LA GAZZA LADRA, storie di precarietà sociale e di solidarietà

Il tentativo di furto in un negozio di strumenti musicali apre il film per essere lasciato a stagionare per più di un’ora. Apparentemente fuori contesto tornerà a far parte di questa nuova storia di Robert Guediguian, LA GAZZA LADRA, e dei suoi attori compagni di quasi tutto il suo cinema: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan.
Maria (Ascaride) lavorava in una fabbrica che ha chiuso e per superare la precarietà economica ora fa la badante per anziani. Il marito (Meylan) ha una esigua pensione che sperpera giocando a carte perdendo quasi sempre. Il nipotino è una grande promessa della musica, molto dotato per il pianoforte, ma la madre Jennifer (Marilou Aussilloux) fa la cassiera e il marito è camionista, i loro stipendi non bastano per pagare il noleggio di un piano e le lezioni private. Così Maria per amore del nipote e della musica, si ingegna facendo la cresta sulle spese per gli anziani che assiste. Sogna di poter vedere realizzato il successo del nipote. Sono piccole cifre irrilevanti che non tolgono nulla ai suoi assistiti e con cui può togliersi anche qualche sfizio perché la vita non è vita se non si può godere di un po’ di bellezza, di arte e magari qualche ostrica ascoltando Rubinstein. Tra i suoi anziani c’è Monsieur Moreau (Darroussin), colto professore costretto sulla sedia a rotelle che non si accorge che qualcuno dei suoi assegni viene dirottato al negozio di strumenti musicali e qualche euro finisce in ostriche, ma finge di non accorgersi. A questo punto si spiega il tentativo di furto dell’incipit perché i ladri nella fuga rompono un tubo idraulico che allagando danneggia alcuni documenti tra cui gli assegni di Maria che viene scoperta. Il figlio del professore (Gregoire Leprince-Ringuet) al corrente della “truffa” scatena cause, avvocati e nuovi sentimenti. Per i dettagli bisogna vedere il film.
Come sempre Guediguian attraverso le storie
comuni di gente comune riesce a parlare di precarietà, di stipendi inadeguati,
di anziani bisognosi di cure ma ancor più di affetto, di diritto alla bellezza e
di quanto la solidarietà conti nella vita quotidiana di una comunità. In ogni
film non cede alla disperazione ma lascia sempre aperta una via di uscita.
Maria dispensa affetto e attenzioni e se sottrae qualche euro qua e là non lo
fa per avidità ma per amore. Infondo è una “ladra onesta” come dice lo stesso
Guediguian. La sua regia non è mai acrobatica ma possiede una fluidità
incalzante che rende partecipi gli spettatori. Girato ancora una volta a
Marsiglia, all’Estaque, il suo quartiere d’origine, con gli amici di sempre che
abbiamo imparato a conoscere da giovani e stanno invecchiando insieme a noi.
Militante.
LA GAZZA LADRA di Robert Guediguian (Francia 2024) al Cinema Palestrina, in Via Palestrina.