Gennaio a teatro: gli spettacoli delle sale nel Municipio 3
Cominciamo dal Teatro Elfo Puccini, in Corso Buenos Aires che, dal 7 al 12 gennaio propone I parenti terribili di Jean Cocteau, regia Filippo Dini, con lo stesso Dini, Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Giulia Briata e Cosimo Grilli. Considerata la migliore opera teatrale di Cocteau, mette in scena il ritratto di una famiglia disfunzionale che vive isolata dal mondo. Michel, giovane uomo viziato, annuncia di essere innamorato causando la disperazione della madre che teme di perdere il figlio. Intanto vengono a galla oscuri segreti sulla famiglia....Dal 9 gennaio al 2 febbraio, La collezionista di Magdalena Barile, regia di Marco Lorenzi, con Ida Marinelli, Yuri D'Agostino, Angelo Tronca, Barbara Mazzi e immagini proiettate di Guido Harari e Armin Linke. E’ una storia surreale e ironica, con Venezia sullo sfondo: una collezionista d’arte del Novecento (figura ispirata in parte a Peggy Guggenheim e in parte a Luisa Casati Stampa) si sente sotto attacco da parte di una nuova generazione di attivisti che minaccia le sue opere. Ma lei non si arrende facilmente. Dal 21 gennaio al 2 marzo Amadeus di Peter Shaffer, uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia in prima nazionale, con Bruni nella parte di Salieri, Daniele Fedeli, già protagonista de (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte) nel ruolo di Mozart, e altri attori della compagnia dell’Elfo. E’ un apologo che parla dell’invidia, ma anche dell’ammirazione di un musicista stimato e famoso verso un ragazzo scapestrato e irriverente che però è più di un grandissimo talento: un vero e proprio genio. www.elfo.org/
Al Teatro Menotti, in Via Ciro Menotti, dal 10 al 18 gennaio L’amore scoppiò dappertutto - Per Fabrizio De André con Laura Marinoni, recitazione e canto, musica dal vivo di Nidi Ensemble (pianoforte e arrangiamenti Alessandro Nidi, percussioni Sebastiano Nidi, trombone Filippo Nidi, fisarmonica e sax Andrea Coruzzi), regia di Emilio Russo. Un atto d’amore per Fabrizio De André, un viaggio tra parole e canzoni lungo il filo rosso dei temi a lui cari, tra riferimenti letterari (Baudelaire, Villon, Mutis) e storie degli ultimi, dei diseredati. Dal 21 al 26 gennaio, Crisi di nervi. Tre atti unici di Anton Cechov, regia di Peter Stein, con Maddalena Crippa, Sergio Basile, Alessandro Sampaoli, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno. Torna a teatro, dopo il successo della scorsa stagione, l’ultima regia di uno dei registi più innovativi e prestigiosi del teatro a livello mondiale. Nei tre atti unici (L’orso, I danni del tabacco e La domanda di matrimonio) i personaggi sono preda di malattie, attacchi isterici e continui litigi. E’ un viaggio nella comicità di Čechov rivisitata dalla geniale regia di Stein.Dal 28 gennaio al 2 febbraio, un altro ritorno: Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo, spettacolo per attore e pupazzi ideato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia. Quest’ultimo recita e muove i pupazzi realizzati da Tiziano Fario, regia di Lello Serao. L’originale allestimento teatrale, fedele al testo di Eduardo, ha vinto il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la Stagione 2023. www.teatromenotti.org/
Al Teatro MTM/Leonardo, a Città Studi in Via Ampere, fino al 19 gennaio L’avaro e la troupe du Roi da Molière, regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido, nuova edizione di uno spettacolo prodotto dieci anni fa da Manifatture Teatrali Milanesi. Si celebra la tradizione teatrale della Commedia dell’Arte in un gioco di “teatro nel teatro”: nella cornice di un teatrino mobile e decadente si rappresenta L’avaro, recitato da un gruppo di guitti. Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano, restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico. Il 31 gennaio, Questo… non s’ha da fare di Valeria Cavalli, da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, con Daniele Gaggianesi e Flavia Marchionni, regia di Claudio Intropido. Lo spettacolo non vuole essere un bigino del romanzo manzoniano ma un gioco fra i due protagonisti che esce dai binari. www.mtmteatro.it/
