Anni Quattordici



Mi affiora, mamma, il ragionamento
e così finisce un buio dominio.
Adesso che sono le undici ore
e mi comandi di spegnere il chiaro
perchè fa bene un po' ridormire,
sollevo il braccio sopra la testa
fino all'interruttore raggiungibile a destra
e ti posso con calma obbedire;
ma devo per filo spiegarti che oggi
sei caduta in contraddizione, e dimostrarti
che mutano i mezzi di locomozione
e che il mio cuore, diversissimo da prima,
è come lo vuole la mia generazione.
Ci si slontana, hai riflettuto? E allora
domani o dopo ti bacio la mano,
faccio da solo la fiera partenza
e ridendo mi imbarco per lontano: perché
c'è la vita generale da scrutare;
c'è da ribellarsi, in compagnia
di chiunque qui soffra per forza maggiore
o in grande maniera povero sia;
e c'è da fare l'amore da corsaro
con qualche bella che si sente sola.
Ed in più c'è il peccato della gola.


TIZIANO ROSSI (1935)

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