A fine stagione una ricca proposta dai teatri presenti nel Municipio 3 di Milano

Gli spettacoli di maggio nelle sale di Elfo Puccini, Menotti, Leonardo, Martinitt, No’hma e Campo Teatrale. ()
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Volge al termine la stagione teatrale 2024/25 a Milano, ma la programmazione delle sale che si trovano nel Municipio 3 (Elfo Puccini, Menotti, Leonardo, Martinitt, No’hma e Campo Teatrale) resta molto ricca. Vi offriamo qui una carrellata degli spettacoli in cartellone nel mese di maggio, consigliandovi come sempre di consultare sempre i siti web dei singoli teatri per verificare giorni ed orari delle singole repliche nonché le modalità di accesso (prezzi, riduzioni, prenotazioni, ecc.).

Al Teatro Elfo Puccini, “multisala” in Corso Buenos Aires, dal 6 all’11 maggio Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini, regia di Renato Sarti; con Barbara Apuzzo e Renato Sarti. Produzione Teatro della Cooperativa. Ausmerzen viene da aus merz, da marzo. È una parola di pastori. A marzo le pecore e gli agnelli che nella transumanza rallentano la marcia vanno soppressi. Lo spettacolo affronta il tema del sopprimere i deboli. Dal 7 maggio al 5 giugno, La prima luce di Neruda di Ruggero Cappuccio, regia di César Brie, con Elio De Capitani e Cristina Crippa. Musiche e canti eseguiti dal vivo da Francesca Breschi.Due stagioni della vita di uno dei più popolari poeti del Novecento: la stagione dell’amore e delle speranze in un mondo che si trasforma e la stagione del buio, della violenza, della morte. La scena si sposta tra presente, passato e futuro, tra l’isola di Capri, dove gli amanti Pablo e Matilde vivono la loro passione, e il Cile del golpe di Pinochet, quando i militari bussano minacciosi alla loro porta. De Capitani e Crippa si alternano con Silvia Ferretti e Umberto Terruso nei due personaggi che vivono la loro storia d’amore e d’impegno politico. Dall’8 al 30 maggio, Io sono il vento di Jon Fosse, regia di Marco Bonadei, con Angelo Di Genio e lo stesso Bonadei.Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023, coglie l’esistenza umana in poche parole, in uno scambio verbale punteggiato di silenzi. Lo spettacolo è un concerto di voci e suoni, in un ambiente dominato da una grande vasca d’acqua bianca e da una fitta pioggia di microfoni neri. Dal13 al 15 maggio, La difficilissima storia sella vita di Ciccio Speranza di Alberto Fumagalli, regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli, produzione Les Moustaches. La quotidianità ottusa e patriarcale di una famiglia contadina si scontra con la voglia di emancipazione del secondogenito Ciccio, sognatore con il desiderio di diventare ballerino nonostante la stazza imponente.Dal 16 al 18 maggio, un’altra produzione Les Moustache: I cuori battono nelle uova. Le uova sono le pance di tre giovani donne incinte. Le quasi mamme parlano, si confrontano e provano emozioni, tra turbamenti e speranze, desideri e paure, costrizione e libertà. Dal 26 al 28 maggio, Mammut ovvero Vita e Morte di un'Intelligenza Artificiale di Rodolfo Ciulla, regia collettiva e produzione di Fartagnan Teatro. Ambientato in un futuro in cui la colonizzazione di Marte è diventata un’enorme speculazione edilizia, lo spettacolo racconta di un frustrato agente immobiliare, impegnato a rimettere ordine nella propria vita, che vive e lavora incessantemente rinchiuso in un appartamento di una grande città, insieme alle sue Intelligenze Artificiali (A.I.) dall’aspetto umanoide. Tra i suoi oggetti più preziosi c’è un dispositivo avanzato che simula il carattere e rielabora i ricordi del suo migliore amico, la cui morte è stata la causa del suo tracollo emotivo. Dal 29 al 31 maggio, Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto, con Filippo Capobianco, stand up comedy che ha vinto il FrigeMI Festival 2024 di Milano. In un profluvio di parole che stordisce, l’attore parla di madri e fidanzate, di metropoli e di provincia, del dilagare delle zanzare tra la bassa padana e il fiume Lambro. Il tutto raccontato tra rime, assonanze, dissonanze e bisticci semantici. Quella di Capobianco è un’arte tra Dante e Bergonzoni che si nutre di letteratura, stimolando la risata ma anche delle domande. www.elfo.org/

