Il conforto dell'ombra

Giancarlo Consonni racconta con assoluta proprietà un mondo che ha conosciuto bene, con il conforto dei suoi versi che non conoscono ombra di banalità alcuna. ()
Il conforto ombra
Non è semplice parlare, e tanto meno scrivere, di poesia.
La materia è delicata e va trattata con estrema cura. Rispetto alla prosa che tende spesso, se non sempre, a oggettivare i propri contenuti, la poesia si presta a una lettura più personale, esprimendo il vissuto non solo di chi scrive ma anche di chi legge. Con la poesia si è quasi costretti a mettersi in gioco, a venire allo scoperto, a confrontarsi con l’immediatezza della parola che si fa verso.
Il lettore ideale di poesia, se così si può dire, deve mettere sempre in discussione se stesso e misurarsi con il proprio bagaglio culturale, oltre alla capacità di cogliere i colori, gli umori e persino i sapori della parola.

“Il conforto dell’ombra”, l’ultima raccolta poetica di Giancarlo Consonni, costituisce un’occasione ideale per avvicinarsi a un linguaggio poetico di rara potenza espressiva ed evocativa.
Sono quasi tutti componimenti di pochi versi che rievocano il mondo dell’infanzia e della giovinezza in un mondo rurale in trasformazione, attraverso immagini universali di fulminante verità dove si confondono e si intrecciano serenità e malinconia, vecchio e nuovo, incanto e disincanto.
Ecco “Asfalto” (“Per secoli, corti e strade/sono stati un solo tappeto/ di sassi tondi/ (li forniva in abbondanza l’Adda/ e ancor più il Serio). /Poi venne l’asfalto/ praticissimo demone/ della dimenticanza.”) in cui si sommano con lucida capacità di giudizio passato e presente, vicissitudini umane e storia.

La sapienza di questo modo di fare poesia, senza barare con la cripticità del linguaggio e del significato, restituisce un clima di umanità vera che si confronta con i bisogni ma anche con i sogni, con la semplicità della perfezione.
In “Autunno” (“Si avviano i giorni/ verso il buio del solstizio. / Quelli alle spalle/ sono lanuggine / in fondo alle tasche.”) l’immagine è immediata, forte e chiara, consente solamente di soffermarsi e ragionarci sopra, provocando una sana voglia di partecipazione alla elaborazione del pensiero.
Un libro di poesia esemplare dovuto a un autore che merita di essere considerato un “maestro di pensiero” per le sue innumerevoli attività e conoscenze in campo urbanistico (è professore emerito del Politecnico di Milano) e artistico (pittore e fotografo), oltre a essere poeta di rara credibilità.
“Alzi gli occhi dal libro/ mi guardi/ ma non mi vedi. /Sei soprappensiero. / Vorrei essere lì/ nel sogno/ che si fa velo.”

Giancarlo Consonni
Il conforto dell’ombra
Giulio Einaudi Editore
pp. 115 € 11,50

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