Il Gas Lola per Maurizio Lauro: ambiente, biologico e impegno civile

Maurizio Lauro è uno dei fondatori del Gas Lola, tra i più attivi nella “seconda generazione” dei Gas (nati dal 2008 in poi) anche sotto il profilo delle iniziative culturali.

La vostra intensa attività di incontri e convegni, dall’alimentazione all’energia, quanto è sinergica con la vita del Gas Lola?

Il Gas Lola ha 90 iscritti. Siamo nati due anni fa e non siamo soltanto un gruppo di acquisto. Abbiamo una notevole dinamica culturale e facciamo iniziative che coinvolgono la zona. Basta vedere qui. Per esempio abbiamo raccolto le firme per la difesa dell’acqua pubblica nel quartiere. Riusciamo a gestire bene anche un notevole numero di iscritti  proprio perché abbiamo un buon numero di responsabili dei vari prodotti oltre a una sede che al mercoledì è solo a nostra disposizione dove portiamo e distribuiamo i prodotti. Ed è grazie a questo attivismo culturale che  riusciamo a essere aperti a nuove adesioni nonostante il numero di aderenti. Con un volume di acquisti che ha raggiunto i 50mila euro all’anno.

Altri gas, anche qui in zona, hanno invece chiuso gli ingressi, oltre un certo numero.

Qual è la tua percezione del movimento dei Gas in Zona 3?

C’è stato un boom dei gas un paio di anni fa. Oggi le adesioni continuano a crescere ma non ne nascono di nuovi. Invece sarebbe importante che ne nascessero di nuovi. Noi siamo disponibili a fare il tutoring, ad aiutare la nascita di nuovi gas.

C’è interesse e curiosità, certo, ma forse deve ancora scattare qualcosa. Mettere su un gas non è in fondo tanto difficile. Noi abbiamo la giornata fissa del ritiro e la gestione degli ordini non è tanto complessa. Basta venire lì e ritirare le cose. E’ anche piacevole incontrare persone di altre fasce d’età.

Poi abbimo novanta iscritti, ma alcuni non sono sempre presenti. Per lavoro all’estero o alcuni che si sono iscritti anche per moda. Sono una sessantina in pratica a comperare. E così si regge benissimo. 

La zona è per circa un terzo della popolazione fatta da anziani, spesso isolati. Vi potrebbe essere un ruolo dei Gas nell’innesco di dinamiche nuove tra di loro?

Uno o più Gas per anziani? Noi abbiamo anche aderenti di 70-80 anni ma sono persone molto attive. Se hanno l’indipendenza e l’autonomia ben vengano. Però, per esempio, devono fare gli ordini online, perché noi gestiamo tutto online. Su fogli Excel.

La filosofia del gas è un gruppo che partecipa, si riunisce, discute,  si distribuisce il lavoro. Tiene i contatti con produttori. Un gruppo attivo.

Se vi fosse, mettiamo, un gas delle pantere grigie, sarebbe perfetto. In questo caso saremmo pronti a farne il tutoring.

In casi particolari possiamo dare un nostro contributo. Per esempio qualche giorno fa ho partecipato all’inaugurazione della casa per anziani della nostra zona, in via Mario Bianco, Teodosio, una casa confiscata alla mafia dove ora vivono tre anziani ultraottantenti con badanti. Un’iniziativa della comunità di  S.Egidio e della fondazione Cariplo. E lì ho effettivamente pensato che il Gas Lola potrebbe adottare questi anziani. Forse ne discuteremo in una prossima assemblea.

Tra l’altro in questa casa confiscata alla mafia ha uno spazio inferiore molto grande dove sono in progetto iniziative di aggregazione. Sarebbe forse il luogo ideale per avviare un’altro  gas nella zona, per anziani o meno che sia.