Al Teatro Martinitt, in Via Pitteri, fino al 5 gennaio, Funny Money - In fuga con il malloppo di Ray Cooney, regia di Matteo Vacca, che è anche il protagonista: Riccardo si trova casualmente in possesso di una valigetta contenente 2 milioni e mezzo di euro, cifra che cambierebbe completamente la sua vita. La commedia segue le sue avventure tra inseguimenti, ricatti, indagini della polizia e la vendetta della mafia dell’Est Europa. Il 7 gennaio, Fellini di Teatro Blu e Compagnia Kataklò. A 100 anni dalla sua nascita, un omaggio a una delle più grandi figure del cinema mondiale con un racconto corale, affollato di personaggi fantastici come nell’immaginario del grande Maestro riminese. Uno spettacolo in cui il teatro si mescola con le arti circensi, la danza acrobatica e immagini multimediali. Il tutto accompagnato dalle melodie di Nino Rota. L’universo onirico eppure carnale e terreno di Federico Fellini è raccontato attraverso i personaggi dei suoi film. L’11 e 12 gennaio, Il Principe del Varietà, scritto e diretto da Antonello Costa, anche interprete con Gianpiero Perone, Annalisa Costa e un corpo di ballo. Uno show in cui il palcoscenico si anima di un mix di personaggi storici e moderni, omaggiando i grandi dell’avanspettacolo. Dal 16 al 26 gennaio, Ci prendesse un colpo - La svolta della vita di Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, anche interpreti assieme a Valeria Monetti. La regia è di Andrea Palotto. Quattro sognatori con aspirazioni infrante a causa di circostanze avverse e mancanza di fondi, si conoscono a causa di un improvviso sciopero del metrò e scoprono un comune desiderio di riscatto, con l’idea di compiere una rapina. Dal 30 gennaio al 2 febbraio, Famiglia micidiale di Alessandra Merico, con regia di Enzo Casertano, che sono anche interpreti assieme a Beatrice Fazi e Gianni Ferreri. Lo spettacolo racconta della rivalità tra i Moscetti e i Longobardi, che si manifesta in ogni aspetto della vita quotidiana, trasformando ogni occasione in una competizione. https://teatromartinitt.it/
A Campo Teatrale, in Via Casoretto, dal 10 al 19 gennaio, Mammut, ovvero vita e morte di un’intelligenza artificiale, spettacolo di Fartagnan Teatro. E’ una distopica commedia, ricca di ironia e comicità, ambientata in un futuro non molto lontano. Fred, frustrato agente immobiliare, vive e lavora rinchiuso in un appartamento di una grande città insieme alle sue Intelligenze Artificiali (A.I.) dall’aspetto umanoide, tra cui Mammut, un dispositivo avanzato che simula il carattere e rielabora i ricordi del suo migliore amico da poco deceduto. Dal 28 gennaio al 2 Febbraio Anse, spettacolo che nasce dall’incontro di due realtà artistiche: Mezzopalco e Usine Baug. Si racconta una sera qualunque di una persona qualunque, un discorso interiore che viene attraversato da voci diverse, un dialogo collettivo che abita un corpo solo, tra precarietà, depressione e solitudine. www.campoteatrale.it/
Al Teatro No’hma di Via Orcagna a Lambrate, mercoledì 8 gennaio: Rojas, concerto di canto in lingua occitana e strumenti tradizionali della Linguadoca con il gruppo La Mal Coiffée (formato da Karine Berny, Myriam Boisserie, Marie Coumes e Laetitia Dutech) che, solidale alle emancipazioni popolari nel mondo, prende parola contro tutte le dominazioni: coloniali, nazionali, economiche, mediatiche. Il 15 e 16 gennaio Sticky Rice Basket, spettacolo della Compagnia Khao Niew Lao che esplora il tema dell’identità, attraverso il riso, tipico alimento laotiano. E’ infatti la storia di un grumo di riso che, dal secchio di bambù dove viene raffinato, decide di prendere vita e scoprire il mondo che lo circonda, con i suoi conflitti. La ricongiunzione della comunità attorno al tavolo dove si prepara e si serve il riso diventa un ponte di condivisione di avventure, storie e relazioni. Domenica 19 gennaio, Ivana Ferri in Mille papaveri rossi: racconto teatrale che attraversa il Novecento. Il 22 e 23 gennaio Hanjo, testo di Mishima che deriva da una antico poema cinese. La regia è di Mattia Giorgetti. Infine, il 29 e 30 gennaio, La Sapo (Il rospo), testo di Ignacio Tamagno che indaga l'universo femminile suburbano con Emilia Díaz, miglior attrice per la Critica Indipendente dell'Uruguay. Regia di Ignacio Tamagno. www.nohma.org/
Nella foto: Daniele Fedeli e Ferdinando Bruni in Amadeus