Io sono partigiana!

«...la Resistenza l’hanno fatta le donne, con il contributo armato degli uomini»: Per il Giorno della Memoria, il Teatro Litta propone "Io sono partigiana!", un'indagine in musica e parole sul ruolo delle donne che hanno lottato senza paura contro il nazi-fascismo. ()
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Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria, in ricordo dei milioni di innocenti caduti per mano della barbarie nazionalsocialista e fascista: una giornata speciale, per rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto, ma anche a tutte le persone che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, contribuendo a mettere fine al massacro.

Per l’occasione, il Teatro Litta sceglie di ricordare alcune di queste persone con uno spettacolo inusuale e toccante, capace di mettere in musica i racconti originali di tante donne "comuni", sorelle, madri e mogli "normali’" - eppure capaci di gesti straordinari - donne il cui punto di vista è troppo stato a lungo considerato secondario ai fini della storiografia ufficiale: le donne partigiane.

Forse si dovrebbe cominciare con il dire che spesso la Resistenza l’hanno fatta le donne, con il contributo armato degli uomini. Obbedire, badare alla casa, mettere al mondo figli, stare in silenzio, portare le corna: questi, secondo Mussolini, i principali doveri delle italiane. Dopo l’8 settembre alcune donne coraggiose diedero di questi doveri un’interpretazione piuttosto originale: portando armi e messaggi ai nuclei partigiani; badando alle case in cui si nascondevano i disertori; cucendo scarpe e vestiti per i soldati sbandati; restando in rigoroso silenzio durante gli interrogatori.

Come staffette, erano le donne a svolgere tutto il lavoro di comunicazione e di informazione, garantendo una rete fittissima di collegamenti senza la quale l'organizzazione non avrebbe potuto funzionare: portavano e distribuivano, oltre ai viveri e agli indumenti per i partigiani, il materiale di propaganda clandestino.
Trasportavano armi e munizioni, e nello stesso tempo si prodigavano per risolvere anche le questioni private dei partigiani: organizzavano il soccorso e il servizio di assistenza ai feriti nelle case più sicure e negli ospedali. Nelle fabbriche organizzavano sabotaggi e promuovevano scioperi. Infine, per iniziativa dei gruppi di difesa della donna o di singole, le partigiane si occupavano di identificare i cadaveri, li componevano, avvertivano e assistevano i famigliari dei caduti, piangevano con loro i morti.
In questo modo, mentre rendevano possibile la resistenza, le partigiane operavano per garantire la continuità non solo materiale ma anche simbolica dell'intera comunità.

Io sono partigiana! è un percorso in bilico tra musica e teatro sulle tracce di Sandra e Camilla Pallavicino, Renata Viganò, Ada Gobetti e di tutte quelle donne che hanno lottato senza paura contro il nazi-fascismo. Un’accorata indagine sul ruolo della donna e insieme una riflessione sul concetto stesso di Resistenza, basata su storie, testimonianze, lettere autentiche: episodi di una vicenda troppo spesso dimenticata o passata in secondo piano.

In scena dal 22 al 27 gennaio al Teatro Litta, Milano
Testo Emiliano Poddi
Adattamento musicale Enrico De Lotto
con Enrico Dusio e Giovanna Rossi
Voce Carlo Roncaglia
Al pianoforte Vicky Schaetzinger
Parole di Maria Camilla e Maria Alessandra Pallavicino di Ceva, Renata Viganò, Lidia Beccaria Rolfi, Ada Gobetti, Miriam Mafai, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Giorgio Caproni, Primo Levi, Luigi Meneghello e Wislawa Szymborska
regia Carlo Roncaglia
Produzione Accademia dei Folli - compagnia di musica-teatro, in collaborazione con Consiglio Regionale del Piemonte - Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana e UNCEM Piemonte

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