Febbraio a teatro: gli spettacoli delle sale nel Municipio 3

Cominciamo dal Teatro Menotti, in Via Ciro Menotti, dove dal 4 al 9 febbraio il Teatro del Carretto propone Pinocchio, da Carlo Collodi, adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani. E’ una favola per adulti: Geppetto sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con lui il mondo. Nasce così Pinocchio che fa suo il sogno di Geppetto ma, per realizzarlo, deve toccare il fondo della sua sventura. Dall’11 al 16 febbraio, Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello, regia di Guglielmo Ferro, interprete principale Pippo Pattavina. E’ una critica profonda delle convenzioni sociali, dell’ipocrisia, delle maschere con cui la gente comune traveste la propria assenza di principi etici. L’anziano professor Toti viene screditato agli occhi di alunni e colleghi. Solo contro tutti, non riesce più ad insegnare e cova risentimento nei confronti dell’intera società, contro la quale attua una rivalsa. Dal 18 al 23 febbraio, Da questa sera si recita a soggetto di Paolo Rossi e Carlo Gabardini, con Paolo Rossi e la sua compagnia. Si recita a soggetto, ovvero si improvvisa, con dei punti fissi ma senza copione. Quel che accade durante ogni replica dello spettacolo dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori. Rossi da un lato usa il testo di Pirandello per portare avanti la trama, ma dall’altro resta ancorato alla realtà. Dal 25 febbraio al 2 marzo, Rigoletto di e con Marco Baliani. I sentimenti di Rigoletto, che la musica di Verdi ha reso immortali, rivivono nell’animo e nella storia di un clown che si esibisce in un piccolo teatro di periferia. E’ una serata speciale quella in cui consuma la sua vendetta sotto gli occhi di tutti: pensieri, rancori, ricordi si susseguono in un monologo accompagnato e interrotto dalla musica, eseguita da Giampaolo Bandini alla chitarra e da Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica. www.teatromenotti.org/
Al Teatro Elfo Puccini, in Corso Buenos Aires, fino al 2 marzo in Sala Shakespeare proseguono le repliche dell’Amadeus di Peter Shaffer, regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, con Bruni nella parte di Salieri e Daniele Fedeli nel ruolo di Mozart. Al centro del testo teatrale (come della versione cinematografica di Milos Forman) è l’invidia mista all’ammirazione di un musicista stimato e famoso verso un giovane irriverente dotato di un grandissimo talento creativo. Nelle altre sale, dal 4 al 9 febbraio Alla meta di Thomas Bernhard, diretto e interpretato da Teatrino Giullare. La partenza per il mare di una madre e di una figlia, tra vecchi vestiti, ricordi e l’attesa di un quasi sconosciuto compagno di viaggio: è l’umanità alterata di Bernhard. Nelle stesse date Lettere a Bernini, scritto e diretto da Marco Martinelli e interpretato da Marco Cacciola racconta il conflitto interiore di Gian Lorenzo Bernini, scultore, pittore e architetto di primo piano nella Roma barocca, quando nel suo studio riceve la notizia del suicidio di Francesco Borromini, l’architetto suo rivale. Dall'11 al 14 febbraio La scimmia di e con Giuliana Musso da Franz Kafka. E' il racconto di una strategia di sopravvivenza alle regole del patriarcato che impongono la rinuncia all'intelligenza del corpo, all'esperienza e all'emozione. La scimmia è il corpo e quindi la scimmia siamo noi. Il 15 e 16 febbraio Giuliana Musso é anche autrice e interprete (accanto a Maria Ariis) di Dentro - Una storia vera, se volete, incontro tra una donna e la madre, la quale scopre la peggiore verità: che sua figlia la odia. Dall'11 al 16 febbraio Albania casa mia di e con Aleksandros Memetaj, regia di Giampiero Rappa. Lo spettacolo, vincitore di diversi premi, racconta di un figlio che cresce lontano dalla sua terra e dei sacrifici e dei pericoli corsi da un padre per garantirgli un futuro. Il testo, al contempo divertente e commovente, è un invito a non avere paura di ricominciare da capo. Dal 18 al 23 febbraio Un po’ meno fantasma, scritto da Tommaso Cheli e Francesca Sarteanesi, diretto dalla Sarteanesi. In scena, interpretato da Tommaso Bianco, un uomo che vive una vita emotiva non allineata con quella degli altri e si scontra inevitabilmente contro il torpore generale. Infine, dal 19 febbraio al 2 marzo, L'ereditiera di Annibale Ruccello e Lello Guida, regia di Fabio Faliero. L’immaginario partenopeo incontra quello cinematografico hollywoodiano degli anni Quaranta: Caterina, ragazza timida e impacciata, non trova marito. Ma ha un’ingente eredità e il padre teme che possa incappare in un cacciatore di dote. Come infatti accade. www.elfo.org/
