Mother
Sino al 18 maggio è visitabile presso il Castello Sforzesco l’installazione di Robert Wilson dedicata alla Pietà Rondanini di Michelangelo con le musiche di Arvo Pärt. Vale il viaggio.
(Massimo Cecconi)15/04/2025

Conclusa la sbornia del Fuori Salone, in gran parte una esagerata esibizione dell’effimero, il Salone del Mobile, con la complicità del Comune di Milano, lascia sino al 18 maggio una traccia indelebile con l’installazione “Mother” che, intervenendo sullo splendore immenso della Pietà Rondanini di Michelangelo, la illumino e la circonda di musica accorata.
Il principale autore dell’impresa è Robert Wilson che, nel mondo dell’arte e del teatro, ricopre un ruolo unico e impareggiabile soprattutto per come padroneggia il palco e le luci.
La musica che accompagna l’opera è quella dello “Stabat Mater” di Arvo Pärt, compositore estone contemporaneo di rara e raffinatissima maestria.
Complice lo spazio dove l’opera agisce, l’Antico Ospedale Spagnolo situato nella piazza d’armi del Castello Sforzesco, luce e musica accompagnano la dolorosa scultura di Michelangelo in un lento disvelamento, dove buio e illuminazione costituiscono la narrazione perfetta per decifrare e comprendere un capolavoro della nostra arte.
Scrive Robert Wilson nella presentazione:” Sono stato tentato dall’idea di metterla in scena, ma un capolavoro non ha davvero bisogno di una messa in scena. Basta dare uno spazio con una finestra aperta per permettere alle persone di avere i loro pensieri e le loro sensazioni e emozioni, che saranno rafforzati dalla musica di Arvo Pärt. Pärt e io condividiamo il senso del tempo e dello spazio”.
Da questa perfetta condivisione scaturisce un’opera sull’opera di enorme suggestione visiva e sonora che merita attenzione e concentrazione.
L’installazione è visitabile previa prenotazione obbligatoria su: www.museicivicimilano.vivaticket.it
Il principale autore dell’impresa è Robert Wilson che, nel mondo dell’arte e del teatro, ricopre un ruolo unico e impareggiabile soprattutto per come padroneggia il palco e le luci.
La musica che accompagna l’opera è quella dello “Stabat Mater” di Arvo Pärt, compositore estone contemporaneo di rara e raffinatissima maestria.
Complice lo spazio dove l’opera agisce, l’Antico Ospedale Spagnolo situato nella piazza d’armi del Castello Sforzesco, luce e musica accompagnano la dolorosa scultura di Michelangelo in un lento disvelamento, dove buio e illuminazione costituiscono la narrazione perfetta per decifrare e comprendere un capolavoro della nostra arte.
Scrive Robert Wilson nella presentazione:” Sono stato tentato dall’idea di metterla in scena, ma un capolavoro non ha davvero bisogno di una messa in scena. Basta dare uno spazio con una finestra aperta per permettere alle persone di avere i loro pensieri e le loro sensazioni e emozioni, che saranno rafforzati dalla musica di Arvo Pärt. Pärt e io condividiamo il senso del tempo e dello spazio”.
Da questa perfetta condivisione scaturisce un’opera sull’opera di enorme suggestione visiva e sonora che merita attenzione e concentrazione.
L’installazione è visitabile previa prenotazione obbligatoria su: www.museicivicimilano.vivaticket.it