Una primavera di nuove grandi mostre a Milano

Tante opportunità in musei e principali sedi espositive della città. ()
pagliaccio
Nelle ultime settimane grande ricambio di mostre nei principali musei e spazi espositivi della città ma anche interessanti opportunità di visita in spazi e gallerie di cui è ricco il territorio del Municipio 3. Di queste ultime ci occuperemo presto in articolo apposito. Delle prime offriamo qui una carrellata di quelle in corso, consigliando come sempre di consultare i siti web dei singoli spazi prima di recarvisi, verificando giorni e orari di apertura e chiusura - viste le imminenti festività di Pasqua, XXV Aprile e Primo Maggio - nonché le modalità di accesso.

A Palazzo Reale sono in corso diverse mostre. Fino al 4 maggio, Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei: opere di artisti legati da un dialogo sui più importanti temi del nostro tempo, temi sensibili e cruciali per la contemporaneità, come il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente. Un confronto tra visioni geograficamente distanti ma spesso convergenti. Fino a al 18 maggio, Glamour e avanguardia, mostra dedicata a George Hoyningen-Huene, fotografo russo morto a Los Angeles nel 1968 che ha segnato profondamente la fotografia del XX secolo con il suo sguardo innovativo. Fino al 2 giugno Pastorale, personale dell’artista Nico Vascellari, un progetto site specific per la Sala delle Cariatidi. E’ una grande scultura ambientale, con corpo meccanico circolare in acciaio, adagiata su uno strato di terreno che ricopre il pavimento. A intervalli regolari la scultura emette uno scoppio fragoroso per poi rilasciare una pioggia di semi di piante che, attecchendo nel suolo, giorno dopo giorno danno origine a un ecosistema vivo e autosufficiente, una “malerba” resistente e tenace destinata a crescere e fiorire. Fino al 22 giugno, Lo sguardo della Sfinge, mostra dedicata all’artista surrealista italo-argentina Leonor Fini, scomparsa nel 1996, molto attuale per le sue tematiche, come le questioni di genere e i nuovi modelli di femminilità e mascolinità. La sua ricerca comprende pittura, disegno, fotografia, arte decorativa, design di moda, costumi e libri d’artista. Fino al 29 giugno, Casorati grande antologica di Felice Casorati, una delle personalità artistiche più importanti del Novecento italiano, pittore, incisore, designer e scenografo. La mostra valorizza il suo legame con la città di Milano. Infine, sempre fino al 29 giugno, Art Déco. Il trionfo della modernità presenta, in occasione del centenario dell'Exposition Internationale di Parigi del 1925, straordinari esempi di arti decorative italiane ed europee, dai vetri alle porcellane, dai tessuti e all’oreficeria, dagli arredi alle maioliche. E poi dipinti, sculture, disegni e manifesti pubblicitari, restituendo il clima e le atmosfere dell’epoca. www.palazzorealemilano.it/

Il Museo del Novecento. presenta il percorso espositivo della collezione permanente completamente rinnovato. La narrazione segue un ordinamento cronologico intrecciato a uno tematico, con approfondimenti monografici. Chiude il percorso l’opera di Maurizio Cattelan realizzata con le macerie del PAC/Padiglione di arte contemporanea, colpito dall’attentato del 1993. Una data simbolica che chiude il Secolo Breve e apre alla contemporaneità. Il museo ospita, fino al 29 giugno, la mostra Robert Rauschenberg e il Novecento, che anticipa il respiro internazionale e una nuova modalità espositiva: una selezione di otto opere del pittore statunitense entra nel percorso museale in dialogo con la collezione permanente. Rauschenberg fu vicino alla Pop-Art senza però mai aderirvi realmente, innescando invece in sintonia con l'Espressionismo astratto. Nello spazio degli Archivi fino al 28 settembre la mostraArtshow (1986-2011) la guida per orientarsi nel mondo dell’arte, un progetto di approfondimento del panorama artistico e culturale milanese attraverso la voce dei suoi protagonisti. In esposizione le copertine e le pubblicazioni collaterali di Artshow, la storica guida alle mostre e agli eventi d’arte contemporanea, creata a Milano nella seconda metà degli anni Ottanta e diretta da Giulio Ciavoliello. Sempre fino al 28 settembre, Adelita Husni Bey. Premio ACACIA 2025. La pratica dell’artista e pedagogista italo-libico integra discipline come la pedagogia radicale, il teatro e l’antropologia giuridica, mostrandone le criticità: sono disegni, fotografie, video e performance, spesso utilizzati come tracce e documentazione di workshop da lei condotti. Husni Bey crea opere attraverso modelli pedagogici non competitivi applicati all'arte contemporanea. Il suo lavoro pone l’accento sulla sperimentazione collettiva, coinvolgendo un ampio spettro di partecipanti, quali: architetti, attivisti, avvocati, studenti, insegnanti, urbanisti, attori, fisioterapisti, ecc. www.museodelnovecento.org/