Al Teatro Menotti, in Via Ciro Menotti, dal 7 all’11 maggio, Le nuvole di Amleto: testo, drammaturgia e regia Eugenio Barba. E’ il nuovo spettacolo di Odin Teatret, compagnia fondata da Barba nel 1964 a Oslo, in Norvegia, che ha rivoluzionato la scena teatrale internazionale con un teatro di ricerca multiculturale. Si racconta la vicenda, ambientata oggi, di un padre assassinato il cui fantasma appare al figlio e gli lascia il compito di vendicarlo. Quale eredità abbiamo ricevuto dai nostri padri e trasmetteremo ai nostri figli? Il 12 maggio Inwards, concerto di Federico Mecozzi in Quartetto (Federico Mecozzi, violino, viola, pianoforte - Veronica Conti, violoncello - Massimo Marches, chitarre ed elettronica - Stefano Zambardino, tastiere e fisarmonica). Polistrumentista e compositore, Mecozzi affianca da quindici anni Ludovico Einaudi in lunghe tournée internazionali in prestigiosi teatri e arene, oltre che nella realizzazione dei suoi dischi come musicista e assistente musicale. Con due album da solista e diverse uscite singole all’attivo, Mecozzi in concerto propone brani con un intreccio costante di sonorità tra classica contemporanea, folk, elettronica e world music. Dal 15 al 18 maggio, Intorno al vuoto di Benedetta Nicoletti con Gianluigi Fogacci, Paola Giorgi, Fabiana Pesce, regia di Giampiero Rappa.Parlare di Alzheimer a teatro non solo si può ma anche si deve talvolta, se è vero che Arte e Bellezza hanno il potere salvifico di rendere migliori le nostre vite. E portare sulle scene un tema difficile, che incute più di un timore in una società che tende ad essere estremamente longeva, può essere forse la chiave per comprendere la malattia e, magari, guardarla con meno angoscia. Nasce così un lavoro teatrale carico di significati, che non ha la pretesa di raccontare la malattia bensì le persone che si trovano ad affrontarla. Dal 22 al 30 maggio c’è la ripresa di Nuova Balera Pizzigoni, spettacolo scritto e diretto da Emilio Russo con Lucia Vasini, Enrico Ballardini, Sara Bertelà, Alessandro Sampaoli, Emilia Scatigno. Coreografie di Monica Casadei con i danzatori di Artemis Danza. Musiche dal vivo eseguite da Alessandro Centolanza (voce e chitarra), Daniele Di Marco (fisarmonica) e Gianmarco Straniero (contrabbasso). Si racconta il fascino della balera, dove il tempo è sospeso e le emozioni si intrecciano attraverso danze, canti e amori; luogo con riti codificati che diventa spazio di confessioni silenziose, rivelando storie antiche e nuove. La Balera gestita dalla famiglia Pizzigoni, che nasce negli anni Quaranta, nonostante i conflitti riesce a creare un rifugio di sogni e passioni. La storia si svolge durante la nevicata di Milano del 1985, quando qualcuno decide di ballare nonostante le difficoltà. www.teatromenotti.org/

