Gli anni del cambiamento

Un prezioso volume per raccontare un quartiere e sottolineare la presenza a Lambrate di un Circolo Acli attento alle trasformazioni, nel rispetto della memoria e della storia di una comunità. ()
Gli anni del cambiamento copertina
Il Circolo ACLI di Lambrate, oggi intitolato a Giovanni Bianchi, fondato nel 1948 subito dopo la fine della Seconda guerra Mondiale, è una delle realtà più interessanti, vivaci e propositive del nostro territorio. Un esempio di comunità che, nel corso degli anni, ha realizzato numerosi progetti, prodotto cultura, conservato memoria.
In questo ambito, anche per ricordare la ricorrenza centenaria dell’aggregazione del Comune di Lambrate al Comune di Milano, il Circolo ha realizzato, con il contributo di Regione Lombardia, il volume “Gli anni del cambiamento. Eredità culturale immateriale e identità di Lambrate 1960-2020” che ripercorre sessant’anni di storia locale attraverso testimonianze, contributi e immagini.
Un libro riccamente illustrato di 120 pagine per segnare e ricostruire i cambiamenti di un territorio che continua a essere emblematico per l’intera città.
Un testo “basato in gran parte su memorie e testimonianze di persone nate nel dopoguerra che hanno vissuto le grandi trasformazioni del territorio e della sua economia, sono stati soggetti attivi dei cambiamenti sociali, hanno contribuito alla difesa dei valori identitari del quartiere, la coesione sociale, l’accoglienza, la solidarietà”.
Un vasto programma in gran parte realizzato e, ancora oggi, sostenuto con forza e coerenza.
Significativo che la prima parte del volume venga dedicato al tema del lavoro che, attraverso la presenza storica di aziende di valenza nazionale, ha segnato profondamente il territorio.
Realtà industriali come la Innocenti, la Faema e la Bracco hanno indubbiamente indirizzato anche l’economia del territorio con esperienze di organizzazioni operarie e sindacali che hanno fatto storia.
Altrettanto importante, per un Circolo di esperienza cristiana (ACLI è l’acronimo di Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) è l’aspetto legato alla comunità pastorale, ma ampio risalto è riconosciuto a iniziative che, nel corso del tempo, hanno contribuito alla crescita del territorio come l’esperienza del Circolo Giovanile Lambrate, il Movimento delle donne o il Comitato popolare per la pace Milano Zona 12, senza dimenticare emergenze sociali e umane come l’accoglienza ai cittadini extracomunitari e i rapporti con il campo Rom di via Rubattino.
Tra le ultime iniziative, di carattere più squisitamente culturale, va segnalata l’esperienza del MUM- Museo urbano diffuso Miracolo e Milano che, a partire dal 2019, ha valorizzato il ricordo del film Di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini “Miracolo a Milano” (1951) in gran parte girato nel quartiere.
Tra l’altro sono stati realizzati in via Valvassori Peroni due murales dedicati al film oltre a una serie di attività che hanno coinvolto centinaia di cittadini.
Altre pagine poi sono dedicate allo sviluppo del territorio e ai rapporti con i quartieri limitrofi.
Un libro dunque ricco di spunti e di riflessioni su valori universali come la solidarietà e l’accoglienza, anche attraverso “buone pratiche di partecipazione in ‘piazza’ “che confermano la vitalità e la versatilità di un quartiere che riserva tutt’ora numerose sorprese positive.
Una copia del volume può essere ritirata gratuitamente presso la sede del Circolo di via Conte Rosso 5, nota nel quartiere per la sua proverbiale ospitalità.

Gli anni del cambiamento
Eredità culturale immateriale e identità di Lambrate 1960-2020

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