Al Teatro MTM/Leonardo, in Via Ampere a Città Studi, dall’11 febbraio al 2 marzo Romeo e Giulietta di William Shakespeare, regia di Antonio Syxty, con la compagnia di Manifatture Teatrali Milanesi. L’amore di due giovani è destinato a naufragare a causa del mondo che li circonda, il mondo di ieri come quello di oggi. Romeo e Giulietta si sentono estranei a una società che li vorrebbe l’uno complice di una mascolinità tossica e l’altra una marionetta da offrire in matrimonio nella speranza di una scalata sociale. Sfidare apertamente la faida che li vorrebbe nemici per scegliere autonomamente il proprio destino è un atto di ribellione inaccettabile, da cui Il tragico epilogo della vicenda. www.mtmteatro.it/
Al Teatro Martinitt, in Via Pitteri, il 4 febbraio Cono o coppetta?, comic show di Ginevra Fenyes. Trasportato dai social al palcoscenico, è uno spaccato della quotidianità di una ragazza tra le difficoltà della vita di ogni giorno, tra episodi lavorativi bizzarri e contorti. Il 5 febbraio La genovese, stand up comedy scritta da Davide Avolio e Gennaro Madera, un viaggio poetico che esplora i momenti di attesa che plasmano la nostra vita: l’attesa del diventare grandi, l’attesa di un autobus, l’attesa dell’amore vero o l’attesa di un ritorno nella terra che ci ha cresciuti. In una dimensione leggera e ironica ma anche nostalgica e intimista (con lettura di estratti di poeti quali Ungaretti, Neruda e Baudelaire), il pubblico viene coinvolto nella creazione di alcune performance. Dal 20 al 23 febbraio IL BERRETTO A SONAGLI - IL PARADOSSO DELL’ESISTENZA di Luigi Pirandello regia di Luca Ferrini. Il testo racconta di Beatrice Fiorica, che scopre il tradimento del marito e decide di scatenare uno scandalo, ma il piano le si ritorce contro quando emergono nuove verità. Il 25 e 26 febbraio il Teatro della Cooperativa presenta Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, regia di Renato Sarti, con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno..Lo spettacolo denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate. Infine, dal 27 febbraio al 9 marzo, NUDA PROPRIETÀ - INTRIGHI SOTTO CHIAVE di David Mastinu, regia di Matteo Vacca. Si racconta le vicende di una giovane coppia con il sogno di comprare casa. Il proprietario della casa in vendita in nuda proprietà è un anziano signore con un passato atipico e un presente frizzante. L’agente immobiliare è la badante di Pietro. Ogni personaggio nasconde i propri interessi. https://teatromartinitt.it/
A Campo Teatrale, in Via Casoretto, dal 14 al 16 e dal 18 al 23 febbraio, Albero senza ombra con testo, regia e interpretazione di César Brie. E’ il risultato di una lunga e personale inchiesta condotta da Brie sul massacro di campesinos consumatosi in Bolivia nel 2008, su ciò che è stato nascosto dalla verità ufficiale. Lo spettacolo commuove e parla al cuore con ironia e senza retorica. Come un atto necessario di umanità, vengono raccontate storie di esseri umani che il sogno di benessere relega in un mondo lontano. www.campoteatrale.it/
Al Teatro No’hma di Via Orcagna a Lambrate, il 5 e 6 febbraio Alice in Eventyrland. Coreografie di Peter Kirk e Liv Mikaela Sanz, musiche di Klaus Risager, produzione TEATERØEN, Copenhagen. La danzatrice e performer Tilde Knudsen racconta la sua versione delle “Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, ispirandosi a una valigia piena di costumi eccentrici proprio come il paese delle fiabe. Il 12 e 13 febbraio Manzila in concerto, armonie e suoni dal mondo. Manzila in arabo e in persiano significa "la casa", intesa come casa musicale piena di diversità. I cinque musicisti del gruppo spaziano dalla musica Sufi dell'Iran, ai ritmi popolari del Maghreb, passando per l’itineranza della musica circense, con un'architettura sonora di origine franco-orientale, in chiave world music. www.nohma.org/
Si consiglia di consultare sempre i siti web dei singoli teatri - segnalati nell’articolo - per verificare giorni ed orari degli spettacoli nonché le modalità di accesso (prenotazioni, prezzi, riduzioni, ecc.). Segnaliamo infine che alcuni dei teatri hanno in programma eventi per i ragazzi, opportunamente segnalati nei rispettivi siti web.