Al Teatro Martinitt, in Via Pitteri, dall’1 all’11 maggio Quanto basta, spettacolo scritto e diretto da Alessandro Piva, con Lucia Zotti e Paolo Sassanelli.Una coppia di anziani naviga tra la routine e i rimpianti della vita borghese, conducono la loro vita ordinaria affrontando le piccole battaglie quotidiane. La loro intimità è fatta di continui rimproveri reciproci ma anche di un amore resiliente. La loro vita è lo specchio del quotidiano di molti. Dal 15 al 18 maggio 49 sfumature di giallo. Escape room a teatro, spettacolo scritto, diretto e intrepretato da Roberto D’Alessandro con Laura De Marchi, Geppi Di Stadio e Giuseppe Cantore.Quattro sconosciuti partecipano a un gioco di gruppo nel quale i partecipanti, cercando indizi, risolvendo enigmi o portando a termine compiti, devono raggiungere un obiettivo specifico (di solito fuggire dalla stanza). Tuttavia la sfida, da divertente e stimolante, prende una svolta oscura, trasformandosi in un thriller che rivela segreti inaspettati. Riusciranno a fuggire e scoprire le verità nascoste del teatro?Dal22 maggio al 1° giugno, Amleto in salsa piccante. Uno Shakespeare fuori menù di Aldo Nicolaj, regia di Vanessa Gasbarri, spettacolo di La Bilancia Produzioni. Un Amleto in questo caso tutto da ridere che racconta le vicende del Principe di Danimarca, cresciuto ed allevato nelle cucine del castello. Una storia con diversi personaggi inediti. https://teatromartinitt.it/

Al Teatro MTM/Leonardo, a Città Studi in Via Ampere, 8 e 9 maggio, Affetti instabili di Max Pisu e Riccardo Pifferi con Max Pisu.Gli affetti stabili sono quei rapporti affettivi consolidati con le persone che più ti sono vicine. La vita però insegna che dietro l'angolo c'è sempre qualcuno o qualcosa che potrebbe minare questa stabilità, come un amante, un amico non troppo amico, un congiunto non troppo congiunto, un fidanzato non troppo fidanzato. Con questo spettacolo evidenzia come sia difficile mantenere dei rapporti veri, quanto possano essere fragili gli affetti che consideriamo "stabili" e quanto poco ci voglia perché diventino instabili. Dal 13 al 18 maggio, Supermarket. A modern musical tragedy, libretto, testi, musiche e regia di Gipo Gurrado, coreografie e movimenti scenici Maja Delak. E’ uno spettacolo pieno di situazioni surreali, tragicomico e poetico, un non-musical con nove attori e una partitura sonora fatta di canzoni originali, a cui si aggiungono suoni e rumori ripresi in un vero supermercato, dove si compie il rito del “procacciarsi il cibo”, affrontando sfide, pericoli e avversità̀ per riuscire a riempire il carrello della spesa, disavventure comuni come l’attesa del proprio turno al banco gastronomia o il litigio per la coda alla cassa. www.mtmteatro.it/

