Grandi mostre a Milano in vista delle prossime festività
Cominciamo col raccomandare una visita a Palazzo Citterio, lo storico edificio settecentesco che sorge in via Brera, rimasto inutilizzato per oltre 40 anni e, dal 7 dicembre, dopo numerosi interventi di recupero, realizza finalmente l’idea della Grande Brera, cioè dare vita, con la Pinacoteca e la Biblioteca Braidense, ad un grande polo culturale per Milano e per l’Italia tutta. Il Palazzo ospita collezioni permanenti di opere di artisti del Novecento, come Picasso, Braque, Boccioni, Morandi, Carrà, Modigliani, Pellizza da Volpedo, ma anche reperti archeologici, pergamene e libri antichi. E vi sono anche spazi invece dedicati a esposizioni temporanee, come la mostra di opere dello scultore Mario Ceroli e l'esposizione La Grande Brera, che celebra la storia e l’attualità di un quartiere simbolo di Milano, dal Medioevo a oggi. www.breradesigndistrict.it/location/palazzo-citterio/
Torna come ogni anno la mostra di Natale a Palazzo Marino, appuntamento ormai che offre in Sala Alessi un’esposizione straordinaria e gratuita: fino al 12 gennaio si potrà ammirare un capolavoro del Rinascimento italiano, La Madonna di San Simone di Federico Barocci, grande pala d’altare proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. Contemporaneamente in ogni Municipio della città, grazie all'iniziativa Natale nei Borghi, è possibile conoscere o riscoprire tesori d'arte del patrimonio culturale di Milano. Nel Municipio 3 presso la Chiesa di Santa Maria Bianca della Misericordia, a Casoretto, e presso la Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, all’Ortica. Il tutto su www.yesmilano.it
A Palazzo Reale proseguono alcune importanti mostre: fino al 26 gennaio Munch. Il grido interiore, ampia retrospettiva che celebra il Maestro norvegese Edvard Munch con cento opere che ripercorrono il suo percorso umano e artistico. Fino al 2 febbraio Picasso lo straniero, che racconta la vita e l’opera del grande artista spagnolo, a cinquant’anni dalla scomparsa, partendo dal suo stato di immigrato in Francia. Termina il 2 febbraio anche la mostra L’operazione fotografica, una rilettura dell'opera di Ugo Mulas con oltre 300 immagini che ripercorrono l’intera produzione del grande fotografo: dal teatro alla moda, dai ritratti di artisti internazionali e di personaggi della cultura e dello spettacolo, fino al suo rapporto con la città di Milano. Fino al 9 febbraio Baj chez Baj, retrospettiva di Enrico Baj, uno dei Maestri della neoavanguardia italiana, nel centenario della nascita: accanto a I Funerali dell’anarchico Pinelli un percorso antologico attraverso molte altre sue opere. Infine, fino al 26 gennaio, SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche, esposizione che restituisce al pubblico una serie di opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafica e sculture di artisti (tra i quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador DalÍ, Andy Warhol, Mario Schifano) provenienti da confische fatte alla criminalità organizzata. Sono oltre 80 opere, dalla prima metà del Novecento fino ai primi anni del Duemila. www.palazzorealemilano.it/
Fino al 12 gennaio, il Museo Teatrale alla Scala ospita Puccini - Opera Meets New Media, mostra multimediale sul compositore, nel centenario della sua morte, e sull'interazione tra le opere da lui scritte e i media dell'epoca. Il compositore realizzò le sue più prestigiose opere (La bohème, Tosca, Madame Butterfly e Turandot) in un momento di enorme innovazione tecnologica: l’avvento e la diffusione dei dischi in vinile e del cinema portò a una rivoluzione nella società e nella cultura musicale all'inizio del XX secolo, trasformando il tradizionale modello di business dei teatri musicali. www.museoscala.org/it/