Alla Triennale Milano fino al 13 aprile sono in corso due mostre. Ettore Sottsas. Architetture Paesaggi Rovine riunisce disegni e schizzi dell’architetto e designer che vanno a comporre un racconto visivo di grande formato che fa emergere la sua volontà di privilegiare nella progettazione “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”. Franco Raggi. Pensieri instabili è un invito a scoprire l’architetto e designer milanese che nel corso della sua carriera, iniziata oltre cinquant’anni fa, ha collaborato con realtà che hanno segnato un'epoca di sperimentazione e innovazione nel design. La mostra è un percorso visivo che racconta la storia di un artista in grado di interpretare lo spirito del tempo e di anticiparlo. https://triennale.org/

Alla Fabbrica del Vapore,dall' 8 al 12 aprile, sono diverse le mostre proposte per la Design Week. Nanda Vigo. Sineddoche d'archivio, che esplora il vasto lavoro dell'artista, presentando opere che spaziano dall'arte al design e all'architettura, accompagnate da punti multimediali con video storici. Alternative possibili alla distopia incombente, mostra di Francesco Panozzo, riflette sul rapporto tra uomo e natura, proponendo una visione alternativa alla distopia attraverso opere che invitano alla riflessione. Interdependence. Exploring Opposites presenta progetti di studenti di design da tutto il mondo, esplorando le polarità come forze complementari per un cambiamento positivo. On Air è una mostra interdisciplinare dove si intrecciano design, moda e arte. Dote femminile celebra l'eredità femminile ripensando e reimmaginando il corredo. Reveal celebra la creatività delle donne designer, presentando progetti e prototipi inediti. Methamorphosis. Transforming Italian Architecture indaga l'architettura come risposta al cambiamento climatico. www.fabbricadelvapore.org/

Alle Gallerie d’Italia fino al 13 aprile, la mostra fotografica Enzo Sellerio. Piccola antologia siciliana. In occasione del centenario della nascita di Enzo Sellerio (1924-2012), la mostra intende rendere un piccolo ma prezioso omaggio a uno dei più interessanti intellettuali italiani del secondo Novecento, fotografo-editore appassionato difensore della società civile e dei valori identitari della sua Sicilia. Figura di riferimento per molti fotografi, artisti, studiosi e scrittori, Sellerio spezza i tradizionali stereotipi visivi sulla Sicilia per rivelare gli aspetti più realistici, simbolici e contraddittori della società e della cultura della sua isola. https://gallerieditalia.com/it/

Al Museo di Storia Naturale, fino al 27 aprile, Breathtaking, un’installazione ideata e dal fotografo di fama internazionale Fabrizio Ferri come riflessione sull’effetto devastante delle plastiche e delle microplastiche negli oceani. Marina Abramovich ha dato il suo prezioso contributo all'installazione proponendo di ricreare l’assenza di suono del silenzio degli abissi attraverso l’utilizzo di cuffie insonorizzanti. L’opera, esposta In prima mondiale, evidenzia la stretta correlazione tra l’inquinamento dei mari e le conseguenze letali per la nostra vita, e fonde bellezza e denuncia in un messaggio di potente impatto visivo ed etico. Una grande bara di vetro contenente acqua di mare è posizionata al centro di 12 grandi immagini, trafitte da chiodi di ferro grezzo, poste su una parete nera. Per condividere questa consapevolezza Ferri ha scattato una serie di drammatici ritratti di famosi talenti internazionali come se fossero asfissiati dalla plastica. Tra questi: Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Julianne Moore, Isabella Rossellini, Susan Sarandon e Naomi Watts. https://museodistorianaturalemilano.it/

A Palazzo Morando, fino al 15 giugno, Galtrucco. Tessuti Moda Architettura, esposizione che intende far rivivere gli anni dell’attività commerciale Galtrucco: i tessuti venduti nei suoi negozi, le sue vetrine e la grafica della sua pubblicità. Attraverso un percorso narrativo che inizia negli anni Venti del Novecento, passa attraverso avvenimenti storici come la guerra negli anni Quaranta e la ripresa economica degli anni Sessanta, fino agli inizi del nuovo Millennio. Fino al 7 settembre Pippa Bacca: innesti propone una cinquantina di opere dell’artista milanese, molte delle quali realizzate usando le forbici per creare forme da fotografie, foglie e carte di colori diversi. I temi più amati sono il viaggio, la femminilità, i miti. L’8 marzo 2008 Pippa Bacca partì da Milano in autostop, diretta verso Gerusalemme attraversando undici Paesi allora da poco usciti da guerre e tensioni. Il viaggio rientrava nella sua performance Sposa in viaggio. E’ stata brutalmente assassinata il 31 marzo. Nella mostra si svelano le tappe dell’itinerario e gli incontri avvenuti lungo il cammino. www.comune.milano.it/web/palazzo-morando