A Campo Teatrale, in Via Casoretto, dal 6 all'11 maggio, Odi et amo di Elena Lolli, con Annabella Di Costanzo, musica dal vivo di Camilla Barbarito e Fabio Marconi, regia di Elena Lolli e Manuel Ferreira. Una produzione di Alma Rosé.In scena il rapporto di “odio” e amore tra una madre e il suo non più bambino, che si affaccia all’adolescenza e alla costruzione della propria identità. La casa è un campo di battaglia quasi quotidiano. La porta chiusa della stanza è diventato il confine invalicabile verso un mondo parallelo. Sono arrivate le provocazioni, le sfide, la distanza e la fatica di trovare un punto comune. Nel testo riecheggiano le voci delle madri intervistate durante la prima fase di esplorazione della tematica, attraverso un workshop teatrale che ha avuto luogo tra maggio e luglio del 2024. Dal 16 al 18 maggio Costellazione Vicinelli di Leonardo Bianconi, Luisa Borini, Leo Merati, Giulia Quadrelli, Chiara Sarcona, Francesco Tozzi. Ideazione e regiadelGruppo RMN. Lo spettacolo svela la vita e le opere della poetessa e performer Patrizia Vicinelli, scomparsa nel 1991. Si parte da un appello lanciato nel giugno 1990 da un gruppo di intellettuali italiani - tra cui Umberto Eco, Concetto Pozzati e Renato Barilli - affinché per lei venisse approvata la Legge Bacchelli, che garantisce un sussidio agli artisti italiani di chiara fama che si trovino in gravi condizioni economiche e di salute. Non essendo reperibili documenti relativi all’esito di tale appello, si è dato vita ad una possibile commissione, immaginando il lavoro di chi si trova a decidere chi sia un artista e come si possa definire il valore autentico dell’arte. Da poesie, tracce audio e video, testimonianze della Vicinelli, emerge un’artista difficile da collocare, che racchiude in sé la complessità del suo tempo, portando il punto di vista di chi sta ai margini di tutto. La Vicinelli vive la sua tossicodipendenza senza farne mistero, anzi parlandone nei suoi lavori, affronta l’esilio e la prigione, e proprio in questa marginalità trova lo spazio per una ricerca libera di cui non deve rendere conto a nessuno se non a sè stessa. Dal 23 al 25 maggio, Selavì di Nicola Lorusso e Pietro Cerchiello, con Nicola Lorusso. Tra surrealismo e stand-up comedy, il racconto di una vita al contrario che vuole divertire e sorprendere. E’ la storia di Gino Badate, che viene investito da un camion e si ritrova in uno stato indefinito, tra la vita e la morte, catapultato nel ricordo della sua vita, che adesso gli scorre tutta davanti come fosse un grande film.Un monologo in cui nulla è ciò che appare. Una storia semplice, concreta, diretta, che Gino racconta attraverso un linguaggio poetico e ironico, lucido e sconclusionato: dai cento anni di gravidanza di sua madre, passando dal lavoro come barbiere al sogno di fare il regista. E ancora l’asilo del nonno, i ladri, l’amore per Pina. Fino alla fine. Dal 27 al 29 maggio Le aragoste muoiono per incidenti di percorso, testo e regia Tommaso Fermariello con Gianluca Bozzale, Martina Testa, Emilia Piz. Produzione La petite mort teatro. E’ un complesso incastro drammaturgico al servizio di una riflessione sulla misura del tempo, sulla vita e il suo scorrere. Lo spettacolo prova a riflettere su qual è il rapporto degli esseri umani con il tempo giocando con i tempi e i ritmi del teatro, dove ogni capitolo (Futuro–Presente–Passato) è pensato con un linguaggio drammaturgico e scenico differente. Ad esempio, nel Passato la narrazione è frammentata e la realtà appare disgregata come succede nei ricordi. www.campoteatrale.it/

Al Teatro No’hma di Via Orcagna a Lambrate, il 7 e 8 maggio Kafka e la bambola, spettacolo della compagnia Göteborgs Dramatiska Teater. Testo di Hans Blomqvist, Robin Pohlstrand Björkman e Hanna Ullerstam. La regia è di Lasse Beischer. Interpreti: Erik Åkerlind e Hanna Ullerstam. E’ la storia dell'incontro di un grande scrittore con una bambina che ha perso la sua bambola in un parco di Berlino. Franz Kafka affronta il suo dolore con ingegnosità, inventando il racconto della bambola partita per un viaggio. Iin seguito, lo scrittore consegna ogni giorno nel parco alla bambina le lettere che la bambola le scrive mentre vive avventure in giro per il mondo. E’ un racconto di formazione, una metafora per raccontare la crescita e la maturità ma anche la perdita di una persona cara. Il 14 e 15 maggio, Wish you were here, drammaturgia di Paola Ornati, regia di Marco Rampoldi. Voce recitante Matteo Pisu. Musiche live con Antonio Mariano e Fabio Malavolta (chitarre), Filippo Cadringher (sassofono), Simone Mauro Ghilardi (tastiere), Matteo Rampoldi (batteria), Michele Bressan (basso), Pietro Bombardelli, Lorenza Guatteri, Sara Cosco e Lara Mandelli (voci). In occasione del 50° anniversario dell’album dei Pink Floyd, uno show teatral-musicale che permette di apprezzare il racconto del rapporto tra Syd Barrett e il gruppo. Come è noto l'album è dedicato proprio al fondatore e primo leader dei Pink Floyd, costretto ad abbandonare la band per un disturbo schizoide e l’abuso di droghe. Inoltre, filmati originali con le traduzioni dei testi permettono agli spettatori di comprendere appieno il significato del lavoro della Band. Verranno suonati alcuni brani del primo periodo del gruppo, composti dallo stesso Barrett, e brani ispirati alla figura del primo chitarrista. www.nohma.org/

Nella foto: Elio De Capitani, Silvia Ferretti e Cristina Crippa in La prima luce di Neruda.


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