soprattutto legittimazione da condanne ideologiche, religiose o politiche.
Per omofobia si può intendere anche la paura dell’omosessualità, ed in particolare la paura di venire considerati omosessuali, ed i conseguenti comportamenti volti ad evitare gli omosessuali e le situazioni considerate associate ad essi.
L’omofobia consiste nel giustificare, condonare o scusare atti di violenza o di discriminazione, di marginalizzazione e di persecuzione perpetrati contro una persona in ragione della sua reale o presunta omosessualità (si pensi ai soggetti bisessuali o anche semplicemente a persone che hanno un atteggiamento o un aspetto che non rientra nel comune stereotipo di genere sessuale, ad esempio le persone definite “effeminate”).
Oltre che nella società, nella famiglia, l'omofobia all'interno delle scuole è un fatto purtroppo piuttosto frequente e del quale sfortunatamente poco si parla a volte ci si interroga e ci si batte il petto davanti ad un suicidio. Con il termine "bullismo" troppo poco spesso si pensa quanto questi atti siano rivolti verso studenti omosessuali. E' grazie alla celebrazione di questa giornata Nel 2012 in Italia, per la prima volta, il Ministero della Pubblica Istruzione ha spinto le scuole a celebrare questa ricorrenza inviando una circolare dove veniva sottolineato che "l'Unione Europea ha indetto per il 17 maggio di ogni anno la Giornata internazionale contro l'omofobia (risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile del 2007) ossia contro ogni forma di atteggiamenti pregiudiziali basati sull'orientamento sessuale.
La giornata rispecchia i principi costitutivi sia dell'Unione Europea sia della Costituzione italiana: il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l'uguaglianza fra tutti i cittadini e la non discriminazione. Sono le condizioni che consentono alla società di promuovere l'inclusione di tutti e di ciascuno e di battersi contro ogni offesa alle persone".
Promuovere questa giornata non sarà quindi un segno di civiltà, di buon senso, un banale anniversario ma sarà per molte persone in particolare per gli adolescenti che hanno ancora paura, che si sentono soli che vivono male il proprio orientamento sessuale una boccata di ossigeno.
E' grazie anche alla campagna mediatica che nasce per questa data che assistiamo a notevoli cambiamenti in positivo. Quest' anno la Zona 3 ha accolto l'invito da parte delle associazioni GLBT, che si riuniscono nel Coordinamento Arcobaleno, di collaborare per la realizzazione della WeeK Pride (dal 25 al 29 giugno 2013) e del Pride (29 giugno 2013) incontri, eventi, appuntamenti, ecc in strada e per le attività commerciali della zona 3 . Una gioia scoprire le numerose attività commerciali e non che hanno risposto ed accettato di collaborare con noi dimostrando di essere attenti e "Gayfriendly" apportando la vetrofania sulla propria vetrina commerciale.
È tempo di fare un passo avanti. Come è appena stato fatto negli Stati Uniti attraverso le parole di Obama. È  tempo di chiedere alle nostre classi dirigenti più coraggio e più lungimiranza, più democrazia e più civiltà. È tempo di dire no all’omofobia e alla transfobia non solo attraverso parole fintamente rassicuranti ma attraverso fatti. È tempo di diritti. Diritti da scrivere e diritti da rispettare.
 
Sergio Prato
Coordinatore "Arcobaleno Milano e Provincia"
 

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