Al MUDEC/Museo delle Culture termina il 15 dicembre la mostra fotografica di Davide Monteleone, vincitore del Photo Grant di Deloitte 2024: un viaggio visivo nelle trasformazioni del panorama energetico globale verso le fonti rinnovabili, che invita a riflettere sulla crescente domanda di minerali essenziali per queste energie. In mostra anche opere della fotografa brasiliana Fernanda Liberti, vincitrice della Open Call 2023, ispirato dalle storie migratorie della famiglia dell’artista (di origine siriana, italiana e albanese) e un’anteprima di Fabiola Ferrero, vincitrice dell’Open Call 2024, dedicata a fotografe e fotografi Under 35. Prosegue poi fino al 26 gennaio ¡LIBERTAD! L’indipendenza del Perù nelle collezioni del MUDEC, mostra che celebra il Bicentenario della nascita del Perù, i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Perù, e il bicentenario della nascita di Antonio Raimondi, esploratore milanese pioniere della scienza nelle Ande, padre delle raccolte del MUDEC. Sono esposti per la prima volta al pubblico alcuni reperti delle più antiche culture preispaniche peruviane. Fino al 16 febbraio Niki de Saint Phalle, antologica della pittrice, scultrice e film maker francese le cui opere monumentali, spesso coloratissime e all’apparenze gioiose, si intrecciano con una riflessione più sofferta sulle discriminazioni sociali e di genere, stereotipi che ha affrontato attraverso la sua arte. Sempre fino al 16 febbraio, Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outside, mostra che racconta di un’arte ‘grezza’ e ‘pura’, inventata dal pittore e teorico francese Jean Dubuffet nella Parigi post-bellica: un’arte dell’istinto, di un’espressione incontaminata che non si preoccupa delle regole, delle tecniche accademiche o delle convenzioni. www.mudec.it/
All’Hangar Bicocca, fino al 12 gennaio, A Seed Under Our Tongue prima mostra antologica in Italia dedicata a Saodat Ismailova, artista dell’Uzbekistan. I suoi film e le sue installazioni, con suggestiva iconografia e narrazioni ipnotiche, riflettono sul potere della natura, l’eredità coloniale e il delicato rapporto tra umanità e ambiente. Fino al 2 febbraio Jean Tinguely, mostra dell’artista elvetico che, nella seconda metà del Novecento, ha messo al centro del suo lavoro la ricerca attorno alla macchina, al suo funzionamento e movimento, liberandola dalla “tirannia dell’utilità”. Qui sono esposte circa quaranta opere, marchingegni assurdi e sorprendenti. Tinguely è stato marito di Niki de Saint Phalle. https://pirellihangarbicocca.org/
Alla Triennale, fino al 12 gennaio, Gae Aulenti (1927-2012), ampia retrospettiva dedicata a una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei, che, in oltre sessant’anni di attività, ha toccato numerosi ambiti: dall’architettura del paesaggio alla progettazione di interni, dalla grafica alle scenografie teatrali. Fino al 16 marzo la mostra Elio Fiorucci esplora le dimensioni creative designer milanese scomparso nove anni fa. Il suo marchio, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte in Italia. La retrospettiva include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Fiorucci. https://triennale.org/
Alla Fabbrica del Vapore, fino al 1° marzo, Corpus Animae, grande esposizione per celebrare i 50 anni di attività di Yoshitaka Amano, artista giapponese le cui opere si trovano nelle pagine dei ‘manga’ (graphic novel come Vampire Hunter D e The Sandman), nelle ‘anime’ (film a cartoni animati come Gatchman, Pinocchio, Hurricane Polimar, Yattaman e Time Bokan) ma anche in visual per grandi marchi come Vogue e in videogiochi iconici come Final Fantasy. L’allestimento scenografico si articola in quattro sezioni, impreziosito da oggetti e filmati. Fino al 23 marzo Visions in Motion - Graffiti and Echoes of Futurism, mostra che esplora il rapporto tra due dei movimenti artistici più rilevanti del XX secolo: il Futurismo italiano e il Graffitismo americano, che concepiscono il futuro non come punto di arrivo di un processo ma come un’energia continua, lo strumento con cui l’artista è in grado di rappresentare il movimento, la velocità e il flusso della sua epoca. ‘Last but not least’, dal 13 dicembre al 9 marzo, Burton's Labyrinth, mostra immersiva sul processo creativo del genio cinematografico Tim Burton: l’oscurità e le foreste magiche de La Sposa Cadavere, i protagonisti di Edward Mani di Forbici, La Fabbrica di Cioccolato e Beetlejuice, gli incredibili mondi di Alice nel Paese delle Meraviglie e The Nightmare Before Christmas. Ogni sala porta il visitatore nel cuore di un’esperienza unica di cui ha la chiave per scegliere il proprio percorso, quali porte aprire. www.fabbricadelvapore.org/
