Caro Ambrosoli ...

È di questi giorni la notizia che l'ex leghista Alessandro Cè ha presentato una sua lista, “Lombardi verso Nord”, nella coalizione di centrosinistra in appoggio alla candidatura di Ambrosoli. Alessandro Cè è ben noto per avere nella sua lunga militanza leghista e come Assessore alla Sanità preso posizioni decisamente non favorevoli alle donne.
Le associazioni e i consultori laici e le singole cittadine chiedono chiarezza e rassicurazioni.
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Le associazioni di donne Usciamo dal silenzio, La libera Università delle donne, i Consultori privati Laici, insieme ad altre associazioni e singole cittadine, si stanno muovendo per presentare ad Ambrosoli, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Lombardia, una richiesta di intenti affinché sia i programmi presentati dai candidati sia quello della coalizione siano schierati a favore della difesa dei diritti delle donne e della loro autodeterminazione.
Con questa finalità, le associazioni femminili si stanno anche organizzando affinché l'adesione alla iniziativa possa essere  un momento unitario e di forza fra le donne.
La nuova giunta dovrà dare un segno di netta discontinuità su tutti i temi che riguardano la libertà delle donne, i loro diritti e la parità di genere e questo potrà essere assicurato esclusivamente con una risposta basata sulla trasparenza e difesa dei principi di laicità. Riportiamo di seguito la lettera come contributo e totale adesione alla iniziativa.


Al candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Lombardia

Caro Ambrosoli,
    Leggiamo che fra le persone chiamate ad appoggiare la sua candidatura a Presidente della Regione Lombardia c’è l’ex leghista Alessandro Cè. Il suo nome è noto alle donne per aver sostenuto posizioni che minacciano la libertà di decidere se, quando e come diventare madri.

Con le sue dichiarazioni contro la legittimità dell’interruzione volontaria di gravidanza, e con:
• il suo emendamento dell’articolo 1 della legge sulla Procreazione  Medicalmente Assistita, che vuole l’embrione soggetto di diritto;
• la legge regionale che prevede la sepoltura di quel che resta dell’aborto (a prescindere dal desiderio della donna)
• lo stop all’uso della Ru486 all’ospedale di Niguarda quando era Assessore alla Sanità, ostacolando così l’attuazione della legge 194 che auspica la ricerca e l’uso dei mezzi meno invasivi per interrompere la gravidanza,
ha contribuito a quella rappresentazione della maternità che vuole la donna passivo contenitore, non individuo libero e responsabile.

Cè ha cambiato idea? Lo dica allora. Noi rispettiamo la libertà di pensiero, ma non gli atti e le dichiarazioni contro la libertà delle donne.

Chiediamo chiarezza su un punto delicato: il diritto delle donne di accedere a un aborto sicuro, già minacciato da chi, abusando dell’obiezione di coscienza, rifiuta la cura delle persone e calpesta una legge dello stato.
Sulla sanità, sul rispetto delle donne, sulla chiarezza dei diritti va fatto un passo avanti rispetto al governo uscente e, su certi temi, anche un'inversione di rotta.

Noi Le chiediamo un impegno in tal senso, auspicando naturalmente una sua vittoria e impegnandoci a sostenerla, purchè il programma e le persone che verranno chiamate ad applicarlo siano nel solco di questi principi.

Per adesioni: usciamodalsilenziomilano@gmail.com

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Re: Caro Ambrosoli ...
16/02/2013 Marzia Frateschi
Gentile Fan
La legge: "L. 22 maggio 1978, n. 194 "è legge di stato e come tale deve essere rispettata e rispettata chi decide di utilizzarla.
Non mi sembra che lei appartenga alle persone che rispettano idee e principi diversi dai suoi.
Me ne dispiace per lei.

Marzia Frateschi
Responsabile 'città delle donne'


Re: Caro Ambrosoli ...
15/02/2013 Fran
Questo articolo, con tutto il rispetto, è raccappricciante. Sembra una lettera nazista che reclama il diritto di uccidere dei bambini innocenti e si lamenta persino della loro sepoltura. Se le vostre madri avessero deciso di abortirvi quando eravate nella loro pancia... le avreste detto che era giusto? Vi prego di riflettere su questo terrificante errore! E spero un giorno possiate comprendere l'abominio che sostenete e possiate chiedere il perdono di Dio e dei vostri stessi bambini. Lo otterreste.


Re: Caro Ambrosoli ...
19/01/2013 Pellegrini Maria Antonietta
Sottoscrivo completamente quanto detto nell'articolo.
M.A.Pellegrini


 
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