Il conforto dell'ombra
Giancarlo Consonni racconta con assoluta proprietà un mondo che ha conosciuto bene, con il conforto dei suoi versi che non conoscono ombra di banalità alcuna.
(Massimo Cecconi)26/02/2025

Non è semplice parlare, e tanto meno scrivere, di poesia.
La materia è delicata e va trattata con estrema cura. Rispetto alla prosa che tende spesso, se non sempre, a oggettivare i propri contenuti, la poesia si presta a una lettura più personale, esprimendo il vissuto non solo di chi scrive ma anche di chi legge. Con la poesia si è quasi costretti a mettersi in gioco, a venire allo scoperto, a confrontarsi con l’immediatezza della parola che si fa verso.
Il lettore ideale di poesia, se così si può dire, deve mettere sempre in discussione se stesso e misurarsi con il proprio bagaglio culturale, oltre alla capacità di cogliere i colori, gli umori e persino i sapori della parola.
La materia è delicata e va trattata con estrema cura. Rispetto alla prosa che tende spesso, se non sempre, a oggettivare i propri contenuti, la poesia si presta a una lettura più personale, esprimendo il vissuto non solo di chi scrive ma anche di chi legge. Con la poesia si è quasi costretti a mettersi in gioco, a venire allo scoperto, a confrontarsi con l’immediatezza della parola che si fa verso.
Il lettore ideale di poesia, se così si può dire, deve mettere sempre in discussione se stesso e misurarsi con il proprio bagaglio culturale, oltre alla capacità di cogliere i colori, gli umori e persino i sapori della parola.
“Il conforto dell’ombra”, l’ultima raccolta poetica di Giancarlo Consonni, costituisce un’occasione ideale per avvicinarsi a un linguaggio poetico di rara potenza espressiva ed evocativa.
Sono quasi tutti componimenti di pochi versi che rievocano il mondo dell’infanzia e della giovinezza in un mondo rurale in trasformazione, attraverso immagini universali di fulminante verità dove si confondono e si intrecciano serenità e malinconia, vecchio e nuovo, incanto e disincanto.
Ecco “Asfalto” (“Per secoli, corti e strade/sono stati un solo tappeto/ di sassi tondi/ (li forniva in abbondanza l’Adda/ e ancor più il Serio). /Poi venne l’asfalto/ praticissimo demone/ della dimenticanza.”) in cui si sommano con lucida capacità di giudizio passato e presente, vicissitudini umane e storia.
Sono quasi tutti componimenti di pochi versi che rievocano il mondo dell’infanzia e della giovinezza in un mondo rurale in trasformazione, attraverso immagini universali di fulminante verità dove si confondono e si intrecciano serenità e malinconia, vecchio e nuovo, incanto e disincanto.
Ecco “Asfalto” (“Per secoli, corti e strade/sono stati un solo tappeto/ di sassi tondi/ (li forniva in abbondanza l’Adda/ e ancor più il Serio). /Poi venne l’asfalto/ praticissimo demone/ della dimenticanza.”) in cui si sommano con lucida capacità di giudizio passato e presente, vicissitudini umane e storia.
La sapienza di questo modo di fare poesia, senza barare con la cripticità del linguaggio e del significato, restituisce un clima di umanità vera che si confronta con i bisogni ma anche con i sogni, con la semplicità della perfezione.
In “Autunno” (“Si avviano i giorni/ verso il buio del solstizio. / Quelli alle spalle/ sono lanuggine / in fondo alle tasche.”) l’immagine è immediata, forte e chiara, consente solamente di soffermarsi e ragionarci sopra, provocando una sana voglia di partecipazione alla elaborazione del pensiero.
Un libro di poesia esemplare dovuto a un autore che merita di essere considerato un “maestro di pensiero” per le sue innumerevoli attività e conoscenze in campo urbanistico (è professore emerito del Politecnico di Milano) e artistico (pittore e fotografo), oltre a essere poeta di rara credibilità.
“Alzi gli occhi dal libro/ mi guardi/ ma non mi vedi. /Sei soprappensiero. / Vorrei essere lì/ nel sogno/ che si fa velo.”
Giancarlo Consonni
Il conforto dell’ombra
Giulio Einaudi Editore
pp. 115 € 11,50
In “Autunno” (“Si avviano i giorni/ verso il buio del solstizio. / Quelli alle spalle/ sono lanuggine / in fondo alle tasche.”) l’immagine è immediata, forte e chiara, consente solamente di soffermarsi e ragionarci sopra, provocando una sana voglia di partecipazione alla elaborazione del pensiero.
Un libro di poesia esemplare dovuto a un autore che merita di essere considerato un “maestro di pensiero” per le sue innumerevoli attività e conoscenze in campo urbanistico (è professore emerito del Politecnico di Milano) e artistico (pittore e fotografo), oltre a essere poeta di rara credibilità.
“Alzi gli occhi dal libro/ mi guardi/ ma non mi vedi. /Sei soprappensiero. / Vorrei essere lì/ nel sogno/ che si fa velo.”
Giancarlo Consonni
Il conforto dell’ombra
Giulio Einaudi Editore
pp. 115 € 11,50