80 luoghi x 80 anni di LIBERTA’
Una mappa storica di Milano ricostruisce le vicende della Resistenza e della Liberazione attraverso i luoghi più significativi in cui si è sviluppata e sostenuta la lotta contro i nazifascisti.
(Massimo Cecconi)15/04/2025

Oggi soprattutto, vale assolutamente la pena ricordare che nel 1945 la città di Milano venne insignita della “Medaglia d’oro al valor militare per il Risorgimento e per la Liberazione”, per sottolineare la centralità assoluta della nostra città contro le barbarie dei fascisti e dei nazisti.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il progetto “Tempo di pace e libertà. 80 anni di liberazione”, in collaborazione tra il Comune di Milano, con “Milano è memoria”, e l’Università deli Studi (Dipartimento di studi storici “Federico Chabod”), ha realizzato una mappa dei luoghi della città maggiormente coinvolti nelle vicende della Resistenza.
Un lavoro meticoloso e accurato che riporta alla memoria fatti e vicende di cui è fondamentale continuare a ricordare l’importanza eccezionale per restituire la democrazia al nostro Paese dopo il ventennio fascista.
Qui di seguito, ci limitiamo a segnalare i luoghi della mappa relativi al territorio del Municipio 3 a partire da piazzale Loreto dove il 10 agosto del 1944 furono fucilati, senza alcun processo, dalla Legione Muti 15 prigionieri politici prelevati da San Vittore e dove il 29 aprile 1945 vennero esposti i corpi di Benito Mussolini e di alcuni gerarchi a dimostrazione della fine della guerra e del fascismo.
Poco distante, in via Gulli 10, si ricorda che il 20 settembre 1943 venne costituito il primo GAP (Gruppi di Azione Patriottica).
In via Catalani 63 invece abitava Lina Merlin, partigiana resistente attiva nei Gruppi di difesa della donna.
Mentre, al numero 89 di via Teodosio, le Officine ATM furono uno dei luoghi degli scioperi del 1943 e importante presidio nei giorni della Liberazione, così come la (ex) Fabbrica Innocenti di via Rubattino 81 e la (ex) Fabbrica Bianchi di piazza Ascoli.
Si ricorda inoltre che il Politecnico in piazza Leonardo fu un centro attivo di Resistenza grazie al rettore Gino Cassinis, poi sindaco di Milano dal 1961 al 1964, ai docenti e agli studenti.
Sempre in piazza Leonardo, all’angolo con via Spinoza, la (ex) Fabbrica Olap fu teatro di scioperi e luogo in cui nacquero i Gruppi di difesa della donna.
Mentre lo snodo ferroviario di Lambrate venne pesantemente bombardato nel marzo-aprile 1944, presso il Collegio Martinitt di via Pitteri 56 si arresero gli ultimi capisaldi nazifascisti, tra il 28 e il 29 aprile 1945.
In viale Romagna 62, alla Casa dello Studente, c’era la sede degli uffici dell’Organizzazione Todt, famigerata impresa di costruzione bellica e di lavoro coatto.
Al campo sportivo Giuriati di via Pascal 6 furono fucilati nove giovani del Fronte della gioventù (14 gennaio 1945) e cinque gappisti (2 febbraio 1945).
Stessa sorte toccò a quattro giovanissimi partigiani fucilati il 6 gennaio 1945 in via Botticelli, angolo piazza Occhialini.
In via Panfilo Castaldi era attivo l’Ambulatorio Israelitico, chiuso nel settembre del 1943 dopo l’arrivo dei nazisti. Il medico Gino Nappi venne poi arrestato e deportato.
Il 31 dicembre 1944, un gruppo di sappisti (Squadre di azione patriottica) lanciò volantini per sostenere l’insurrezione durante una proiezione al (ex) cinema Impero di via Vitruvio 10.
Mentre il Palazzo dell’Aeronautica di piazza Novelli divenne rifugio per i militari tedeschi dopo il 25 aprile 1945, in via Cadamosto 4 esisteva la sede della compagnia speciale “Aldo Resega” durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana (RSI).
Di converso, con segno assolutamente opposto, a Casa Rollier, in via Poerio 37, tra il 27 e il 28 agosto 1943, si tenne il congresso fondativo del Movimento Federalista Europeo (tra i presenti: Eugenio Colorni, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, reduci dal Confino di Ventotene…).
Al termine di questa veloce carrellata, dietro a cui si concentrano fatti storici di enorme importanza per la costruzione della democrazia in Italia, è sempre opportuno ricordare che l’esercizio della memoria è un dovere civile e sociale irrinunciabile.
