Novembre ricco di mostre nel Municipio 3
Alla casa-museo Spazio Tadini, in Via Jommelli, fino al 24 novembre: Gioco Pericoloso, mostra del pittore milanese Maurizio Brambilla, il cui percorso affonda le radici nel mondo della scenografia per poi sviluppare un linguaggio espressivo vicino al Realismo Magico, movimento che Brambilla ha studiato a fondo, adattandolo alla sua sensibilità e creando una nuova espressione più personale. Uno degli aspetti più affascinanti di questo approccio è la capacità di rivelare la straordinarietà nell’ordinario, di far emergere il mistero nella quotidianità, senza mai rinunciare a una rigorosa fedeltà formale alla rappresentazione. Fino al 27 novembre è anche in corso Corpi Simultanei, mostra fotografica del parmense Roberto Manfredi, un percorso visivo che esplora la dinamicità attraverso una fusione di architettura, paesaggio, corpi e spazio. La solidità delle forme si perde in un dinamismo che le rende quasi immateriali. Le fotografie, di medio e grande formato, sono dedicate a tre processioni religiose siciliane e rappresentano il culmine di una sperimentazione che offre un’interessante visione e percezione della collettività. La massa indistinta di persone appare come un'entità coesa e potente. I singoli individui sembrano fondersi in un unico corpo collettivo, un blocco compatto di energia e vitalità. Manfredi usa la sovrapposizione di più scatti realizzati da angolazioni leggermente differenti per creare una costruzione stratificata, una somma di attimi che richiama la visione futurista del movimento. https://spaziotadini.com/
La Galleria Massimo De Carlo, in Viale Lombardia, propone fino al 30 novembre New Works, personale dell'artista americano di colore Sanford Biggers che utilizza oggetti storici e materiali di scarto per creare opere d'arte che sconvolgono le gerarchie culturali, fondendo passato e presente, cultura alta e bassa. La pratica di Biggers è radicata nella tradizione afroamericana di arrangiarsi con ciò che è disponibile ("usiamo ciò che abbiamo per innovare"), trasformando il quotidiano in qualcosa di straordinario. Biggers combina le estetiche afroamericane con il simbolismo giapponese, riferimenti centroeuropei con esperienze urbane contemporanee e con i ritmi della musica Hip Hop. https://massimodecarlo.com/
Alla Fondazione Mudima, in Via Tadino, fino al 6 dicembre Vite sospese, doppia installazione di Alessandro Bergonzoni (sì, proprio lui: l’attore-autore!) più un video di Bill Viola, l’artista statunitense scomparso nel luglio di quest’anno. L’idea di mettere insieme questi due artisti è venuta al curatore Davide Di Maggio perché entrambi, seppure di formazione e provenienza diverse, si sono sempre occupati della condizione umana, delle tematiche di vita, morte e rinascita. Il percorso si apre con l’installazione dal titolo Attenzione! Incarichi sospesi, che è un avviso per tutti: qualcosa incombe sulla nostra testa e sulle nostre anime. L’altra installazione, dal titolo La culla dell’inciviltà, crea un moto surreale e paradossale. Solo dopo essersi incamminati, con cautela e circospezione, nel calpestamento di tante culle vuote, si giunge davanti al video The Reflecting Pool, realizzato nel 1977/79 da Bill Viola, opera che descrive la morte e la rinascita dell’individuo nel mondo naturale: un uomo emerge dalla foresta e si trova davanti a uno specchio d’acqua, si tuffa e il tempo si ferma improvvisamente, scandito da una serie di eventi visti solo come riflessi nell’acqua. Nella produzione artistica di Viola l’acqua è un elemento centrale e ricorrente in quanto simbolo della vita, soglia tra visibile e invisibile. https://www.mudima.net/
Giò Marconi, in Via Tadino, ha in corso ben tre mostre. Fino al 6 dicembre, Enrico Baj. Segnali, omaggio all’artista milanese - noto per la sua eredità surreal-dadaista e per la sua costante sperimentazione di tecniche e stili innovativi – in occasione del centenario della nascita e dell’ampia retrospettiva Baj chez Baj in corso a Palazzo Reale. Baj è stato uno degli artisti più rappresentati da Giorgio Marconi, suo amico e gallerista. Questa mostra presenta un ciclo di opere raramente esposte, realizzate in occasione dell’uscita del nuovo Codice della Strada nel 1959, con le quali Baj celebra con ironia i geroglifici della nostra epoca. Le altre due mostre sono aperte fino al 20 dicembre. Lavish Phantoms of the House of Dust, installazione immersiva personale dell’artista britannica Tai Shani comprende sculture, dipinti, disegni e animazioni che intrecciano storie gotiche e oggetti feticcio, creando un ambiente visivo pieno di echi spettrali, mentre Everyday Mystery, personale dell’artista torinese Alice Visentin, esplora - attraverso dipinti, disegni, film analogici e wall paintings – la capacità generativa dell’immaginazione e di altri livelli di percezione. www.giomarconi.com
Al MEET/Digital Culture Center, in Porta Venezia, dal 14 novembre al 19 gennaio, Living in the (Un)Real, prima personale in Italia del new media artist taiwanese Hsin-Chien Huang. E’ un percorso esperienziale che fa riflettere sul complesso rapporto tra tecnologia, arte e spiritualità; affrontando temi cruciali, tra cui sorveglianza, privacy e potere trasformativo dell’AI. La mostra è in collaborazione con la Rappresentanza di Taipei in Italia. www.meetcenter.it/it/
La Galleria Vistamare, in Via Spontini, dal 23 novembre all’11 gennaio propone A4, personale dell’artista statunitense Tom Friedman in occasione della quarta edizione della Milano Drawing Week, Per l’occasione Friedman ha realizzato dieci nuove opere su carta che esplorano il suo approccio unico al segno grafico, con una ricerca che parte dall’utilizzo di materiali e oggetti del quotidiano, come polistirolo espanso, matite, carta, spaghetti e bicchieri di plastica. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo. https://vistamare.com/
Nella foto: opera di Enrico Baj.