Alla GAM/Galleria d'Arte Moderna fino al 1° giugno The Four Faces of a Man, mostra dell’artista canadese di origine armena Anna Boghiguian, Premio Henraux Sculpture Commission a miart 2024. Il progetto espositivo, nelle sale del museo tra le opere della collezione permanente, le produzioni recenti dell’artista, tra cui una serie di sculture inedite in marmo. Boghiguian utilizza numerosi linguaggi espressivi, dal disegno alla pittura, dalla scrittura all’installazione, per affrontare temi legati alla storia, alla politica, al colonialismo e alla condizione umana, intrecciando narrazione e critica sociale. Fino al 6 luglio Ugo Rondinone. Terrone, mostra dell’artista nato in Svizzera da genitori italiani e residente a New York dalla fine degli anni Novanta, presente nel 2007 alla 52a Biennale d'arte di Venezia con un’installazione. Nel corso degli anni ha realizzato opere pubbliche in tutto il mondo, tra cui le Seven Magic Mountains che attirano migliaia di visitatori nel Deserto del Nevada, vicino a Las Vegas, opera che nasce da un dialogo profondo con Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Il lavoro di Rondinone spinge a riflettere sul viaggio di chi parte alla ricerca di nuove possibilità senza mai dimenticare le proprie radici. Questa mostra, tra riscatto sociale e riflessioni esistenziali, offre un viaggio nella storia personale dell’artista e della sua famiglia, originaria di Matera, nonché nella memoria collettiva. Nel cortile della GAM sono installate quattro monumentali sculture della sua celebre serie di ulivi, calchi in alluminio di alberi secolari. Nelle stanze del museo il pubblico incontra una serie di sculture a grandezza naturale, che raffigurano giovani nudi maschili e femminili. www.gam-milano.com/

Al PAC/Padiglione di Arte Contemporanea, fino all’8 giugno, Body of Evidence, personale dell’artista iraniana Shirin Neshat, vincitrice del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1999, del Leone d’Argento per la Miglior Regia al Film Festival di Venezia nel 2009 e del Praemium Imperiale a Tokyo nel 2017. La mostra ripercorre oltre trent’anni di carriera dell’artista, attraverso una decina di video-installazioni e quasi duecento opere fotografiche, entrate a far parte delle maggiori collezioni museali al mondo, come quelle del Whitney Museum, del MoMA, del Guggenheim di New York e della Tate Modern. Attraverso un linguaggio visivo potente e stratificato, Nesha sa raccontare le complesse tensioni tra identità, memoria e appartenenza. E la lente attraverso cui interpreta la Storia e la Contemporaneità è lo sguardo delle donne. www.pacmilano.it

All’ADI Design Museum, fino al 15 giugno, Best of Both Worlds: ITALY. Arte e Design In Italia 1915–2025. Il design italiano, attraverso la sua incessante ricerca, i progetti e i prodotti, ha dato vita nell’ultimo secolo a un universo immaginifico che ha anticipato la “società estetica” in cui viviamo oggi. Questa sinergia distintiva tra designer, artisti e industria trova espressione nella mostra, evidenziando con forza la carica di energia e la motivazione romantica che da sempre guidano il design italiano: il miglioramento della condizione umana, realizzato attraverso l’armoniosa fusione di funzionalità ed estetica. L’esposizione evidenzia il legame profondo che il design italiano intrattiene non solo con le dinamiche sociali ed economiche, ma anche con le arti visive, plastiche e multimediali. E’ un racconto che attraversa le epoche decisive del design italiano, dal fervore futurista alla sua espressione nel contesto industriale e digitale, toccando figure di spicco come Mollino, Munari, Mari, Colombo, Mendini, Alchimia, Sottsass, il gruppo Memphis, Pesce e Du Pasquier. www.adidesignmuseum.org