La versione cartacea della mappa è reperibile in numerosi luoghi pubblici, mentre è consultabile/scaricabile sul sito:
www.comune.milano.it/web/milano-memoria/80-luoghi-80-anni-libertà
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il progetto “Tempo di pace e libertà. 80 anni di liberazione”, in collaborazione tra il Comune di Milano, con “Milano è memoria”, e l’Università deli Studi (Dipartimento di studi storici “Federico Chabod”), ha realizzato una mappa dei luoghi della città maggiormente coinvolti nelle vicende della Resistenza.
Un lavoro meticoloso e accurato che riporta alla memoria fatti e vicende di cui è fondamentale continuare a ricordare l’importanza eccezionale per restituire la democrazia al nostro Paese dopo il ventennio fascista.
Qui di seguito, ci limitiamo a segnalare i luoghi della mappa relativi al territorio del Municipio 3 a partire da piazzale Loreto dove il 10 agosto del 1944 furono fucilati, senza alcun processo, dalla Legione Muti 15 prigionieri politici prelevati da San Vittore e dove il 29 aprile 1945 vennero esposti i corpi di Benito Mussolini e di alcuni gerarchi a dimostrazione della fine della guerra e del fascismo.
Poco distante, in via Gulli 10, si ricorda che il 20 settembre 1943 venne costituito il primo GAP (Gruppi di Azione Patriottica).
In via Catalani 63 invece abitava Lina Merlin, partigiana resistente attiva nei Gruppi di difesa della donna.
Mentre, al numero 89 di via Teodosio, le Officine ATM furono uno dei luoghi degli scioperi del 1943 e importante presidio nei giorni della Liberazione, così come la (ex) Fabbrica Innocenti di via Rubattino 81 e la (ex) Fabbrica Bianchi di piazza Ascoli.
Si ricorda inoltre che il Politecnico in piazza Leonardo fu un centro attivo di Resistenza grazie al rettore Gino Cassinis, poi sindaco di Milano dal 1961 al 1964, ai docenti e agli studenti.
Sempre in piazza Leonardo, all’angolo con via Spinoza, la (ex) Fabbrica Olap fu teatro di scioperi e luogo in cui nacquero i Gruppi di difesa della donna.
Mentre lo snodo ferroviario di Lambrate venne pesantemente bombardato nel marzo-aprile 1944, presso il Collegio Martinitt di via Pitteri 56 si arresero gli ultimi capisaldi nazifascisti, tra il 28 e il 29 aprile 1945.
In viale Romagna 62, alla Casa dello Studente, c’era la sede degli uffici dell’Organizzazione Todt, famigerata impresa di costruzione bellica e di lavoro coatto.
Al campo sportivo Giuriati di via Pascal 6 furono fucilati nove giovani del Fronte della gioventù (14 gennaio 1945) e cinque gappisti (2 febbraio 1945).
Stessa sorte toccò a quattro giovanissimi partigiani fucilati il 6 gennaio 1945 in via Botticelli, angolo piazza Occhialini.
In via Panfilo Castaldi era attivo l’Ambulatorio Israelitico, chiuso nel settembre del 1943 dopo l’arrivo dei nazisti. Il medico Gino Nappi venne poi arrestato e deportato.
Il 31 dicembre 1944, un gruppo di sappisti (Squadre di azione patriottica) lanciò volantini per sostenere l’insurrezione durante una proiezione al (ex) cinema Impero di via Vitruvio 10.
Mentre il Palazzo dell’Aeronautica di piazza Novelli divenne rifugio per i militari tedeschi dopo il 25 aprile 1945, in via Cadamosto 4 esisteva la sede della compagnia speciale “Aldo Resega” durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana (RSI).
Di converso, con segno assolutamente opposto, a Casa Rollier, in via Poerio 37, tra il 27 e il 28 agosto 1943, si tenne il congresso fondativo del Movimento Federalista Europeo (tra i presenti: Eugenio Colorni, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, reduci dal Confino di Ventotene…).
Al termine di questa veloce carrellata, dietro a cui si concentrano fatti storici di enorme importanza per la costruzione della democrazia in Italia, è sempre opportuno ricordare che l’esercizio della memoria è un dovere civile e sociale irrinunciabile.
La versione cartacea della mappa è reperibile in numerosi luoghi pubblici, mentre è consultabile/scaricabile sul sito:
www.comune.milano.it/web/milano-memoria/80-luoghi-80-anni-libertà