Alla Fondazione Prada fino al 24 febbraio: For My Best Family, progetto espositivo ideato dall’artista marocchino Meriem Bennani combinando una nuova installazione site-specific con un film d’arte co-diretto con Orian Barki, attraverso il ricorso al realismo magico e all’umorismo: Sole crushing è una grande installazione meccanica che anima centinaia di infradito, il film For Aicha è un potente strumento per affrontare temi attuali e controversi in modo inventivo e coinvolgente. www.fondazioneprada.org/
Palazzo Morando fino al 2 febbraio, rende omaggio al grande fotografo Carlo Orsi (1941-2021) con la mostra Miracoli a Milano: 140 immagini in bianco e nero, dagli esordi come reporter, prima di diventare assistente di Ugo Mulas per poi definire uno stile dissidente e ironico da applicare a diversi ambiti della fotografia. Il percorso segue le tematiche affrontate da Orsi durante la sua carriera, tra cui l’esperienza della rivista “Città”, con immagini dedicate a Milano e ai suoi protagonisti. Un’altra sezione è destinata ai ritratti di personaggi di spicco, da Pertini ai Beatles, da Arnaldo Pomodoro a Renato Pozzetto. Ci sono poi le sue collaborazioni nel campo della moda, della pubblicità, del design e dell’architettura, ma anche aspetti legati ai suoi reportage volti per volontariato in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia. E fino al 15 giugno Galtrucco. Tessuti Moda Architettura, un’esposizione che intende far rivivere gli anni dell’attività commerciale Galtrucco attraverso un percorso narrativo che inizia negli anni Venti del Novecento, passa attraverso avvenimenti storici come la guerra negli anni Quaranta e la ripresa economica degli anni Sessanta fino agli inizi del nuovo Millennio. La mostra si articola in due sezioni: la prima dedicata alla comunicazione di Galtrucco attraverso i negozi, le vetrine e la pubblicità; la seconda incentrata sui tessuti venduti nei suoi spazi. https://www.comune.milano.it/web/palazzo-morando
Alle Gallerie d’Italia fino 16 marzo Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento. La mostra indaga il ruolo di Milano come punto di riferimento per l'arte e l'innovazione, dalla fine del Medioevo con il cantiere del Duomo al Rinascimento con le opere e le invenzioni di Leonardo da Vinci e la committenza degli Sforza, per passare all'influenza del Cardinale Federico Borromeo e alle opere di Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo. Il percorso prosegue con il Neoclassicismo e la trasformazione della città in una metropoli moderna dovuta soprattutto all’architetto Giuseppe Piermarini, passando al Romanticismo di Francesco Hayez e al Divisionismo di Segantini e Previati, al Futurismo di Boccioni e alle avanguardie promosse da galleristi come Margherita Sarfatti, fino al Dopoguerra, quando Lucio Fontana rafforza il ruolo della città come capitale dell'arte contemporanea. Il genio di Milano ha uno sviluppo in altri musei e spazi espositivi della città tra cui, nel Municipio 3, alla Casa Museo Boschi Di Stefano, con una sala interamente dedicata a Mario Sironi. https://gallerieditalia.com/it/
Al PAC/Padiglione D’arte Contemporanea fino al 9 febbraio: Metal Panic, ampia e completa esposizione dedicata all’opera di Marcello Maloberti, una dichiarazione d’amore alla città di Milano che fin dagli esordi ha accompagnato l’artista nella costruzione della sua pratica, utilizzando una coralità di linguaggi sia visivi che sonori – fotografia, video, performance, installazione, oggetti e collage – sempre attraversati da una forte performatività e dall’interazione con il pubblico, da uno sguardo neorealista straniante e da un’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del paesaggio urbano. Il tutto attraverso un nucleo di lavori degli anni Novanta, opere più recenti e produzioni inedite. www.pacmilano.it/
Alla Fondazione Permanente, fino al 9 febbraio: 60° Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con le immagini premiate quest’anno che documentano le meraviglie della natura: dal comportamento degli animali alle specie in estinzione, dai dettagli sorprendenti del mondo vegetale agli scorci inediti di paesaggi ancora incontaminati, ma anche reportage sui cambiamenti del clima e sulla crisi della biodiversità. Un monito a preservare il pianeta e un incoraggiamento a modificare le azioni umane verso un futuro ecosostenibile. https://www.lapermanente.it/