Il MUDEC/Museo delle Culture celebra il suo decennale con due mostre in corso. Fino al 29 giugno MUDEC Invasion. Dal Muralismo alla Street Ar.: per la prima volta dieci muralisti internazionali sono stati invitati a trasformare gli spazi del museo con opere site-specific, dando vita a un’esperienza immersiva. L’arte urbana, nata come forma di espressione spontanea e spesso clandestina, diventa protagonista di un progetto che mette in luce il valore sociale, culturale e artistico di questa forma espressiva. La mostra ripercorre le origini del muralismo, dalle avanguardie messicane degli anni Venti fino all’esplosione della street art nelle metropoli di tutto il mondo, evidenziando il ruolo degli artisti come narratori della realtà urbana e delle sue trasformazioni. Tra gli artisti coinvolti, nomi di spicco della scena internazionale si alternano con talenti emergenti, creando un percorso che riflette una pluralità di stili e linguaggi. Fino all’8 settembre, Exposure. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina, mostra dedicata all'elemento più caratteristico di un allestimento museale: la vetrina. L’articolato percorso espositivo si snoda nei diversi spazi espositivi del museo. Inoltre, fino al 21 settembre, “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”, esposizione che rende omaggio alle storie, agli spostamenti e alle contaminazioni all’origine delle collezioni del museo, restituendo al pubblico la memoria di oggetti e manufatti raccolti nei secoli da viaggiatori, commercianti, collezionisti e ricercatori, Un’importante sezione della mostra è dedicata ai racconti dei protagonisti del viaggio, che hanno attraversato i confini geografici e culturali lasciando un segno nella storia dell’umanità. www.mudec.it

All’Hangar Bicocca, fino al 20 luglio prossimo, Improvisation in 10 days, mostra dell’artista libanese, residente a Parigi, Tarek Atoui. Conosciuto per il suo distintivo approccio alla musica, Atoui indaga le proprietà acustiche e le modalità con cui elementi quali acqua, aria, pietra e bronzo, assorbono il suono e lo restituiscono con sfumature inattese. Gli ambienti sonori creati dall’insieme delle opere in mostra suggeriscono esperienze di ascolto non tradizionali. Nella sua carriera ha lavorato con compositori e artigiani di diversi Paesi per l’invenzione e la produzione di strumenti dalla forte impronta scultorea utilizzando apparecchi elettronici e software, rivelando come la musica e le nuove tecnologie costituiscano importanti aspetti dell’espressione e dell’identità sociale. Sempre fino al 20 luglio, Improvisation in 10 days è una mostra dell’artista libanese residente a Parigi Tarek Atoui che indaga le proprietà acustiche e le modalità con cui elementi quali acqua, aria, pietra e bronzo, assorbono il suono e lo restituiscono con sfumature inattese. Gli ambienti sonori creati dall’insieme delle opere suggeriscono esperienze di ascolto non tradizionali. Fino al 27 luglio Icarus, grande antologica dedicata all’artista giapponese Yukinori Yanagi: un’ampia selezione di opere iconiche risalenti agli anni Novanta e Duemila insieme a lavori più recenti, Le sue installazioni monumentali innescano una riflessione, più che mai attuale, sui temi del nazionalismo, della globalizzazione e dell’impatto della modernizzazione e della tecnologia sulle società contemporanee. Invitato nel 1993 alla 45. Biennale di Venezia, presentò centosettanta bandiere di sabbia colorata sgretolate giorno dopo giorno da migliaia di formiche. Il titolo di questa mostra rievoca il mito greco di Icaro e Dedalo che funge da invito a riflettere sull’arroganza umana nata dall’eccessiva fiducia nella tecnologia. Avvicinandosi troppo al sole (inteso come metafora dell’energia nucleare), Icaro diviene infatti responsabile della sua caduta. https://pirellihangarbicocca.org/

Alla Fondazione Prada, fino al 14 Luglio, Typologien, un’estesa indagine dedicata alla fotografia tedesca del Novecento. Il percorso espositivo segue un ordine tipologico e non cronologico, riunendo oltre 600 opere fotografiche di 25 artiste e artisti essenziali per ricostruire un secolo di fotografia in Germania, pratiche artistiche diverse ma accomunate da un comune principio di classificazione. Fino al 29 setttembre la mostra monografica Nada dell’artista belga Thierry De Cordier riunisce dieci dipinti di grandi dimensioni, realizzati tra il 1999 e il 2025. Le prime opere di questa serie nascono dall’esplicita volontà dell’artista di cancellare l’immagine della crocifissione. Le opere che ne derivano non sono più una forma di pittura negativa, ma un tentativo ultimo di sperimentare uno spazio pittorico nero che si apre sul nulla. Nada è anche l’iscrizione che appare in alcuni dipinti al posto della scritta INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum) che secondo i Vangeli fu affissa sulla croce di Cristo. www.fondazioneprada.org

Alla Fondazione Rovati fino al 2 agosto Etruschi del Novecento, una selezione di opere iconiche che mettono in luce l'influenza esercitata dalla cultura etrusca sugli artisti italiani del Novecento. Nel percorso della mostra, assieme ai reperti archeologici e ai grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea sono esposti documenti, libri e riviste che testimoniano dell'interesse degli artisti influenzati dall’estetica "anticlassica" dell’arte etrusca. La mostra si colloca nell’ambito del percorso permanente della Fondazione Luigi Rovati. www.fondazioneluigirovati.org/it



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