Presso Wow Spazio Fumetto, fino al 5 gennaio Puccini 100. Vissi di Nona Arte. In mostra omaggi a Giacomo Puccini da parte di Maestri del Fumetto, tra cui Milo Manara, Silver, Silvia Ziche e Claudio Villa. Fino 19 gennaio, Fumetto, un miracolo a Milano - Milano raccontata dai fumetti, da Paperino a Diabolik, mostra che rivela come gli autori di fumetti hanno saputo, nel corso di oltre un secolo, raccontare la storia di Milano, dei suoi luoghi e dei suoi protagonisti. Le tavole disegnate sono affiancate da approfondimenti sulla Milano che è stata e non c’è più, pubblicazioni d’epoca e manifesti cinematografici, svelando percorsi inediti in una città che non deve essere dimenticata. Inoltre, la mostra evidenzia come la città sia stata incubatrice della cosiddetta Nona Arte, il Fumetto, diventando fulcro di notevoli capacità creative e di prodotti editoriali di grande qualità e popolarità. www.museowow.it
Negli spazi espositivi situati nel Municipio 3 segnaliamo:
Giò Marconi, in Via Tadino, ospita fino al 20 dicembre Lavish Phantoms of the House of Dust, personale dell’artista britannica Tai Shani, un nuovo corpo di opere: sculture, dipinti, disegni e animazioni che intrecciano storie gotiche e oggetti feticcio, creando un ambiente visivo pieno di echi spettrali. Nelle stesse date Everyday Mystery, personale di Alice Visentin, artista torinese che - attraverso dipinti, disegni, film analogici e wall paintings - esplora la capacità generativa dell'immaginazione e la possibilità di accedere ad altri livelli di percezione. www.giomarconi.com/en
La Galleria Vistamare, in Via Spontini, propone fino all’11 gennaio A4, personale dell’artista statunitense Tom Friedman il quale, per l’occasione, ha realizzato dieci nuove opere su carta che esplorano il suo approccio unico al segno grafico, con una ricerca che parte dall’utilizzo di materiali e oggetti del quotidiano, come polistirolo espanso, matite, carta, spaghetti e bicchieri di plastica. www.vistamare.com
Alla Galleria Massimo De Carlo, in Viale Lombardia, fino all’11 gennaio, Giorno festivo, personale di Rob Pruitt, artista nato a Washington che vive e lavora a New York. Dall'inizio degli anni Novanta, le sue indagini sulla cultura popolare americana hanno assunto molte forme: dal Cocaine Buffet (1998) ai ritratti glitterati di Panda e alla significativa serie Suicide Paintings, le sue opere sono un'interpretazione surreale e stravagante del mondo pop, uno sguardo sulla cultura di massa che esplora i molteplici aspetti e i paradossi del presente, il tutto filtrato attraverso l'umorismo e l'ironia. Con la serie Mask, Pruitt continua la sua ricerca sulla complessità della personalità e delle emozioni. https://massimodecarlo.com/
Allo Spazio Tadini, in via Jommelli, fino al 15 gennaio sono in corso due mostre del progetto Opificio della fotografia. La prima, Danse du corps sacral dans l'ombre et la lumière, è una personale di Riccarda Montenero, artista che vive tra Parigi e Torino. La mostra esplora il corpo come luogo di creazione e di abbandono, spinto da un'energia che trascende il quotidiano. Ogni immagine evoca un’energia primordiale, mettendo in scena un corpo eccessivo, selvaggio e al contempo vulnerabile. La seconda, Sotto i piedi, è una personale di Gian Maria Zapelli, fotografo e poeta che è nato e vive a Lecco. L’esposizione invita il pubblico a osservare ciò che troppo spesso resta invisibile: il suolo che, con i suoi segni e cicatrici, narra una storia silenziosa e collettiva. Questo anche attraverso immagini che raccontano cosa ne è stato di fotografie lasciate per giorni nelle strade. https://spaziotadini.com/
Per finire, al MEET/Digital Culture Center, in Porta Venezia, fino al 19 gennaio, Living in the (Un)Real, prima personale in Italia del new media artist taiwanese Hsin-Chien Huang. E’ un percorso esperienziale che fa riflettere sul complesso rapporto tra tecnologia, arte e spiritualità; affrontando temi cruciali, tra cui sorveglianza, privacy e potere trasformativo dell’AI. www.meetcenter.it/it/